Esplosione Suviana, trovato il corpo della sesta vittima. Ancora un disperso

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Disastro e omicidio colposo sono i reati ipotizzati nell'inchiesta aperta dalla procura di Bologna sulla strage alla centrale elettrica di Enel Green Power a Suviana. Pm: "Accertamenti su subappalti". Rimane un disperso. Quattro i ricoverati in diversi ospedali, tre dei quali in condizioni molto critiche. L'ipotesi è quella dell'errore umano: verifiche su collaudo e subappalti. Sciopero di 8 ore a Bologna proclamato da Cgil e Uil, 4 ore e mobilitazione in tutta Italia con stop per treni, bus e metro nelle città

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Disastro e omicidio colposo sono i reati ipotizzati nell'inchiesta aperta dalla procura di Bologna sulla strage alla centrale elettrica di Enel Green Power a Suviana. Ritrovata la sesta vittima: è Alessandro D'Andrea, 37 anni, tecnico specializzato originario di Forcoli. In mattinata erano stati trovati altri due corpi: gli operai morti salgono così a sei. Resta un disperso, speranze al lumicino. Verifiche sul collaudo e sui subappalti. L'ipotesi è quella dell'errore umano. Rabbia dei sindacati contro il lavoro che uccide ancora: “Non si sa per chi lavoravano le vittime”. Sciopero di 8 ore a Bologna proclamato da Cgil e Uil, 4 ore e mobilitazioni in tutta Italia con stop per treni, bus e metro nelle città.


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Si cerca ancora un disperso

Sono ore drammatiche sul lago di Suviana per i familiari dei lavoratori coinvolti nell'esplosione sommersa alla centrale idroelettrica di Bargi, sull'Appennino bolognese. Per tre dei quattro che non erano ancora stati trovati l'ultima speranza è stata spenta dal ritrovamento dei corpi: due questa mattina - Adriano Scandellari, padovano di 57 anni, stella al merito del Quirinale, e Paolo Casiraghi, milanese di 59 anni - e uno in tarda serata, quello di Alessandro D'Andrea, 37enne pisano. Le ricerche dell'ultimo disperso, Vincenzo Garzillo, 68enne di Napoli, proseguono incessanti

Ad Enel Green Power: "Centrale tornerà operativa tra molto tempo"

"La centrale parte dal piano superficie e va fino al livello 10 e non può funzionare solo con alcuni livelli e dovrà andare incontro a una ricostruzione completa di tutta la parte che è 'in pozzo' quindi ci vorrà molto tempo prima che ritorni operativa", ha detto l'Ad di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, a Porta a Porta.

Ad Enel Green Power: "Nessuna catena di subappalto"

"Enel Green Power non ha subappaltato niente, come committente abbiamo appaltato alcuni lavori di realizzazione, di progettazione, fornitura, di montaggio e di collaudo a tre primarie aziende. Due di queste", Siemens e Voith, "non Abb, hanno appaltato alcune prestazioni specialistiche. Il fatto che nella loro autonomia abbiano cercato fuori dalla propria azienda alcune competenze, che è un comportamento legittimo, si può definire come una catena di subappalto?". Così l'Ad di Enel Green Power Salvatore Bernabei a Porta a Porta rispondendo a una domanda sul problema dei subappalti nell'incidente alla centrale idroelettrica di Suviana.

Strage Suviana, sindaco di Palaia: "D'Andrea forse stava fuggendo"

"È stato il padre di Alessandro ad avvertirmi poco prima delle 20.30 che era stato individuato il suo corpo nel lago di Suviana. Non so dire a che livello fosse ma mi ha detto che secondo lui stava tentando di scappare in seguito all'esplosione o almeno questa è l'idea che si è fatto il papà. Ma io non so dire di più". Così il sindaco di Palaia (Pisa), Marco Gherardini, il comune di cui fa parte anche la frazione di Forcoli, piccolo centro della Valdera dove è nato e cresciuto Alessandro D'Andrea, sesta vittime del tragico incidente alla centrale idroelettrica di Suviana.

Individuata anche la sesta vittima

I sommozzatori hanno individuato un nuovo corpo. Si tratta della sesta vittima della strage del bacino di Suviana. È Alessandro D'Andrea, 37 anni, tecnico specializzato originario di Forcoli, un paese della provincia di Pisa, dove ha risieduto fino a tre anni fa prima di trasferirsi in Lombardia, insieme alla compagna, anche lei originaria della provincia di Pisa, per lavorare per la Voith di Cinisello Balsamo (Milano). Solo uno dei lavoratori risulta ancora disperso.

Enel avvia una raccolta fondi interna

Il Gruppo Enel ha avviato una raccolta fondi interna per dare la possibilità ai colleghi di esprimere il proprio cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti e a tutte le persone coinvolte nel grave incidente occorso nella centrale di Bargi (Bologna). Lo rende noto il gruppo energetico "Grazie all'iniziativa, da domani, ogni collega potrà aderire con una donazione libera, destinando l'equivalente di ore del proprio lavoro. L'azienda esprime ancora il più profondo cordoglio per le famiglie delle vittime e desidera rinnovare il proprio sostegno al territorio e a tutta la comunità colpita", conclude la nota

Abb: "Casiraghi aveva grande esperienza"

"Abb è stata informata oggi dalle autorità che il nostro dipendente Paolo Casiraghi è stato ufficialmente identificato come una delle vittime dell'incidente che ha avuto luogo presso la centrale Enel Green Power il 9 aprile. Le nostre più sentite condoglianze sono rivolte alla famiglia in lutto e ai nostri colleghi in questo momento così difficile". Così la società in una nota. "Abb è vicina a loro per garantire tutto il sostegno di cui hanno bisogno" e "ringrazia tutti i soccorritori che hanno lavorato instancabilmente nelle difficili operazioni di recupero". Paolo Casiraghi, "dipendente Abb della divisione Process Automation Energy Industries, con sede a Sesto San Giovanni (Milano) era un professionista molto apprezzato entrato in Abb nel 1986 nell'area del service per i sistemi di eccitazione e ha sviluppato la sua esperienza in questo settore operando sia a livello nazionale che internazionale", prosegue la nota. La società ricorda che "Paolo Casiraghi è l'unico dipendente Abb coinvolto nell'incidente. Si trovava presso l'impianto di Bargi per assistere alla messa in servizio di due sistemi di eccitazione forniti direttamente da Abb e installati da Enel Green Power". Abb ribdisce di esser "pronta a collaborare con tutte le autorità competenti e con la direzione del sito di Enel Green Power per indagare sulle cause dell'incidente".

