Manovra 2024, tra nuove tasse e lotta all’evasione: chi pagherà di più
Il governo ha delineato una Legge di Bilancio che punta ad alleggerire la pressione fiscale su redditi medio-bassi (di lavoratori e pensionati) e ad aiutare le famiglie. Nel testo licenziato il 16 ottobre ci sono però alcune norme che hanno l’obiettivo di aumentare le entrate per lo Stato. Dall’aumento delle accise sui tabacchi all’introduzione della global minimum tax per le grandi multinazionali, ecco quali sono
- Taglio del cuneo fiscale, rimodulazione Irpef per agevolare i redditi medio-bassi, aumenti delle pensioni minime, più aiuti per la famiglia. Sono alcune delle linee principali del testo della Manovra 2024 licenziato in Consiglio dei ministri il 16 ottobre. Il governo ha però anche studiato nuovi metodi per aumentare le proprie entrate tramite tassazione
- Dal 1°gennaio 2024 entrerà in vigore la global minimum tax al 15% per i gruppi multinazionali con fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro
- Da tempo ormai si parlava della tassa piatta per le multinazionali. Il governo ha messo nero su bianco l'introduzione nel sistema italiano con un decreto legislativo di attuazione della riforma fiscale, comunque legato all’impianto della Manovra. Si va a recepire la normativa Ue che punta ad assicurare un quadro di tassazione che almeno nei suoi livelli minimi sia uguale in tutta l’Unione europea
- Per finanziare le politiche invariate - rinnovi contrattuali di Pa e Sanità, missioni internazionali e Difesa – in una nota del ministero dell’Economia e delle Finanze si legge che ci sarà un aumento delle accise sui tabacchi, oltre a nuove misure per la spending review dei ministeri
- Diminuisce la detassazione per i lavoratori italiani che rientrano dall’estero e per gli impatriati. Negli ultimi anni era del 70% (del 90% se ci trasferiva nelle regioni del Sud). Con la Manovra dovrebbe scendere al 50%, sarà riservata solamente a docenti e ricercatori e solamente entro il limite di 600mila euro
- Un intero capitolo della Manovra è poi dedicato alla lotta all’evasione fiscale. Qui dentro sbucano norme specifiche per i lavoratori domestici, quindi colf e badanti
- Il governo vuole assicurarsi che questa categoria di lavoratori e lavoratrici (se regolarmente assunti) vada a versare le imposte dirette dovute secondo la normativa vigente
- Per farlo, si dovrà partire dai contributi regolarmente versati dal loro datore di lavoro. Lo Stato andrà quindi a verificare quanto già disponibile sulle banche dati Inps: qui sono disponibili i contratti registrati e i contributi versati dalle famiglie che assumono colf e badanti. Sono questi che verranno incrociati con le dichiarazioni dei redditi dei lavoratori stessi
- Un’altra situazione ancora riguarda le detrazioni fiscali: arriva una franchigia per chi dichiara più di 50mila euro all’anno. Questa categoria di contribuenti non potrà più beneficiare degli sconti pieni previsti su diverse detrazioni
- Viene prevista una decurtazione di 260 euro della detrazione spettante da applicare sugli sconti del 19%, sulle erogazioni liberali a favore delle Onlus, dei partiti e del Terzo settore e sulle detrazioni sui premi per l'assicurazione sulle calamità. Il taglio non tocca però le spese sanitarie, ha precisato Palazzo Chigi
- Per i residenti stranieri cittadini di Paesi non aderenti all'Ue si prevede la possibilità di iscriversi negli elenchi degli aventi diritto alle prestazioni del Ssn, con un contributo di 2mila euro annui. L’esborso riguarda solo alcune categorie che possono decidere in via volontaria di iscriversi per ottenere le cure nel periodo di permanenza in Italia: religiosi, diplomatici, volontari o familiari ricongiunti
- Ancora una volta vengono invece rinviate la plastic tax e la sugar tax. Per ora la data fissata per la loro entrata in vigore è il 1° luglio 2024