
Gas, perché l’Italia lo esporta in Europa nonostante il caro energia?
Anche se sta arrivando la stagione fredda, il nostro Paese ha aumentato di oltre 4 volte le sue esportazioni, grazie agli stoccaggi pieni quasi al 90%. Il merito è anche di Arera, che ha slegato il mercato italiano dal Ttf di Amsterdam e lo ha ancorato al PSV italiano, che ha valori decisamente inferiori: in questo modo gli altri Stati europei trovano conveniente comprare da noi

Uno scenario improbabile sino a qualche mese: l’Italia, in questo momento, ha gli stoccaggi di gas pieni. E quindi, cosa si fa con il resto? Lo si esporta
GUARDA IL VIDEO: Ad ottobre prezzo del gas +74%, conguaglio a novembre
LA STORIA – Nonostante il rapporto con la Russia sia altalenante (da mercoledì 5 ottobre sono ripresi i flussi di gas russo da Tarvisio dopo uno stop di diversi giorni), la situazione attuale dell’Italia è buona. “Bisogna distinguere i timori economici-inflattivi per il costo dai timori sulle quantità di gas. In Italia in questo momento stiamo esportando. Oggi ci sono oltre 40 milioni di metri cubi di gas per gli stoccaggi e tra i 18 e i 20 milioni esportati”, ha dichiarato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economia
I DATI – Un’ulteriore conferma proviene dai dati: secondo il dicastero dello Sviluppo economico, da gennaio ad agosto 2022 l’Italia ha esportato 2,33 miliardi di metri cubi di gas contro i 689 milioni di metri cubi dello stesso periodo del 2021. Questo significa un aumento del 238,3%
Ue, vertice Praga: Italia e altri 3 Paesi per price cap dinamico al gas
COSTA MENO - Nelle ultime settimane il prezzo del metano sul mercato italiano è risultato inferiore a quello del resto d’Europa e in particolare del Ttf di Amsterdam, il mercato di riferimento per i Paesi europei. Un risultato possibile perché l’Arera ha deciso di sganciare il prezzo del gas italiano dal prezzo stabilito ad Amsterdam, non usando più come riferimento le quotazioni del mercato all’ingrosso europeo ma la media dei prezzi del mercato PSV italiano
Energia, Italia e Ue si preparano ai prossimi mesi: la situazione
LA CONVENIENZA DEGLI ALTRI – In questo modo si capisce perché agli altri conviene comprare qui in Italia: avendo loro dei prezzi legati al mercato europeo più alti, trovano un costo più basso sul mercato italiano. A sua volta Roma ha in questo momento un’eccedenza di gas, visto che quello disponibile supera la domanda effettiva
Gas, torna flusso russo verso Italia. Von der Leyen: "Verso price cap"
GLI EFFETTI SUL NOSTRO MERCATO - Questo può avere degli effetti benefici ma anche negativi sul nostro mercato del gas. Un problema potrebbe ad esempio derivare dal fatto che, proprio in virtù di questo meccanismo, parte del gas in arrivo non rimarrà in Italia. Se il fenomeno dovesse continuare a quantità maggior delle attuali e se la domanda nel resto d'Europa fosse più alta rispetto a quella italiana, con l’inizio dell’inverno e l’utilizzo delle scorte, potrebbe verificarsi il paradosso di avere meno metano disponibile
Caro energia, fondi Ue dirottati per raffreddare le bollette
PROVENIENZA DEL GAS ITALIANO – Gli stoccaggi italiani sono abbastanza pieni, grazie all’arrivo delle importazioni da diversi Paesi, con il contestuale aumento di alcuni di essi. Roma riceve infatti gas dall’Azerbaigian attraverso il Tap; dalla Libia attraverso il Greenstream che arriva a Gela; dall’Algeria attraverso il Transmed che approva a Mazara del Vallo; dall’Olanda e dalla Norvegia attraverso il Transitgasal che arriva al passo Gries e dalla Russia da Tarvisio

L’AUMENTO DEI RIGASSIFICATORI NAZIONALI – A contribuire c’è anche l’aumento della capacità dei rigassificatori di Livorno, Porto Viro (Rovigo) e Panigaglia (La Spezia), che ha contestualmente permesso di aumentare, anche se solo in piccola misura. le importazioni di gnl
Gas, le tre incognite che potrebbero farci rimanere senza forniture