L'inchiesta per disastro e omicidio colposo

Il lavoro degli investigatori bolognesi, coordinati dal procuratore capo Giuseppe Amato e dal pm Flavio Lazzarini è cominciato subito dopo l'incidente di Suviana e durerà a lungo. L'inchiesta per disastro e omicidio colposo è al momento contro ignoti, ma è facile immaginare che i primi nomi iscritti nel registro degli indagati saranno i rappresentanti legali delle ditte coinvolte. "Adesso la priorità è riuscire a recuperare i dispersi e fino a che questa fase non sarà completata è inutile insistere sulle responsabilità", ha sottolineato Amato. Del resto, ha ribadito più volte il procuratore, "non è che l'indagine in una vicenda così complessa si misura come se fossimo dei centometristi". Gli investigatori si stanno concentrando sui ruoli delle ditte. "Stiamo ricostruendo lo stato dell'arte dal punto di vista amministrativo - ha detto Amato - ossia il rapporto che avevano i lavoratori nel plesso aziendale, e la catena degli appalti e subappalti. Verificheremo il rispetto della normativa in materia di documento di valutazione dei rischi, che nello specifico richiede quell'approfondimento sui rischi inferenziali, quando hai la presenza sul posto di dipendenti di varie aziende". Allo stesso tempo l'amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, sottolineava che "non c'è nessuna catena di subappalti. Le aziende hanno scelto in autonomia".

Sommozzatori: "Al lavoro per rimozione macerie". VIDEO

Suviana, Pichetto: "Coinvolte imprese di livello mondiale". VIDEO

Sommozzatori Vvf: "Stiamo facendo una ricerca sistematica"

"Ci muoviamo in una struttura che ha subito un dissesto: ci sono ferri di armatura e un importante sversamento di olii lubrificanti - aggiunge Petrone - Stiamo facendo una ricerca sistematica, che copre tutta l'area disponibile e finché non la ispezioniamo tutta non la riteniamo bonificata, quindi senza i corpi. Oggi ci sono al lavoro 18 unità di sommozzatori, le turnazioni prevedono sessioni di due ore, le profondità di immersione sono abbastanza limitate e questo ci permette di allungare le immersioni, ma oltre a un certo limite non possiamo andare. Dal pelo libero dell'acqua, parliamo di 7-9 metri di profondità. Si immerge un operatore in acqua e l'altro rimane a secco per intervenire in caso di necessità o urgenza, ad esempio se l'altro operatore rimane incastrato". Ai cronisti che gli hanno domandato come affrontano, i sommozzatori, anche l'impatto emotivo di un intervento così complesso, Petrone ha risposto: "è un impegno portante, abbiamo Un addestramento importante e riusciamo a sopperire all'impegno emotivo con l'addestramento e la professionalità".

Sommozzatori Vvf: "Privilegiamo le attività di immersioni con operatori e non droni"

"Oggi ci stiamo concentrando al piano meno 9. Oggi privilegiamo le attività di immersioni non con i droni ma con gli operatori. Abbiamo operato in contesti difficili: il naufragio della nave di migranti a Lampedusa, la Costa Concordia, la Torre dei Piloti a Genova". A parlare dell'imponente macchina di soccorsi e ricerche al lago di Suviana è Giuseppe Petrone, responsabile nazionale dei sommozzatori vigili del Fuoco. "Lo scoppio - dice - si è verificato tra il piano -8 e -9 a seguire si è verificato il parziale crollo del solaio. Quando siamo arrivati, il piano -8 era libero dall'acqua. Ci muoviamo con molta cautela perché ci sono calcinacci in bilico e, prima di operare, occorre stabilizzare lo scenario. Dopo avere chiarificato le acque, abbiamo una visibilità intorno al metro che per noi è tanto e così siamo più efficienti".

Vvf: "Potrebbe esserci qualcuno al piano -9"

Adesso, ha sottolineato Turturici, "stiamo ispezionando locali liberi, non locali sotto macerie. Le due persone che abbiamo ritrovato erano parzialmente incastrate. Abbiamo delle persone che sono riuscite a scappare, quelle che sono ricoverate, ci sono stati eventi che hanno dato alle persone possibilità di movimento, non c'è stato un evento istantaneo che ha impedito loro di tentare una via di fuga se no non avremmo neanche gli ustionati all'esterno". Quindi, ha proseguito il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, "è verosimile che tutti quanti abbiano avuto la possibilità di muoversi dal loro posto di lavoro. Qualcuno magari no, ma la stragrande maggioranza di quelli che erano dentro un tentativo di evacuazione lo hanno compiuto: alcuni sono riusciti altri no. Il piano -9 è il maggiormente indiziato, poi proseguiremo con il piano -10 e poi il piano -8. È verosimile - ha concluso - che il piano 9 sia quello in cui ci sarà qualche altra persona".

Vvf: "Ricerche mirate a ipotesi percorso esodo"

"Le attività di ricerca sono mirate a una ipotesi di un percorso di esodo da parte delle persone che hanno assistito agli eventi iniziali. In base a questa ipotesi abbiamo ritrovato le due persone esattamente nel posto in cui pensavamo di ritrovarle", ha detto, in conferenza stampa il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Calogero Turturici. "Credo che le altre persone che stiamo continuando a cercare siano non tanto lontane dal posto in cui abbiamo ritrovato le due vittime - ha aggiunto -: le operazioni si stanno agevolando con una migliore visibilità dell'acqua, man mano che viene aspirata migliora e si abbassa il livello di inquinamento. In questo momento la visibilità è intorno a un metro e dieci, un metro e venti e questa è un'ottima notizia dal punto di vista della celerità in cui possiamo procedere nell'ispezione dei locali".

