Manovra 2024, con taglio del cuneo e riforma Irpef aumenti fino a 120 euro in busta paga
La Fondazione Nazionale dei Commercialisti, per il Messaggero, ha calcolato l’effetto combinato sugli stipendi dei lavoratori dipendenti delle due misure da confermare nella prossima Legge di bilancio. Maggiori benefici per i redditi con 35mila euro annui
- In attesa dell’approvazione, settimana prossima, della Nota di aggiornamento al Def (Nadef) il governo ha già fatto sapere su quali direttrici si muoverà in occasione della prossima Legge di bilancio. Tra le priorità per il 2024, risorse permettendo, c’è il fisco con la proroga del taglio al cuneo per i redditi fino a 35mila euro e la riforma dell’Irpef già tracciata nella Legge delega. Ecco quali potrebbero essere gli effetti delle due misure sugli stipendi dei dipendenti
- Sul Messaggero la Fondazione Nazionale dei Commercialisti ha calcolato gli aumenti in busta paga dal 1° gennaio ipotizzando che il governo confermi lo stanziamento di 14 miliardi di euro per gli interventi sul fisco
- A differenza della riforma Irpef, il taglio di 7 punti percentuali del cuneo fiscale per i lavoratori che guadagnano fino a 25 mila euro e di 6 per i redditi tra 25 e 35mila euro è una misura già operativa almeno fino al 31 dicembre, quando circa 14 milioni di lavoratori rischiano di subire una decurtazione dello stipendio
- Come confermato dal viceministro all’Economia Maurizio Leo, la priorità è accompagnare la proroga del taglio al cuneo fiscale con la riforma, anticipata dalla Legge delega, che prevede l'accorpamento delle prime due aliquote Irpef al 23% fino a 28mila euro. Le aliquote scenderebbero così da quattro a tre
- Lo studio stima benefici differenti a seconda del reddito. Per un dipendente che guadagna 15mila euro l’anno il taglio di sette punti del cuneo fiscale comporta un aumento di 67 euro al mese in busta paga, ma non ci sarebbero vantaggi aggiuntivi dalla riforma Irpef in quanto l’aliquota resterebbe invariata
- Il “doppio beneficio” si manifesterebbe per i redditi dai 20 mila euro in su: all’aumento di 77 euro per taglio del cuneo si aggiungono gli effetti della rimodulazione dell’imposta. La busta paga sarebbe più pesante di 84 euro
- Per un lavoratore che guadagna 25 mila euro annui il taglio farà lievitare la retribuzione mensile di 96 euro. Ma con il nuovo calcolo Irpef l’aumento salirebbe a 112 euro
- Sempre secondo i calcoli di Fondazione Nazionale dei Commercialisti l’incremento di 112 euro al mese varrebbe anche per coloro che percepiscono più di 25mila euro, con il taglio del cuneo fiscale che scende da 7 a 6 punti
- La proiezione riportata sul quotidiano romano stima gli effetti maggiori del doppio taglio per i redditi da 35mila euro annui. Tra riduzione del cuneo fiscale e riforma Irpef gli aumenti si aggirano sui 120 euro al mese
- Mentre la riduzione dei contributi a carico del lavoratore esaurisce i suoi effetti a 35 mila euro, il taglio dell’Irpef si fa sentire su tutta la curva dell’imposta, quindi anche sui redditi più alti. Gli effetti sugli stipendi dei lavoratori dipendenti potrebbero mutare poi se venissero confermate altre misure, come la detassazione delle tredicesime, ma occorre tenere conto delle risorse