Esplosione centrale lago Suviana, aperta inchiesta per disastro e omicidio colposo

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È di tre morti, quattro dispersi e cinque feriti gravi il bilancio dell'incidente alla centrale elettrica Enel del lago sull'Appennino bolognese. Una turbina è esplosa al piano -8 dell'impianto. Il crollo ha travolto almeno 12 tecnici che lavoravano su adeguamenti dell'impianto. Le vittime avevano 36, 45 e 73 anni. Proseguono le ricerche dei dispersi, tra le macerie e sott'acqua. Mattarella ha auspicato che sia fatta piena luce su quanto accaduto

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Vertici Enel esprimono cordoglio e solidarietà

Il presidente, l'amministratore delegato, tutto il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale di Enel holding "esprimono il più profondo cordoglio ai famigliari delle vittime e solidarietà per tutte le persone coinvolte nel tragico evento di Suviana e sono vicini ai colleghi di Enel Green Power". Lo si legge in una nota del gruppo. "Ringraziano inoltre il corpo dei Vigili del Fuoco, le forze dell'ordine, la protezione civile e i soccorritori tutti per l'opera che hanno prestato e continuano a prestare in queste ore", conclude la nota.

La ministra Calderone sul luogo della tragedia. VIDEO

Schlein: "A Suviana un'altra strage, ora basta"

"È un'altra strage di lavoratori non possiamo più accettare che questo accada, bisogna che la sicurezza sul lavoro diventi la priorità in questo Paese", ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, arrivata sul luogo dell'esplosione. Schlein sottolinea "la necessità che si faccia piena luce e chiarezza sulla dinamica dell'accaduto". "Una tragedia immane - commenta - Siamo qui a portare la massima vicinanza ai familiari dei lavoratori che sono rimasti uccisi, a quelli dei feriti e di quelli che si stano cercando, la nostra gratitudine ai soccorritori cui va tutto il nostro supporto, vicinanza alla comunità ferita dalla tragedia".

Calderone: "Serve sicurezza per soccorritori"

"C'è da tenere in considerazione che chi scende tanti metri sottoterra, come stanno facendo i soccorritori, lo deve fare in sicurezza. E in questo momento bisogna attendere che si creino alcune situazioni di sicurezza, dando loro la possibilità di poter agire in modo efficace. Io credo che ci sia veramente da sottolineare la grandissima professionalità delle squadre di soccorso che sono qui impegnate, che non hanno paura di fare un passo in più pur di restituire alle famiglie i loro cari. Aspettiamo sperando di avere risultati e notizie in poco tempo", ha detto la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, sul luogo della tragedia.

Calderone: "Sui subappalti siamo intervenuti"

"Non sono io l'inquirente ma soprattutto non ho le valutazioni. Qui si stava facendo un intervento di manutenzione affidato a persone che avevano la professionalità specifica, perlomeno questo è quello che emerge dalle prime valutazioni", ha detto la ministra Calderone a chi le chiedeva delle critiche dei sindacati per le norme sui subappalti. "In generale il tema dei subappalti è un tema importante, noi abbiamo fatto degli interventi nel decreto Pnrr bis proprio per definire e anche circoscrivere le situazioni in cui si utilizzano in modo improprio alcune tipologie di contratti. Non è un caso che abbiamo scelto di reintrodurre il reato penale per la somministrazione illecita di manodopera, vuol dire anche per gli appalti".

Calderone: "Investire su cultura sicurezza"

"Abbiamo bisogno veramente di investire su una cultura della sicurezza che dev'essere una cultura della vita, che deve essere di ognuno di noi, perché avere cura della nostra vita vuol dire avere cura e rispetto anche della vita degli altri e questo è un elemento fondamentale", ha detto la ministra del Lavoro Calderone, davanti alla centrale elettrica di Bargi. "Le norme ci sono, ne stiamo mettendo in campo di nuove, ne abbiamo varate recentemente, siamo anche consapevoli che ci sono delle situazioni in cui ci sono anche degli utilizzi impropri di alcune tipologie e contratti di lavoro e queste cose devono essere giustamente sanzionate e soprattutto anche individuati gli strumenti per evitare che avvengano nuovamente degli incidenti basati su questo", ha aggiunto.

