Terremoto in Centro Italia, 9 anni fa il sisma: come procede la ricostruzione. FOTO
Il terremoto del 24 agosto 2016 sconvolse Amatrice, Arquata e Accumoli. Oggi tra Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria sono migliaia i cantieri già completati. Sul fronte della ricostruzione pubblica, nel corso del 2025 saranno avviati 1.200 nuovi cantieri. Aumentano gli interventi di edilizia privata, come segnalato da Cassa, Depositi e Prestiti, e diminuiscono le famiglie che ricorrono all'assistenza abitativa. Procede anche il programma Next Appennino
SONO PASSATI NOVE ANNI DAL TERREMOTO DEL 2016
- Sono trascorsi nove anni dal sisma del 24 agosto 2016 che sconvolse il Centro Italia. In questo lasso di tempo da Amatrice ad Arquata, passando per Accumoli, tra Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria sono stati tantissimi i ponteggi e le transenne che hanno costellato il panorama. Oggi il processo sembra essere a un buon punto
LA SITUAZIONE
- Al 31 maggio 2025 il "Rapporto sulla ricostruzione Sisma 2016" evidenziava come nella ricostruzione privata fossero oltre 21 mila i cantieri già autorizzati, di cui più di 12 mila completati. È stato avviato il 98% delle opere pubbliche e nel corso del 2025 saranno avviati 1.200 nuovi cantieri
LA RICOSTRUZIONE PRIVATA
- La ricostruzione privata conferma la tendenza degli ultimi anni: nei primi cinque mesi del 2025 fa segnare un +22% rispetto allo stesso periodo del 2024 e, al 31 maggio 2025, le liquidazioni per i contributi concessi hanno raggiunto quota 6,1 miliardi di euro: +37,41% rispetto all’anno precedente. Il 60% di queste liquidazioni è avvenuto dal 2023 ad oggi
LE FAMIGLIE CHE RICHIEDONO AIUTO
- Sono 1.340 i nuclei familiari rientrati nelle loro abitazioni nel corso dell'ultimo anno. Negli ultimi tre anni sono più di quattromila quelli che hanno ritrovato la propria dimora abituale (un terzo dei nuclei iniziali) dal momento che nel 2025 corrispondono a 10.067 nuclei, mentre nel 2022 erano 14.211. Tuttavia, nei 138 Comuni del cratere ci sono ancora 10mila nuclei familiari, per un totale di poco più di 20mila persone, in attesa di sistemazione definitiva
I DATI SULLA RICOSTRUZIONE PUBBLICA
- Relativamente alla ricostruzione pubblica, la programmazione post-sisma 2016 prevede 3.542 interventi, per un valore complessivo di 4,6 miliardi di euro. Nel corso del 2025, grazie alle gare sviluppate dalle stazioni appaltanti, saranno avviati 1.200 nuovi cantieri. La ricostruzione pubblica si compone della programmazione Ordinaria (2.553 opere pubbliche, valore 1,9 miliardi), regolata dalle Ordinanze commissariali e la programmazione Speciale (989 opere per 2,6 miliardi), regolata dalle Ordinanze Speciali in deroga
AVVIATE QUASI TUTTE LE OPERE
- Complessivamente, è stato avviato il 98% delle opere programmate. Oltre il 33,8% degli interventi ha un progetto approvato o ha già avviato le procedure per affidamento dei lavori. Cresce anche il numero dei cantieri aperti, salendo al 18,2% e un importante passo in avanti rispetto al 2023 si evidenzia nei lavori conclusi, salendo al 16,2%
LA RICOSTRUZIONE PRIVATA
- Per quanto concerne la ricostruzione privata, i dati della Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che gestisce il plafond Sisma Centro Italia (fornendo alle banche convenzionate del territorio la provvista dei fondi da erogare sulla base dello stato di avanzamento dei lavori), confermano il consolidamento del “cambio di passo” avvenuto nel 2023. Quell'anno le erogazioni sono balzate di +37% sul 2022; nel 2024 ulteriore incremento (+24% sul 2023). Nei primi 5 mesi del 2025, si segnala un nuovo +22% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima
I CONTRIBUTI CONCESSI DA CDP
- In termini assoluti, al 31 maggio 2025, i contributi concessi in seguito all’approvazione delle pratiche hanno raggiunto 10,77 miliardi di euro, con liquidazioni che superano i 6,1 miliardi (dato di Cassa depositi e prestiti), segnando un +37,41% il valore erogato al 31 maggio 2024 (4,49 miliardi): il 60% di queste liquidazioni è avvenuto dal 2023 a oggi
LO STATO DELLE RICHIESTE
- Al 31 maggio 2025 le Richieste di Contributo presentate sono arrivate a 34.148 (per un valore di oltre 15,8 miliardi di euro) con un incremento rispetto all’anno scorso vicino al 10%. Nel dettaglio nelle Marche sono pervenute 19.315 domande (importo richiesto di quasi 10,5 miliardi), in Abruzzo 6.063 (1,38 miliardi), in Umbria 5.182 (1, 91 miliardi), nel Lazio 3.588 (2,12 miliardi)
LE RICHIESTE PER DANNI GRAVI
- Le Richieste di Contributo (RCR) per danni gravi sono salite a 18.391, con un incremento di oltre 2700 domande rispetto allo scorso anno. Di queste, oltre 1400 provengono dai Comuni più colpiti, a conferma che le misure di semplificazione e di accompagnamento stanno funzionando. Nell’ultimo anno sono stati chiusi 944 cantieri per danni gravi e 638 cantieri per danni lievi, per un totale di oltre 1500 cantieri. Al netto dei lavori che devono ancora partire, i cantieri già conclusi sono 12.737 e quelli in corso sono 8.694.
