Bonus bollette, come allegare le spese condominiali e cosa devono fare gli amministratori
La circolare dell’Agenzia delle Entrate del 4 novembre ha specificato come nel contributo statale per le utenze rientrino anche le spese generali in capo allo stabile, “purché a uso domestico, come ad esempio quelle idriche o di riscaldamento”, che vengono ripartite tra i diversi inquilini. Un’attività in più per chi gestisce, che deve produrre un’attestazione delle spese pagate imputabili al singolo, ove richiesto
Bollette da pagare e aiuti. Riguarda anche gli oneri condominiali il benefit di 600 euro previsto dal Dl Aiuti bis. Un problema in più per l'amministratore, perché imputare con precisione le spese condominiali, nel corso della gestione, alle quote individuali è attività davvero complessa
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COSA COPRE IL BENEFIT DI 600 EURO - I datori di lavoro che vogliano aiutare i propri dipendenti con l’erogazione di un benefit sino a 600 euro, per pagare le bollette di acqua, luce e gas, possono farlo, senza che si applichino le imposte e i contributi previdenziali (come prevede l’articolo 12 del Dl 115/2022)
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E SE SI SUPERA IL LIMITE? – Nella circolare si specifica come “nel caso in cui il valore dei beni o dei servizi prestati, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, risultino superiori al predetto limite, il datore di lavoro deve assoggettare a tassazione l’intero importo corrisposto, vale a dire anche la quota di valore inferiore al medesimo limite di euro 600”. La somma verrà perciò tassata
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L’AGGIUNTA – A queste spese si aggiunge quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate che, con la circolare 35/E del 4 novembre 2022, ha spiegato al punto 2.1 che sono ricomprese anche le utenze condominiali, purché a uso domestico, come ad esempio quelle idriche o di riscaldamento, intestate al condominio e “che vengono ripartite tra i condòmini (per la quota rimasta a carico del singolo condomino)”
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COME OTTENERE IL BENEFIT – Ma come fare a ottenere questo vantaggio? A questo proposito è necessario che sia prodotta dal richiedente l’autocertificazione che deve essere conservata ai fini dei controlli, corredata dalla prova documentale delle spese pagate nel 2022 entro il 12 gennaio 2023. Spetterebbe quindi all'amministratore di condominio, su richiesta dell’interessato, produrre un’attestazione delle spese pagate imputabili al richiedente
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I DOCUMENTI - Ricordiamo che l’agevolazione può essere attribuita a discrezione del datore di lavoro, il quale deve richiedere l’opportuna documentazione a riprova del pagamento delle spese. Possono essere richieste, ad esempio, le fatture pagate o una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nel quale vengono indicati il numero e l’intestatario della fattura, la tipologia di utenza, l’importo pagato, la data e le modalità di pagamento
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LA TEMPISTICA – I problemi sono evidenti: il pagamento delle bollette condominiali avviene in un tempo diverso rispetto a quello della loro attribuzione ai consumi del singolo condòmino. I consumi attribuiti dipendono dalle letture rilevate sui contatori individuali dell’acqua e sui ripartitori o contatori di calore. Sono però molti i condomìni in cui l’esercizio amministrativo non corrisponde all’anno solare, ma si chiude dopo la fine del servizio di riscaldamento, che è la spesa più rilevante
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UN CALCOLO DIFFICILE - È certamente possibile realizzare l’attribuzione richiesta dalla norma se si attuano entro il 2022 le letture dei misuratori di acqua e riscaldamento. Va poi verificato se la spesa attribuita nella ripartizione delle spese appositamente redatta sia stata effettivamente sostenuta dal condomino richiedente. A rendere difficile l’esecuzione del calcolo è il fatto che la gestione contabile avviene normalmente negli studi con l’utilizzo di software o piattaforme di gestione che non sono facilmente adattabili a interrogare e organizzare i dati
LE RICHIESTE - Le richieste sinora ricevute dagli amministratori hanno riguardato il bonus sociale, concesso in condizione di disagio economico comprovato (Isee non superiore ad 8265 euro, innalzato, per i bonus sociali elettrico e gas, per l’anno 2022 a 12 mila euro; Isee non superiore a 20 mila euro per famiglie con almeno 4 figli a carico e nucleo familiare titolare di reddito di cittadinanza)
L’ATTIVITÀ DELL’AMMINISTRATORE - L'amministratore per attivare l’aiuto si è limitato a fornire il Pdr (punto di riconsegna), ovvero il codice che serve a individuare il punto geografico sul territorio italiano in cui il servizio (la fornitura di gas) viene prelevato dall’utente finale
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