Curcio: "A Suviana situazione complessa, grande attenzione"

"Nel lago di Suviana c'è una situazione davvero molto complessa, perché la centrale si sviluppa su 50 metri di profondità, su 10 piani, alcuni di questi sono allagati, un paio hanno un crollo di soffitti con tipici segni di esplosione", ha detto Fabrizio Curcio, capo del dipartimento nazionale di Protezione Civile, al suo arrivo a Monteruscello per un incontro con i cittadini sulla situazione del bradisismo. "I colleghi dei Vigili del Fuoco - ha aggiunto - stanno facendo un lavoro importante per cercare soprattutto i dispersi, sapendo che bisogna farlo in sicurezza. Si sta lavorando, il sistema è completamente attivato a livello regionale, nella parte ambientale e la tecnologia è tutta a disposizione, però bisogna procedere con grande attenzione". Curcio commenta anche la questione delle morti sul lavoro: "Il tema della sicurezza sul lavoro - ha detto - mi sembra molto all'ordine del giorno sia del governo sia delle forze sociali. Su situazioni come queste del lago però dovremmo prima approfondire, perché certamente va compreso cosa è successo e come è successo. Poi in generale è un tema che deve essere mantenuto nelle agende come si sta provando a fare".

A Bologna manifestazione per i morti sul lavoro. VIDEO

La quinta vittima è Paolo Casiraghi

È stata identificata la quinta vittima della strage di Suviana. Lo comunica la Prefettura di Bologna. È Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano. Era un tecnico della Abb. Una vita trascorsa nella zona nord di Milano, fra Niguarda e Bicocca, una passione per l'Inter, una vita fatta di viaggi per lavoro. Il suo corpo è stato recuperato questa mattina insieme a quello di un altro lavoratore, il padovano Adriano Scandellari. Si cercano ancora due dispersi: Alessandro D'Andrea, 37enne originario del Pisano, e Vincenzo Garzillo, 68 anni di Napoli.

Sindaco: "Per Scandellari lutto cittadino"

Sicuramente per Adriano Scandellari faremo il lutto cittadino. Ci saranno delle cose burocratiche da compiere, ma in questo momento l'aspetto umano prevale su tutto", ha detto all'Ansa Martino Schiavon, sindaco di Ponte San Nicolò, la cittadina padovana dove abitava il tecnico riconosciuto come la quarta vittima della tragedia di Suivana. Schiavon sta rientrando da Bargi, dove aveva accompagnato la moglie di Scandellari, Sabina Greggio, che oggi ha ricevuto la notizia del ritrovamento e ha parlato con le figlie, di 16 e 14 anni. Anche la donna sta tornando a casa. "Purtroppo - ha proseguito il sindaco - è stata una mattinata straziante e scioccante. Il momento in cui sono state chiamate le figlie nel dolore è stato indescrivibile, anche se uno si crede pronto a tutto". "Ora - ha concluso Schiavon - penseremo a un progetto, per la vedova e per le sue bimbe".

Un pezzo di turbina trovato al piano -4

La dinamica dei fatti non è ancora chiara. Secondo quanto si apprende, la forte esplosione avrebbe fatto arrivare un pezzo della turbina della centrale idroelettrica di Bargi, al lago di Suviana, in azione nei livelli più bassi della centrale a pozzo, fino al livello -4. Lo scenario nel quale stanno operando i sommozzatori, che stanno scandagliando i livelli allagati, resta complesso: oltre alla acqua contaminata, ci sono anche detriti di diversi materiali anche molto pesanti da spostare per i sommozzatori dei vigli del fuoco. Un aiuto importante arriva dalla tecnologia e dall'aiuto dei droni.

"La sicurezza sul lavoro non è una scelta ma un dovere"

“La sicurezza sul lavoro non è una scelta, è un dovere a cui dobbiamo adempiere ogni giorno”. Così il presidente dell'Unione Province d'Italia (Upi) e sindaco di Ravenna Michele de Pascale su quanto successo alla centrale di Bargi: “Ogni vita persa sul luogo di lavoro è un grido che non possiamo e non dobbiamo ignorare”.

Non si fermano i soccorsi

i soccorsi

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Un momento del lavoro dei sommozzatori dei vigili del fuoco alla centrale idroelettrica di Bargi (Bologna) sul bacino di Suviana, in un'immagine pubblicata sul profilo X dei Vigili del fuoco.

Vescovo Padova: "Dolore per morte di Scandellari"

Anche il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, esprime "profondo cordoglio per la morte di Adriano Scandellari", il cui corpo è stato ritrovato stamane tra le macerie della centrale idroelettrica di Bargi, nel bacino di Suviana. "Fino all'ultimo - afferma Cipolla - si è pregato per un miracolo. Ora è il tempo del dolore, della vicinanza alla famiglia e agli affetti e amici più cari, in particolare alla moglie Sabrina e alle due figlie, alla sorella Raffaella e al fratello don Leonardo, nostro presbitero diocesano e all'intera comunità parrocchiale di Ponte San Nicolò, dove Adriano risiedeva ed era particolarmente attivo e presente anche con l'incarico di vicepresidente del consiglio pastorale parrocchiale".