Calderone: "Prematuro parlare di dinamica"

Vorrei darvi l'impressione di quella che è la dimensione di una tragedia veramente immensa. È ancora molto difficile definire qual è il complesso e la dinamica dei fatti, si rischierebbe di cadere nella retorica oppure di dire delle frasi fatte. Sono qui perché qui ci sono ancora dei lavoratori devono essere recuperati", ha detto la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, alla centrale elettrica del lago di Suviana. "Credo che sia prematuro descrivere una dinamica dei fatti che ancora non è accertata e soprattutto lanciarsi, come ho visto che ha fatto qualcuno, in valutazioni e affermazioni su quelle che potrebbero essere state le cause dell'incidente. Dobbiamo il rispetto al lavoro dei soccorritori, delle famiglie e di chi avrà il compito di definire il quadro esatto di ciò che è successo".

Vvf: "Sommozzatori giù ma visibilità è nulla"

"Siamo sempre all'interno della centrale, i sommozzatori sono dentro per mettere in sicurezza lo scenario, non si stanno immergendo, abbiamo visibilità nulla, si procede tastando passo passo, non è una condizione compatibile col rischio che possiamo essere raggiunti da una valanga d'acqua", chiarisce Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco. Quanto alle speranze di trovare qualcuno in vita a 24 ore dall'intervento risponde: "L'area è stata sottoposta prima a una esplosione, poi a un incendio, un crollo, un allagamento. Credo che questo renda oggettiva la situazione". "Stiamo ripianificando l'intervento per poter riprendere a pieno ritmo le operazioni di ricerca" dei quattro dispersi. "Il piano meno 8, dove ieri lavoravamo", da stanotte si è riempito d'acqua che ora ha raggiunto un metro, "questo impedisce le operazioni di ricerca classiche. Stiamo combattendo contro questa situazione complessa. Non abbiamo tempi certi, sono operazioni lente e difficili".

Prosegue il lavoro dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco. VIDEO

La ministra Calderone in Comune a Camugnano

La ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, è arrivata oggi al Comune di Camugnano teatro dell'esplosione della centrale idroelettrica di Bargi. In municipio ha incontrato il sindaco, i comandanti provinciali dei vigili del Fuoco e dei Carabinieri, il Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro e l'assessore regionale Vincenzo Colla.

La ministra del lavoro Marina Calderone

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Superstite: "Una fiammata, lo scoppio poi il fumo"

"Ho visto la fiammata e poi il fumo, ho sentito lo scoppio. Io tutto bene ma purtroppo è successo questo". È questo il racconto che un superstite della strage di Suviana, Pierfrancesco Firenze, ha fatto alla moglie, Emilia Ferdighini, accorsa sul luogo della tragedia. "Era fuori con altri due suoi colleghi. Hanno visto questa fiammata e poi il fumo, ha sentito uno scoppio", aggiunge la donna. Pierfrancesco Firenze, spezzino come la famiglia, vive nella casa dell'Enel in cima alla diga di Suviana. "Non capivo cosa fosse successo - racconta ai giornalisti la donna - l'ho appreso dal telegiornale. Sapendo che lui è qua, che lavora qua ero un po' spaventata". Quando la moglie lo ha sentito, le prime parole sono state: "Tutto bene, io tutto bene, però, purtroppo è successo". "Era un po' sotto choc. È un dipendente dell'Enel. Si conoscono un po' tutti qua non sono in tanti", spiega la donna.

Bombardieri: "Già segnalati problemi sicurezza a Suviana"

"Già nel 2022 la nostra organizzazione aveva segnalato attraverso i propri rappresentanti alcune problematiche relative alla sicurezza per quell'impianto. La Uil ha il compito di tutelare i propri delegati, i propri rappresentanti per la sicurezza e i propri iscritti e, se fosse necessario, si attiverà per fornire alla magistratura tutte le informazioni e la documentazione del caso", ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.

Dimesso dall'Ospedale di Cesena il ferito 25enne

È stato dimesso, dall'Ospedale 'Bufalini' di Cesena, uno dei due feriti condotti nel pomeriggio di ieri nella struttura romagnola a seguito dell'esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana. A uscire dall'ospedale, con una prognosi di 30 giorni, il più giovane dei ricoverati, un 25enne che aveva riportato ustioni non particolarmente gravi alle mani e per questo era stato ospitato nell'area Osservazione Breve Intensiva del Pronto Soccorso. È quanto spiegato in un bollettino medico del 'Bufalini'. Resta invece ricoverato nel reparto Centro Grandi Ustioni con una prognosi riservata, l'altro ferito un 42enne che ha ustioni su oltre il 15% del corpo.

