Manovra, taglio cuneo fiscale e Irpef ma poche risorse

Economia
Simone Spina

Simone Spina

La conferma della riduzione dei versamenti per i contributi resta la priorità del governo. I lavoratori dipendenti che guadagnano meno continuerebbero così a beneficiare di buste paghe un po' più pesanti, ma servono molti miliardi e i denari sono pochi. Bisognerà capire meglio il quadro finanziario anche per un'altra proposta: quella di abbassare le tasse a chi redditi medio-bassi

ascolta articolo

Il grosso della prossima manovra sarà utilizzato per mantenere a quattordici milioni di lavoratori gli stipendi un po’ più ricchi che hanno da qualche mese. A questo punta il governo, con la conferma del taglio del cosiddetto cuneo fiscale, in pratica meno contributi a carico dei dipendenti.

Da trovare due terzi dei denari per la manovra

Un alleggerimento rafforzato a maggio (una prima sforbiciata l'aveva fatta il governo Draghi) che Giorgia Meloni vuole per l’intero 2024. Costerebbe una decina di miliardi, cioè circa un terzo dell’intero valore ipotizzato finora per la legge di Bilancio: in pratica tutte le risorse al momento disponibili.

Una parte dei soldi in più in busta paga se li mangia il Fisco

In questo modo gli italiani con redditi medio-bassi (la soglia limite è di 35mila euro lordi l’anno) continuerebbero ad avere una busta paga più pesante, in media, di circa 100 euro. Ma c’è un problema, già noto, legato a questo sgravio: l’incremento dovuto al taglio del cuneo finisce per alzare le imposte agli stessi lavoratori che godono del beneficio, per cui – come ha detto il viceministro all’Economia Maurizio Leo – una parte dei soldi in più finisce per essere mangiata dal Fisco.

Irpef più leggera per redditi medio-bassi

Lo stesso esponente del governo propone, come previsto nella riforma fiscale, di rimodulare i livelli dell’imposta sui redditi (l’Irpef), accorpando i primi due scalini, in modo che coloro che hanno entrate fino a 28 mila euro l’anno paghino il 23 per cento (così come adesso fa chi ha redditi fino a 15mila). In pratica, si allargherebbe la platea di chi versa meno all’Erario.

Meno tasse, meno gettito 

Lo Stato però incasserebbe meno denari non solo dai dipendenti, agevolati dal taglio del cuneo, ma anche da tutti gli altri contribuenti. Un nodo da risolvere, ha precisato Leo, quando sarà più chiaro il quadro entro il quale disegnare la manovra.

Economia: I più letti