Zaia: "Il Veneto non dimenticherà Scandellari"

"Purtroppo, in queste ore, abbiamo avuto la conferma che le squadre di soccorso hanno ritrovato la salma del tecnico padovano Adriano Scandellari insieme a quella di un collega. È una notizia tristissima che apprendiamo con immenso dolore, con lo stesso sentimento di sgomento che viviamo per tutti gli altri lavoratori deceduti e gli altri dispersi in questa immane tragedia". Lo afferma in una nota il presidente del Veneto, Luca Zaia. "In questo momento - prosegue Zaia - ci stringiamo alla sua famiglia e a quelle degli altri caduti, ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza. Sono certo di esprimere il cordoglio di tutti i Veneti. Scardellari, con il suo sacrificio, ha onorato fino in fondo, fino all'estremo, la Stella al Merito del Lavoro che ha ricevuto l'anno scorso dal Presidente ella Repubblica Mattarella. Il Veneto non lo dimenticherà. Per il Veneto, colpito in prima persona dalla tragedia, questi giorni sono molto tristi. Continuiamo a seguire con apprensione le condizioni anche dei feriti, tra i quali c'è il veneziano Sandro Busetto, ricoverato grave in rianimazione. Facciamo tutti il tifo per lui e per gli altri degenti. Siamo loro vicini nella battaglia per ritornare presto tra le braccia dei lor cari. Un pensiero di gratitudine - conclude - lo rinnovo anche per gli eroici soccorritori".

Venti sindaci in piazza a Bologna contro le morti sul lavoro

Alla manifestazione di Cgil e Uil in piazza Maggiore a Bologna indetta dopo la strage di Suviana hanno preso parte 20 sindaci del territorio metropolitano bolognese.

Le vittime

lI bilancio provvisorio della tragedia alla centrale elettrica Enel del lago di Suviana, è di 5 morti, 2 dispersi e cinque feriti gravi. I morti identificati nella strage sono Vincenzo Franchina, Pavel Petronel Tanase e Mario Pisani. Altri due corpi sono stati recuperati giovedì: uno è quello di Adriano Scandellari, mentre l'altro ancora non è stato identificato: I DETTAGLI

La prognosi degli ustionati

"La prognosi in questi casi è sempre riservatissima", impossibile "dare tempistiche sullo scioglimento", troppi sono i fattori coinvolti, "molto dipende dai danni subiti dal paziente dal fuoco e se includono le vie respiratorie". Così Stefano Merelli, direttore della Chirurgia plastica e Centro ustioni dell'ospedale di Parma, inquadra la delicata situazione di pazienti con ustioni, come i feriti della strage di Suviana tutt'ora ricoverati in diversi ospedali. Uno dei lavoratori del disastro è in rianimazione proprio all'ospedale di Parma, con ustioni su circa la metà del corpo. In rianimazione, sottoposto a terapie, in prognosi riservata.

Suviana, assessore: "Nessun problema di sicurezza per l'acqua"

"Stiamo facendo monitoraggi dell'acqua in sito (nella centrale, ndr) e nel lago: sono importanti perché il bacino di Suviana approvvigiona quello metropolitano di Bologna. In sito da Arpae sono stati rilevati idrocarburi e sono in corso le esportazioni di oli in superficie. Nel lago è stata rilevata presenza di idrocarburi riconducibili alle prime operazioni compiute da vigili del fuoco dopo l'incendio ed esplosione e la attribuiamo a questo, dal centro del lago le rilevazioni sono nella norma". Così l'assessora regionale alla protezione civile Irene Priolo durante la conferenza stampa alla centrale idroelettrica di Bargi nel bacino di Suviana nel Bolognese. "Al momento non c'è un problema di sicurezza per acqua idropotabile. I monitoraggi saranno costanti".

Bernabei: "Presto per idee sulle cause"

"È presto per parlare di un'idea" delle cause di quanto accaduto alla centrale idroelettrica di Bargi: "Abbiamo visto gli effetti, a tempo dovuto si faranno tutti gli accertamenti con le autorità preposte. In questo momento non abbiamo idee", ha detto, in conferenza stampa, l'amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei.

Identificata la quarta vittima

È stata identificata la quarta vittima della strage di Suviana. Lo comunica la Prefettura di Bologna. È Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Ponte San Nicolò (Padova), lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzione di O&M Hydro. Era stato insignito da poco con la stella al merito per il lavoro dal capo dello Stato, Sergio Mattarella. La moglie è a Bargi. Il suo corpo è stato recuperato questa mattina insieme a quello di un altro disperso, quinta vittima, non ancora identificato. 

Suviana

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Un pool specifico per le indagini a Suviana

"Deleghe specifiche ad ogni forza di polizia per svolgere le indagini sulla strage di Suviana". Lo ha spiegato il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato. Un pool "creato da subito, ma avremo anche un ulteriore punto di incontro nel fine settimana. Da subito abbiamo individuato nei vari soggetti quelli che dovevano fare cosa, proprio per evitare delle duplicazioni di attività e fare in modo che noi si possa avere a disposizione dei contributi condivisi da tutti gli organi di polizia giudiziaria e di vigilanza che sono stati onerati delle diverse attività".

Sicurezza sul lavoro, si insedia la Commissione

Intanto, emerge che si insedierà il 26 aprile 2024 il gruppo di studio sulle norme in materia di sicurezza sul lavoro, istituto dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio, con decreto del 27 marzo 2024, d'intesa con il Ministero del Lavoro delle politiche sociali, guidato da Marina Elvira Calderone. A presiederlo, il Viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto.

Pm Amato: "Dobbiamo utilizzare i tempi giusti"

"Non è che l'indagine in una vicenda così complessa si misura come se fossimo dei centometristi. Queste sono indagini complesse. Adesso quello che conta è la tempestività di aver coordinato tutti i momenti topici dell'inizio dell'investigazione. Non dobbiamo bruciare i tempi, ma dobbiamo utilizzare i tempi giusti per poter arrivare senza inutili suggestioni e senza pressapochismi a dare una risposta seria ad una esigenza di giustizia che eventi di questo tipo implicano. Per cui ci sarà il momento dell'approfondimento", ha detto il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, nel corso di un punto stampa sulla strage di Suviana. 

