Superbonus 110%, ipotesi “bollino blu” dell'Agenzia delle Entrate per cessione del credito
L'idea sarebbe quella di far certificare i crediti fiscali derivanti da agevolazioni edilizie dall'Agenzia Entrate e dalla guardia di finanza prima della reimmissione in commercio
- Fare certificare i crediti fiscali derivanti da agevolazioni edilizie dall'Agenzia Entrate e dalla guardia di finanza prima della reimmissione in commercio, dando così una ulteriore garanzia agli acquirenti. Sarebbe questa l'idea allo studio del governo
- Si tratterebbe di introdurre di una sorta di “bollino blu” per i crediti fiscali da agevolazioni edilizie maturati prima della stretta introdotta dal governo Draghi con il decreto antifrode
- Secondo Christian Dominici, commercialista milanese titolare di uno studio specializzato in crediti tributari interpellato dal Corriere della Sera, potrebbe però rivelarsi una scelta controproducente
- “La certificazione dovrebbe agevolare le possibilità di cessione dei vecchi crediti creerebbe un aggravio di burocrazia. Si tratterebbe di una certificazione apposta dal Fisco per dimostrare la validità dei crediti ancora in mano a cittadini e imprese, e che sono diventati difficili da cedere a causa dei controlli limitati e delle frodi associate ai bonus facciata” ha spiegato Dominici al quotidiano
- “Nella pratica, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza svolgerebbero una lunga serie di controlli preventivi sui crediti e di verifiche documentali, ma aggiungere controlli e ulteriore burocrazia andrebbe a gravare maggiormente gli uffici statali competenti, con il risultato di intasare ancora di più il sistema”, ha aggiunto il commercialista
- Uno dei problemi per chiudere il superbonus riguarda chi ha già iniziato i lavori e non riuscirà a terminarli entro la fine dell'anno. Una questione che potrebbe dividere le forze politiche
- Forza Italia, infatti, ha presentato un emendamento al decreto asset che punta a prorogare il bonus 110% per i condomini che hanno presentato lo stato di avanzamento lavori che certifica il compimento di almeno il 30% delle opere
- Sul fronte dell'edilizia si apre poi un altra problematica: quella dei mutui ai giovani con il fondo Consap per gli under 36, che fornisce una garanzia fino all’80 del capitale mutuato sui mutui, in scadenza a fine settembre
- In questo caso è Fratelli d'Italia ad aver presentato un emendamento al decreto con la proposta di una proroga e l'inserimento di un requisito reddituale
- Il requisito reddituale per avere il mutuo agevolato, infatti, passerebbe da 40 a 30mila euro di Isee e la percentuale di intervento del fondo dall’80 al 50%. Oltre le ridotte possibilità di accedere alle risorse, questo potrebbe portare le banche ad aumentare i prezzi proprio a fronte di un maggior rischio