IL PROGETTO NEXT APPENNINO
- Al Commissario Straordinario al sisma 2016, accanto alla ricostruzione materiale, è stato affidato anche il compito di occuparsi della riparazione economica e sociale di questi territori. Per questo, NextAppennino, il Programma del Piano Nazionale complementare al Pnrr, si sta confermando uno strumento fondamentale. Finanziato per 1.780 miliardi di euro, si compone di due macromisure: la A (“Città e paesi sicuri, sostenibili e connessi) e la B (“Rilancio economico e sociale”)
PROGRAMMA PORTERÀ OCCUPAZIONE
- Un'indagine del Cresme nei territori delle quattro regioni interessate dal programma stima che, anche grazie alle risorse messe in campo Programma Next Appennino, il Pil crescerà complessivamente di oltre 3,8 miliardi di euro e che l'occupazione vedrà un incremento cumulato di oltre 18.000 unità
I POSTI DI LAVORO
- La dinamica occupazionale è già innescata. I dati documentano nuovi flussi in entrata, nel mercato del lavoro dei 138 Comuni del cratere, a un ritmo di incremento del 7%. I nuovi posti di lavoro, tra il 2024 e il 2022 sono aumentati del 12,4%, a un ritmo nettamente superiore alle medie di qualunque regione italiana. Nel complesso l’occupazione è cresciuta del 6,6% (2024 vs 2022), in linea con la tendenza nazionale, ma molto più dei trend delle singole regioni coinvolte dal sisma 2016
LA CRISI DEMOGRAFICA
- La ricostruzione degli edifici nel più grande cantiere edile d’Europa, 8 mila kmq di superficie per 28 miliardi di euro di danni da ripristinare, diventa anche un mezzo per un fine più ampio: contrastare la crisi demografica. Nell'ultimo secolo si è assistito a un progressivo indebolimento di un'area, quella del sisma 2016, in cui, 100 anni fa si contavano circa 4500 insediamenti abitati che ora si sono ridotti a meno di 400
COSA ACCADDE IL 24 AGOSTO 2016
- Il sisma del 24 agosto 2016, alle ore 3.36, scosse il Centro Italia con una magnitudo 6.0 nei pressi di Amatrice. Diede inizio a una delle più importanti sequenze sismiche che ha colpito il territorio nazionale in questo secolo, con 140 comuni e circa 600mila persone coinvolte
I CENTRI MAGGIORMENTE DANNEGGIATI
- I centri più devastati furono Amatrice, Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). L'epicentro è tra Accumoli e Arquata del Tronto, due Comuni distanti pochi km tra Lazio e Marche. Viene praticamente rasa al suolo Pescara del Tronto, frazione di Arquata
LE VITTIME E I DANNI
- Sotto le macerie restarono 299 vittime: 237 ad Amatrice, 51 ad Arquata (quasi tutte nella frazione di Pescara) e 11 a Accumoli. Ingenti i danni a case, edifici pubblici, imprese, strade, beni culturali non solo nei tre Comuni, ma anche nei centri vicini, e anche in Umbria (la stessa notte viene registrata una scossa di magnitudo 5.4 a Norcia) e Abruzzo