Bernabei: "Interventi non per problemi sicurezza"

Alla centrale idroelettrica di Bargi "si stavano realizzando delle prove, come è normale in queste attività, che sono cominciate due anni fa a settembre del 2022 e che sono attività di aggiornamento tecnologico. Era un intervento pianificato di aggiornamento tecnologico perchè passano gli anni e qualsiasi asset deve essere aggiornato. Erano interventi previsti e non sono stati fatti perché c'era un problema di sicurezza come ho letto", ha precisato l'amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, nel corso di una conferenza stampa.

Più garanzie nei contratti di lavoro per i subappalti

Negli appalti e subappalti si applicheranno i contratti stipulati dalle sigle "comparativamente più rappresentative sul piano nazionale". La commissione Bilancio della Camera ha infatti approvato un emendamento riformulato al dl Pnrr che stabilisce che per il personale impiegato nell'appalto di opere o servizi e nel subappalto sia "corrisposto un trattamento economico e normativo complessivamente non inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale e territoriale stipulato dalle associazioni sindacali dei lavoratori e datori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, applicato nel settore e per la zona strettamente connessi con l'attività oggetto dell'appalto e del subappalto". Prima si parlava più genericamente i contratti "maggiormente applicati".

Azienda genovese: "Non abbiamo nulla da dire"

"Non c'è nulla da dire". È la risposta della Engineering Automations, società specializzata in sistemi smart ad alta efficienza, per cui lavoravano tre delle persone morte nella strage di Suviana. L'azienda ha la sede legale in un ex cartiera di Mele (Genova), paese nell'entroterra di Genova dove è possibile usufruire di alcuni incentivi europei per le zone depresse. "Il motivo per cui le aziende scelgono di venire qui - spiega il sindaco Mirko Ferrando - è anche per la vicinanza al porto. Il titolare non era di qui, anche gli altri operai, e non li conoscevamo".

Procura non sequestrerà tutta la centrale

"Abbiamo già anticipato da subito che solo per acquisire elementi che riguardano la turbina, l'alternatore e altro, il sequestro, se e quando sarà fatto, riguarderà l'ottavo e il nono piano. Mostrare i muscoli inutilmente, cioè sequestrare tutta la centrale non ha ragione di esistere", ha detto il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato. "Inoltre sequestrare la centrale cozza contro una esigenza di avere invece una vigilanza attenta da parte di chi gestisce questa centrale e da parte di chi ha compiti di verifica e valutazione dal punto di vista amministrativo e ambientale, quindi è giusto che queste attività vengano conservate. Il sequestro lo si fa nella misura in cui serve".

Sbarra a Landini: morti sul lavoro piaga che impone unità

Gli incidenti sul lavoro sono una "grande piaga sociale" che "impone il massimo di unità tra tutti i soggetti politici, istituzionali e sociali e non ammette toni demagogici, populisti e incendiari che dividono le persone e mettono, irresponsabilmente, i lavoratori gli uni contro gli altri". Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra commentando le dichiarazioni del leader della Cgil, Maurizio Landini sulla Cisl che avrebbe deciso di non scioperare davanti a morti di Suviana. "Forse Maurizio è distratto, - ha detto - ieri la Cisl ha proclamato 4 ore di sciopero nazionale nel gruppo Enel".

Bernabei: "Nessuna catena di subappalti"

"Non c'è nessuna catena di subappalti. Le aziende hanno scelto in autonomia. Non meritiamo questo tipo di affermazioni". Lo ha detto l'amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei.

Manifestazioni in tutta Italia

Da Bologna a Napoli, si sono formati tantissimi cortei per protestare contro i morti sul lavoro: LE IMMAGINI

Individuata anche la quinta vittima

I sommozzatori hanno individuato anche il corpo del secondo disperso al piano -9. Si tratta della quinta vittima. Lo ha confermato il capo dei vigili del fuoco Carlo D'Alloppio, durante il punto stampa.

Quarta vittima recuperata al piano meno 9

"La quarta vittima è stata recuperata al piano nove, uno dei piani allagati dalla prima giornata. È stata individuata e disincastrata dalle macerie", ha detto Francesco Notaro, direttore regionale dei Vigili del Fuoco per l'Emilia-Romagna. "I dispersi - ha aggiunto - non lavoravano tutti nello stesso punto. Tre lavoravano nello stesso punto e uno no. Ci fa pensare - ha concluso - di ritrovare anche le altre  persone che stiamo cercando".

Amato: "Non faremo le autopsie"

Il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, ha aggiunto che "ieri abbiamo conferito l'incarico di un accertamento (esterno, ndr) sulle tre persone decedute, con una finalità duplice, la prima di evitare di fare autopsie inutili, con violenza inutile sul cadavere di questi poveri operai, dall'altro quello di liberare il prima possibile le singole salme per consentire ai familiari di fare i funerali. Ieri lo abbiamo fatto con la visita esterna, surrogata anche da tac, che ci consente di risalire alle cause della morte in maniera certa, cause che sono già evidenti, perché al di là dell'essere uno morto per accertamento, esplosione o altro evento, chiaramente è riconducibile all'evento per cui si è verificato, quindi l'autopsia non aveva significato".

"Quarto corpo trovato dopo incessante lavoro"

"Confermiamo il ritrovamento, avvenuto qualche mezz'ora fa dopo un lavoro incessante nella notte e nella mattinata" dei sommozzatori. Lo ha detto il prefetto di Bologna, Attilio Visconti riferendosi al ritrovamento di una delle quattro persone ancora disperse.

Pm Amato: ora inutile insistere su responsabilità

Il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, in conferenza dice: "Adesso la priorità è riuscire a recuperare i dispersi, in questo momento c'è una attività di svuotamento del sito con il contributo dell'Enel, che consentirà una ricerca in sicurezza. Fino a che questa fase non sarà completata è inutile insistere sulle responsabilità, perché questo presuppone l'accertamento di ciò che si è verificato, ma al momento non c'è la possibilità dell'acceso in loco del personale qualificato tecnico che possa guidarci nella ricostruzione del fenomeno così come si è verificato. Noi intanto abbiamo iscritto un fascicolo, che al momento non vede un fatto sui cui si possa ipotizzare le responsabilità di qualcuno, ma è una iscrizione tecnica che ci permette di fare degli accertamenti".

