
Coronavirus, colossi del lusso in ripresa: i marchi con trend positivo dopo la crisi. FOTO
Gli analisti del settore hanno previsto un trend di crescita dovuto soprattutto alla domanda cinese. Tra i big, a recuperare parzialmente le perdite del primo semestre saranno marchi quali Baume & Mercier, Panerai, Montblanc ma anche Dior, Bulgari, Fendi, Tiffany e Vuitton

I marchi del lusso rialzano la testa dopo l'emergenza Coronavirus, spinti in particolare dalla domanda cinese. Nello specifico, a farla da padrone, sono l'alta gioielleria e i colossi del settore. Tra i big ad aprire la stagione dei risultati del secondo semestre sarà, a metà mese, Richemont, ma si prevedono incassi importanti anche per Lvmh e altri imperi
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Secondo gli analisti, prospettive di ulteriore recupero dopo l'epidemia da Coronavirus nel suo comparto più remunerativo, la gioielleria, con Cartier in testa, soprattutto grazie alle riaperture in Cina
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La holding di Ginevra dell'alta orologeria e gioielleria, che conta una capitalizzazione in ripresa a circa 35 miliardi di franchi svizzeri (quasi 33 miliardi di euro), aveva toccato il minimo degli ultimi sei mesi in Borsa a Zurigo lo scorso 16 marzo a 49,4 franchi, rispetto al massimo del 17 gennaio a 80,9 e ha chiuso la settimana a 62,6
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Nell'alta gioielleria a fare storia a sé c'è anche Tiffany, che durante il picco della pandemia ha visto oscillazioni ben più contenute di altri marchi, scendendo a marzo a 111,2 dollari, a fronte del massimo di 134,3 di metà febbraio e degli attuali 121,3, pur con le vendite del primo trimestre, al 30 aprile, diminuite del 45% a 556 milioni di dollari
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In decisa ripartenza anche il gruppo francese Lvmh, con marchi del calibro di Dior

Tra i marchi in ripresa che fanno parte dell’impero posseduto dal francese Bernard Arnault c’è Bulgari

Anche Fendi fa parte del gruppo Lvmh

E ovviamente Vuitton, che conta una capitalizzazione di 202,3 miliardi di euro, in risalita quindi dai circa 172 miliardi del marzo scorso, a fronte dei 210 miliardi di gennaio

Il titolo dell'impero francese di Bernard Arnault ha terminato la settimana a 400,7 euro a Parigi, a fronte dei 439 di gennaio e dei 287 di marzo

Numeri importanti anche per Kering: siamo sui 63 miliardi di capitalizzazione, mentre a marzo era scesa sotto i 60 miliardi rispetto agli oltre 72 miliardi di gennaio

Tra marchi della compagnia c'è anche Gucci

E Saint Laurent

A Hong Kong e in Germania risale Prada: capitalizzazione di circa 7,7 miliardi di euro ha recuperato altrettanto

Allo stesso modo è in ripresa la Capri Holding, che racchiude marchi come Michael Kors

Anche Versace fa parte del gruppo che capitalizza 2,3 miliardi di dollari a fronte dei 5,36 di gennaio

Guardando in Italia, Moncler, che a giugno ha annunciato per il primo trimestre 2022 il lancio del suo primo profumo, con un accordo di licenza esclusivo a livello mondiale con la francese di alta gamma Interparfums, capitalizza circa 8,8 miliardi di euro e anche nel suo caso emerge un recupero in Borsa

Più lenta Ferragamo, 1,9 miliardi di capitalizzazione e chiusura a Piazza Affari a 11,5 euro, non troppo distante dal minimo di 9,5 di marzo e invece lontano dal massimo di 18,8 di gennaio

Ancora più distante dai massimi d'inizio anno a 40,7 euro Tod's, 0,8 miliardi di capitalizzazione, che ha terminato la settimana a 24,2 euro, a fronte del minimo di 22,3 di marzo