Fisco, dalle nuove scadenze (anche per partite Iva) al 730: le novità del Cdm
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Il governo ha approvato due decreti di attuazione delle delega fiscale. Dal 730 per tutti a un nuovo calendario per i pagamenti all'Agenzia fino allo Statuto dei contribuenti equiparato alla Costituzione e al Garante che tutelerà i cittadini di fronte all'amministrazione fiscale: ecco cosa prevedono
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- Più certezze per i contribuenti, nuove scadenze e sanzioni fiscali: sono solo alcuni dei temi in materia di tassazione contenuti nei due decreti attuativi della delega fiscale approvati nel Consiglio dei ministri di oggi, 23 ottobre
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- A differenza di quanto previsto, non si è discusso in Cdm il Dl Energia: l'esame è rinviato alla prossima settimana. In mattinata si era parlato della scomparsa dal testo del rinvio - da sei mesi a un anno, come circolato negli scorsi giorni - per la fine del mercato tutelato per l’energia elettrica. Proprio su questo, così come sulla creazione di un polo per l'eolico offshore galleggiante nel Mezzogiorno e sulle concessioni per l'idroelettrico, serve un supplemento di istruttoria
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- Dal 2024 le dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche e delle società dovranno essere inviate entro il 30 settembre e non più entro il 30 novembre. A partire del 2025, si anticipa ancora: quelle cartacee devono pervenire tra il 1° aprile ed il 30 giugno, quelle in via telematica tra il 1° aprile e il 30 settembre dell'anno successivo a quello di chiusura del periodo di imposta. I sostituti di imposta e gli intermediari potranno presentare la dichiarazione tra il 1° aprile e il 31 ottobre di ciascun anno
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- Arriva una rata in più, con scadenza il 16 dicembre, per versare le rate di saldo e di acconto delle imposte. In base al provvedimento, per i titolari di partita Iva i versamenti rateali saranno effettuati entro il giorno 16 di ciascun mese, mentre per gli altri contribuenti “entro la fine di ciascun mese"
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- "Dal 2024, in via sperimentale, l’Agenzia delle Entrate renderà disponibile la dichiarazione dei redditi precompilata non solo per lavoratori dipendenti e pensionati, ma anche per i titolari di redditi diversi e per i titolari di partita Iva", spiegano fonti di Palazzo Chigi
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- Non solo: dal 2024 arriva anche una nuova modalità di presentazione della precompilata (per pensionati e dipendenti). Il Fisco renderà disponibili ai contribuenti “le informazioni in proprio possesso”, che saranno poi confermabili o modificabili dagli interessati in un’area apposita sul sito dell’Agenzia delle Entrate seguendo un percorso semplificato
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- Sembra che ci sarà la possibilità di effettuare tutti i versamenti dovuti tramite F24 anche attraverso il servizio PagoPA
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- Si va verso un sistema più leggero. "Alle misure di contrasto dell'elusione e dell'evasione fiscale e alle sanzioni tributarie" si applicherà il principio di proporzionalità. "Il procedimento tributario bilancia la protezione dell'interesse erariale alla percezione del tributo con la tutela dei diritti fondamentali del contribuente, nel rispetto del principio di proporzionalità"
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- Uno dei due decreti approvati va a modificare lo Statuto dei diritti del contribuente. L’obiettivo: garantire l’applicazione dei principi della certezza del diritto e del legittimo affidamento del contribuente. Fonti di Palazzo Chigi spiegano che “cambia il rapporto con il Fisco attraverso interventi che vanno a revisionare il principio del contraddittorio, a migliorare e semplificare la disciplina degli interpelli e delle circolari che l’amministrazione finanziaria mette a disposizione dei contribuenti”
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- Le stesse fonti spiegano che "si definiscono meglio i contorni dell'autotutela". E cioè: "In caso di errore evidente da parte dell'amministrazione finanziaria la stessa, di propria iniziativa o su istanza del contribuente, può provvede a ritirare l'atto più velocemente rispetto a prima". Arriva poi il Garante nazionale del contribuente, scelto dal ministro dell'Economia con un mandato di quattro anni rinnovabile una sola volta