Curcio: mai fermata la ricerca dei dispersi

Alla centrale idroelettrica di Bargi "la prima priorità è la ricerca dei dispersi. Non ci siamo fermati un attimo e non ci fermeremo", ha detto il capo della Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio.

In miglioramento il ferito al Sant'Orsola

È in continuo miglioramento, fanno sapere dall'ospedale, Jonathan Andrisano, operaio di 35 anni, ricoverato in rianimazione al Sant'Orsola di Bologna, ferito dopo l'esplosione della centrale idroelettrica di Bargi. La prognosi resta riservata e non è possibile sbilanciarsi in alcun senso, ma il giovane è in miglioramento. Sono invece stazionarie le condizioni del paziente di 42 anni ricoverato nel Centro grandi ustionati dell'ospedale Bufalini di Cesena a seguito delle ferite riportate nella tragica esplosione. Il paziente rimane in prognosi riservata e continua a essere sedato e intubato, mentre proseguono le cure intensive dei sanitari per evitare le complicanze provocate dalle gravi ustioni su circa il 20% del suo corpo, in modo particolare sulle mani. In condizioni critiche ma stabili il paziente 54enne ricoverato all'ospedale di Parma, raggiunto dai familiari dal Veneto. Stefano Bellabona, 54 anni, tecnico di Noventa Padovana, ha ustioni su quasi la metà del corpo ed è sottoposto a terapie. Il quarto ferito, il veneziano Sandro Busetto, 59 anni, è ricoverato a Pisa al reparto Grandi ustioni.

Pm Bologna: accertamenti sui subappalti

Il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato, nel corso di un punto stampa sulla strage di Suviana, ha detto che "ci sono accertamenti in corso sugli appalti e i subappalti, abbiamo dato una delega per questo. Non è che il subappalto di per se stesso è un problema, è una figura giuridica prevista dal codice civile a cui tradizionalmente si ricorre per avere personalità specifiche. Non deve essere vista in ottica pregiudizialmente negativa, lo sguardo verso le competenze non deve essere ideologico. Qui noi valuteremo le condizioni delle ditte e se dal punto di vista normativo, di prevenzione e infortunistica è stato fatto tutto".

Cgil-Uil: "In piazza a Bologna siamo 15mila"

Per i sindacati Cgil e Uil sono 15mila le persone che stanno partecipando alla manifestazione in piazza Maggiore per dire basta alle morti sul lavoro, dopo la strage nella centrale di Bargi sul lago di Suviana. "Se siamo 15mila è perché Bologna ha un cuore grande e quando serve sa scendere in piazza", ha sottolineato dal palco il sindaco di Bologna e metropolitano, Matteo Lepore. 

Continuano le ricerche

Fra molte difficoltà, continuano le ricerche: "Non si può lasciare nulla al caso, tutti gli ambienti verranno ispezionati man mano", spiegano gli esperti.

Corpo individuato dai sommozzatori

A individuare il corpo sono stati i sommozzatori dei Vigili del fuoco. La vittima, la quarta individuata, non è stata ancora estratta. 

Ritrovato un corpo

Secondo quanto si apprende, è stato ritrovato, in mattinata, un corpo a Suviana. Il bilancio delle vittime sale così quattro. Ancora tre i dispersi.

Dipendenti Enel: "Ci sentiamo insicuri"

"Ci sentiamo insicuri noi e i colleghi che lavoravano nelle ditte in appalto". Così Gianmarco Cimatti, di Enel Distribuzione Forlì, alla manifestazione della Cgil e Uil in corso a Bologna indetta dopo la strage della centrale di Suviana. "Purtroppo qui è il concetto di un po' tutte le imprese di servizi, partecipate, della logica degli appalti", attacca Cimatti.

Landini: "Davanti ai morti Cisl ha deciso di non scioperare"

"In Italia si è svalutato troppo il lavoro e leggi introdotte in questi anni stanno favorendo un modello di fare impresa fondato sullo sfruttamento. Su appalti, subappalti e profitto a tutti i costi. Un modello che danneggia i lavoratori, che muoiono e si infortunano, ma danneggia anche il Paese. Bisogna dire basta". Lo ha detto da Brescia il segretario della Cgil Maurizio Landini presente alla manifestazione indetta per lo sciopero generale. "La Cisl assente? Chiedete a chi davanti ai morti ha deciso di non scioperare. Noi vogliamo unire", ha commentato Landini. 

Bombardieri: "Avevamo segnalato problemi su centrale Bargi"

"Avevamo segnalato due anni fa che in quella struttura c'erano problemi per la sicurezza", ha detto ancora il numero uno della Uil, Pierpaolo Bombardieri a margine dell'assemblea con i lavoratori dei trasporti a Roma, parlando della centrale idroelettrica di Bargi sul bacino di Suviana. "Siamo pronti a consegnare alla magistratura la documentazione e le testimonianze che abbiamo", ha detto. 

Bombardieri: "Su lavoro è guerra civile, intervenire"

"Queste tragedie continuano ad accadere tutti i giorni, questo sciopero che avevamo proclamato sui temi della sicurezza dimostra la necessità di intervenire per bloccare questa guerra civile, c'è una strage di cui questo Paese deve prendere atto, servono misure immediate che siano in gran di fermare questa mattanza". Lo ha detto il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri a margine di un'assemblea per lo sciopero di oggi parlando del grave incidente di Suviana e sottolineando la necessità di intervenire sui subappalti.

Carfagna a Sky TG24: "Più controlli e stop a subappalti a cascata"

"Ogni morte sul lavoro non è soltanto un lutto personale e familiare per chi lo subisce, ma è anche uno sfregio ai principi fondanti della Costituzione, a quell'articolo 1 che ci ricorda che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Credo che la patente a crediti sia una buona idea, ma va estesa sicuramente ad altri settori. Soprattutto, servono più controlli e più ispezioni sui luoghi di lavoro e, quindi, più ispettori. Ed occorre superare il sistema dei subappalti a cascata". Lo ha detto Mara Carfagna, presidente di Azione, a Start, su Sky TG24.