Calderone a Suviana per rappresentare vicinanza del governo

Il ministro del lavoro Calderone è a Suviana "per rappresentare la vicinanza del governo" alle persone colpite dall'incidente e ai soccorritori impegnati nelle operazioni. Lo ha detto durante il question time il ministro per le relazioni con il Parlamento Roberto Ciriani che ha sostituito la collega Marina Elvira Calderone.

L'acqua continua a salire, in arrivo idrovore

Lo scenario per i soccorritori a Suviana resta "difficilissimo", "dobbiamo capire perché l'acqua continua ad alzarsi, finché non abbiamo capito questo l'operazione è a rischio. Potremo operare in modo più rapido a partire credo da stasera se si blocca l'afflusso d'acqua", ha detto Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco. "Da dove arriva l'acqua non lo sappiamo, se lo sapessimo saremmo in grado di capire la situazione. Probabilmente dalla conduttura a monte, che lentamente si sta svuotando. Se avremo conferma, i sommozzatori potranno lavorare in maggiore sicurezza". Intanto da Bologna sono in arrivo delle idrovore.

Studenti scampati alla strage pochi minuti prima dell'esplosione

Una sessantina di studenti di terza media sono scampati alla strage di Suviana per pochi minuti. Poco prima dell'esplosione, infatti, stavano visitando la centrale idroelettrica quando sono andati via perché uno degli insegnanti si era insospettito per un "cattivo odore". A raccontare quanto accaduto è Il Resto del Carino che ha raccolto  la testimonianza della preside delle scuole Muratori di Vignola, Brunella Maria Maugeri. "Sono andate in gita tre classi di terza alla centrale idroelettrica di Suviana, accompagnate da sei docenti - ha raccontato -. Altre tre classi di terza sarebbero dovute andare a fare la stessa gita oggi. Appena ho saputo dell'accaduto ho telefonato con il cuore in gola a un docente che stava accompagnando gli studenti. Ero terrorizzata mentre stavo chiamando, perché sapevo appunto che era prevista una visita alla centrale. Appena ho sentito il docente, ho tirato un sospiro di sollievo: i nostri studenti e i docenti erano tutti salvi. Ho appreso che stavano facendo merenda a circa un chilometro di distanza dalla centrale, dopo averla visitata. Sentendo però un cattivo odore mentre stavano mangiando, i docenti hanno deciso di fare spostare tutti gli studenti, anticipando la seconda tappa, che prevedeva la visita a Rocchetta Mattei".

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Il ferito ricoverato a Parma ha ustioni su metà corpo

Ha ustioni gravi sul 40-50% del corpo il lavoratore di 54 anni ferito in seguito all'esplosione sommersa della centrale idroelettrica di Bargi e che si trova ricoverato in rianimazione con prognosi riservata all'ospedale di Parma. L'uomo è originario del Padovano. Le condizioni sono considerate stabili ma critiche. 

Hera: garantita la qualità dell'acqua del lago

È garantita la qualità dell'acqua prelevata dal lago di Suviana, dove ieri è avvenuta l'esplosione sommersa alla centrale idroelettrica di Bargi. Lo assicura il gruppo Hera in una nota. Il gruppo sottolinea di essere "in contatto costante con tutte le istituzioni e con la Protezione Civile ed è impegnato nel garantire il servizio idrico sui territori dell'Appennino vicini alla centrale idroelettrica di Bargi. Subito dopo la tragedia il Gruppo Hera ha intensificato i monitoraggi sulla qualità dell'acqua prelevata dal lago di Suviana, senza registrare alcuna anomalia. Peraltro, il servizio idrico per i comuni di Alto Reno Terme (frazione di Porretta), Castel di Casio, Gaggio Montano, alcune frazioni di Grizzana Morandi e di Vergato, è pienamente presidiato dal successivo processo di potabilizzazione dell'impianto Hera di Suviana". Il Gruppo Hera esprime profondo cordoglio per le vittime e preoccupazione per feriti e dispersi in seguito all'incidente.

Sommozzatori Finanza: struttura sana all'esterno

Il Luogotenente Giovanni Cirmi, comandante dei sommozzatori della Guardia di Finanza di Rimini, ha riferito che "la struttura è sana e non riporta problemi all'esterno. Al momento sono state sospese le ispezioni interne: ingegneri e tecnici stanno valutando le condizioni dentro la centrale. Noi abbiamo ispezionato la parete esterna e la struttura non ha problemi visivamente. C'è un team di tecnici di Enel e della struttura che stanno facendo delle valutazioni. Prima aspettiamo le valutazioni dei tecnici e poi proseguiremo le ricerche".

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