
In conseguenza di un inizio d’autunno con temperature sopra la media, il sistema energetico della Penisola ha risparmiato quasi il 5% dei consumi annuali e gli italiani hanno potuto posticipare l'accensione del riscaldamento riducendo le spese per le utenze. La conferma arriva anche da Snam, secondo cui gli stoccaggi di materia prima si attestano al 96% nonostante i primi prelievi commerciali

Stoccaggi da record, nuovi contratti commerciali, price cap. Ma alla fine a salvare le bollette degli italiani sarà anche e soprattutto il meteo. Grazie a un inizio d’autunno con temperature sopra la media, il sistema energetico della Penisola ha infatti risparmiato da inizio ottobre oltre 3 miliardi metri cubi di gas. Una cifra considerevole, se si pensa che equivale a quasi il 5% dei consumi annuali
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A evidenziare il dato è stato Matteo Villa, ricercatore dell’Istituto per gli studi di politica internazionale, che in un post sul suo profilo Twitter ha scritto: "Tre miliardi sembrano pochi ma sono tantissimi perché con 2 miliardi abbiamo coperto le importazioni mancanti e con uno abbiamo riempito gli stoccaggi. Un tesoretto che non dobbiamo sprecare"
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Secondo l’accademico dell’Ispi, il merito andrebbe attribuito alle condizioni climatiche particolarmente favorevoli di cui ha beneficiato il nostro Paese. A ottobre le temperature medie si sono attestate su livelli inediti da almeno 30 anni, facendo registrare punte fino a 17,7 gradi centigradi rispetto ai consueti 12,5. Solo il 2014 ha fatto più caldo, con un valore medio di 18,3 gradi
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Il clima mite ha consentito ai sindaci di molte città del nord di rinviare l'accensione dei riscaldamenti in abitazioni private e uffici, permettendo ai cittadini di tagliare i consumi in media del 25% e ridurre così le spese in bolletta nonostante rincari della materia prima intorno al 114%. Una tendenza proseguita anche nel mese di novembre, quando tradizionalmente i consumi cominciano a salire, e che solo negli ultimi giorni si sta affievolendo in scia a un calo del termometro
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Come conseguenza di questa contrazione dei consumi è poi arrivato il risparmio anche sul fronte degli stoccaggi. Una circostanza che permetterà all’Italia utilizzare una minore quantità di gas esportato o di destinarlo ad altro scopo in attesa del nuovo aggiornamento cui andranno in corso le tariffe delle bollette fra dieci giorni
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Complici le basse quotazioni presso il Punto Virtuale di Scambio, la Borsa nazionale del gas, il nostro Paese è infatti intento da fine settembre a esportare parte della materia prima in entrata verso Paesi dove il costo è maggiore
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A confermare il fenomeno c’è anche Snam, la società a controllo pubblico che gestisce la distribuzione del gas lungo tutta la Penisola. Secondo i dati dell’azienda guidata dall’amministratore delegato Stefano Venier, gli stock risultano pieni al 96% proprio perché i primi prelievi per motivi commerciali sono al momento compensati da importazioni che non vengono consumate

Il meteo non finirà comunque di produrre il suo effetto con la fine del 2022. Le temperature miti del mese di ottobre hanno infatti portato gli esperti della banca d'affari Usa Goldman Sachs a una previsione ottimistica anche per il prossimo inverno

Grazie alle temperature, ai provvedimenti per il risparmio energetico per prepararsi a un possibile azzeramento delle forniture dalla Russia, e in attesa della ripresa della domanda di Gnl (gas naturale liquefatto) da parte dell’economia asiatiche, Goldman stima che alla fine di marzo 2023 gli stoccaggi in tutta Europa dovrebbero essere pieni al 30% contro il 20-23 % delle precedenti previsioni
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Come detto, si tratta di una stima ottimistica perché il dato dovrà passare l'esame del periodo più difficile dell'inverno, quando il sistema degli stoccaggi sarà messo sotto pressione. Ma non c'è dubbio che i risparmi di ottobre e novembre, assieme ai provvedimenti che dovrebbero essere approvati entro la fine del mese a Bruxelles, potrebbero risultare decisivi. Primi fra tutti, gli aiuti reciproci tra Stati in caso difficoltà con le riserve strategiche e gli acquisti comuni di gas la prossima estate per riempire nuovamente gli stoccaggi
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