Le parole della moglie di un superstite

"Mio marito ha ustioni in tutto il corpo", "vedremo e capiremo come è andata, non so spiegarmelo e non ho ricevuto informazioni dirette e precise sull'accaduto. Credo che l'esplosione sia stata una terribile disgrazia dovuta a chissà cosa. Purtroppo però per ora non sappiamo niente e l'azienda non ci ha dato informazioni". Così a Qn -La Nazione la moglie di Sandro Busetto, il tecnico veneziano dell'Enel di 59 anni ricoverato in prognosi riservata al Centro ustioni dell'ospedale di Pisa dopo l'esplosione.

I problemi con le ricerche

Alla centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana per le attività di ricerca dei quattro dispersi "il problema è l'inquinamento dell'acqua. Principalmente la notte è stata dedicata alla bonifica da uno strato di acqua che invade i locali dove è avvenuto lo scoppio: in particolare sono stati rimossi quasi totalmente gli olii e gli idrocarburi presenti in superficie", ha detto il luogotenente, Duilio Lenzini del centro Carabinieri Subacquei di Genova. "Oggi - ha sottolineato - si alterneranno vari operatori subacquei, scende una coppia per volta. La difficoltà è tutto l'ambiente - ha concluso - La visibilità ridotta e la presenza di parti derivanti dal crollo legato all'esplosione".

Pichetto: "In Italia più morti sul lavoro che in Europa"

Sulla tragedia di Suviana "bisognerà chiarire davvero quello che è successo, in merito anche alla sicurezza sul lavoro. Al di là del caso specifico, sul quale ci sarà l'inchiesta e sul quale non posso esprimere alcuna opinione, certamente un'opinione la dobbiamo esprimere sul fatto che l'Italia rispetto a molti Paesi europei, in particolare quelli del Nord, ha un tasso molto più elevato di incidenti sul lavoro e di morti. Questo è un elemento che dobbiamo tenere in considerazione". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto, a un webinar del Corriere della Sera.

Sommozzatori Vvf: attività simili a Costa Concordia

Alla centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, nel Bolognese, lo scenario in cui si lavora per cercare i quattro dispersi, "è molto simile  alle attività che abbiamo sviluppato nell'ambito della Costa Concordia perché l'ambiente è difficile, è un ambiente a visibilità praticamente nulla, si opera al tatto ed è un ambiente ovviamente che non si presta alle attività di ricerca". Lo ha detto Giuseppe Petrone, responsabile dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco. Da giorni, ha proseguito, "stiamo facendo tuto il possibile: noi le consideriamo persone in vita e non ci fermiamo mai. Le attività vanno avanti ad oltranza: abbiamo fatto ricerche anche con robot filoguidati dalla superficie".

'Basta morti e nuova impresa', mobilitazione lavoratori a Genova

'Basta morti sul lavoro, per una giusta riforma fiscale e per nuovo modello sociale di impresa'. Sono le parole d'ordine della mobilitazione dei lavoratori di tutti i settori privati di Cgil e Uil che ha dato vita a un corteo con centinaia di persone per le strade di Genova. La manifestazione diventa ancora più attuale dopo la tragedia di Suviana nella centrale idroelettrica di Enel Green Power dove lavoravano i subappalto molti dei morti e dei feriti, alcuni legati a una ditta con la sede legale a Mele, nel genovese. 

Sindacati: "Il governo ci incontri su centrali idroelettriche"

I sindacati elettrici di Cgil, Cisl e Uil, Filctem, Flaei e Uiltec chiedono un incontro con il governo "sulle scelte relative alle concessioni idroelettriche che stanno determinando un disinvestimento delle aziende in questa filiera di produzione elettrica e più in generale sul tema delle concessioni, rivendicando, anche dopo il 2030, un sistema elettrico unito ed integrato". Lo si legge in una nota.

Manifestazione a Bologna

"Adesso Basta" è la scritta sullo striscione che apre il corteo organizzato oggi a Bologna contro le morti sul lavoro.

Manifestazione a Bologna

©Ansa

'Adesso basta', in 1500 in corteo a Bologna

Si è messo in marcia il corteo di Cgil e Uil che, a Bologna, percorrerà tutta via Indipendenza per arrivare in piazza Maggiore. Secondo le forze dell'ordine sono presenti almeno 1.500 persone, ma le file stanno continuando a ingrossarsi. Ad aprire la manifestazione lo Striscione 'Adesso basta!, riferito alle morti sul lavoro. La manifestazione di Bologna arriva nell'ambito di uno sciopero generale dei settori pubblico e privato di 8 ore: misure che estendono lo sciopero nazionale, vista la strage della centrale di Suviana.

Strage Suviana, Giove (Cgil): "Capire chi fermerà le stragi"

"Questo sciopero lo avevamo deciso prima che accadesse la strage di Suviana, l'ennesima conferma. Brandizzo, Firenze e adesso Suviana: dobbiamo capire quando e chi deciderà di fermare queste stragi". Lo ha detto Luigi Giove, segretario organizzativo della Cgil al suo arrivo al corteo che sfilerà per il centro di Bologna in occasione dello sciopero generale per dire basta alle morti sul lavoro, dopo la strage alla centrale di Bargi.

"È una strage di lavoratori"

"È una strage di lavoratori - ha detto ancora la Cgil Bologna - oggi è il giorno della rabbia del mondo del lavoro. Scioperiamo per l'intera giornata nel settore privato, nelle fabbriche nei luoghi di lavoro". "È una situazione indegna e oggi scioperiamo e manifestiamo tutta la nostra rabbia. Bologna farà ancora una volta Bologna".

Cgil Bologna: "Questi sono morti di appalto"

"Questi sono morti di appalto". Così Michele Bulgarelli, segretario della Cgil di Bologna, nel corso dello sciopero generale per dire basta alle morti sul lavoro dopo la strage della centrale di Bargi. "È il giorno della rabbia perché dopo lo sgomento penso che sia assurdo e inaccettabile, indegno di un Paese civile anche il comunicato e la conferenza stampa di ieri di Enel Green Power. La deresponsabilizzazione della filiera degli appalti fa sì che si elenchino 3 o 4 aziende ma oggi noi non abbiamo notizia formale, ufficiale da parte dell'azienda su quali aziende impiegassero i dipendenti" deceduti, dispersi e feriti gravi. 

100 Vigili del fuoco impegnati nei soccorsi

Sono 100 i Vigili del fuoco impegnati nei soccorsi alla centrale idroelettrica di Bargi (Bologna) sul bacino di Suviana. È in via di stabilizzazione l'afflusso d'acqua nei piani allagati della centrale, situazione che ha consentito la ripresa delle ricerche dei quattro dispersi.

Le ricerche dei superstiti

Le ricerche dei superstiti sono ricominciate ieri sera alle 20, quando sono state ripristinate le condizioni minime di sicurezza per poter lavorare.

Notte di ricerca dei dispersi senza esito

È stata una notte di ricerca senza esito dei quattro dispersi che stavano lavorando al collaudo dei lavori. Le ricerche sono di fatto ricominciate ieri sera alle 20, quando sono state ripristinate le condizioni minime di sicurezza per poter lavorare. Ma la situazione rimane ancora molto complicata perché i piani interessati - i meno 8, 9 e 10 - sono ancora con oltre un metro d'acqua, pieni di macerie provocate dall'esplosione e di pezzi di cemento armato. Si va avanti senza sosta con il lavoro dei sommozzatori, con l'aiuto di droni acquatici e idrovore

Sicurezza sul lavoro, oggi sciopero generale

L'agitazione è stata indetta dai sindacati Cgil e Uil per chiedere migliori politiche e interventi in materia di salute e sicurezza, con l’obiettivo di ridurre a zero le morti sul lavoro che nei primi pesi del 2024 sono già arrivate a circa 200. L'agitazione coinvolge in particolare il settore dei trasporti, per quattro ore: I DETTAGLI

I dispersi

Mancano ancora all’appello quattro persone dopo la strage alla centrale elettrica di Enel Green Power a Suviana, in cui hanno perso la vita tre operai. I dispersi hanno tra i 37 e i 68 anni e i loro nomi sono stati confermati dalla Prefettura di Bologna. Si tratta di Vincenzo Garzillo, Adriano Scandellari, Alessandro D’Andrea e Paolo Casiraghi: CHI SONO

Tabarelli: "La centrale sarà ferma per anni"

"Nella produzione elettrica totale, la centrale del Brasimone conta davvero poco. Quindi per l'approvvigionamento non ci saranno problemi. Allo stesso tempo, però, un incidente gravissimo come questo impedirà nell'immediato di fare nuovi impianti. Ed è un problema". A dirlo, in un'intervista a QN, Davide Tabarelli, presidente e fondatore di Nomisma Energia. "Non c'è un problema di approvvigionamento elettrico, né per l'Emilia-Romagna, né per l'Italia - assicura -. Anche perché quest'anno ha piovuto tantissimo, pertanto avremo una produzione più abbondante che in passato".  

Calderone: "Sicurezza sul lavoro è priorità"

"Le squadre di vigili del fuoco e sommozzatori dell'Arma dei carabinieri mettono in gioco la loro vita per salvare quella degli altri. Adesso provo solo angoscia per le vittime, angoscia per i familiari che aspettano di avere informazioni sui loro cari dispersi, e angoscia anche per i feriti gravi". Così, in un'intervista a Qn, la ministra del lavoro Marina Calderone, appena uscita dalla Centrale di Bargi. "Sono venuta a Bargi perché sentivo il dovere, come ministro del Lavoro, di essere vicina ai lavoratori e ai loro parenti in questo difficile momento, vicina anche alle comunità sul territorio che devono sapere che noi ci siamo, che lo Stato c'è" aggiunge. Poi sottolinea: "La sicurezza sul lavoro è una priorità che questo governo si è posta fin dall'inizio. Siamo già intervenuti aggiungendo 1600 ispettori del lavoro a quelli che c'erano e raddoppiando a 1 miliardo e mezzo di euro i fondi Inail per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, e per la prevenzione". E ricorda: "Recentemente abbiamo rafforzato il regime sanzionatorio reintroducendo il reato penale per la somministrazione abusiva di lavoro, e introdotto una misura che gli stessi sindacati chiedevano da anni, la patente a punti, che io però preferisco chiamare patente a crediti, perché nessuno può né deve pensare che si voglia attribuire un 'punteggio' alla vita umana".

Inchiesta per disastro e omicidio colposo

Disastro colposo e omicidio colposo. Sono questi i reati ipotizzati nel fascicolo aperto dalla Procura di Bologna sull'incidente nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, nell'Appenino tosco-emiliano. Del caso si stanno occupando il Procuratore capo Giuseppe Amato e il pm Flavio Lazzarini.

Il parere dell'esperto sulle cause dell'esplosione

Ai microfoni di Sky TG24 il docente di Idraulica del Politecnico di Milano, Francesco Ballio, spiega cosa potrebbe aver causato l'esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi. L'INTERVISTA

Un superstite: "Una fiammata, lo scoppio e poi il fumo"

Una fiammata, lo scoppio e poi il fumo. È conciso il racconto fatto da un sopravvissuto dell'esplosione avvenuta alla centrale idroelettrica di Bargio sul lago di Suviana, nel Bolognese. LE PAROLE DI UN SOPRAVVISSUTO

Chi erano le vittime dell’incidente nella centrale

Le tre vittime identificate nella strage alla centrale elettrica Enel del lago di Suviana sono Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina), Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), di 45 anni, e Mario Pisani, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni. Proseguono le ricerche, particolarmente complicate, dei quattro dispersi. I RITRATTI

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