Femminicidi, sondaggio: formazione e denunce più facili per le donne i mezzi per prevenire
Secondo l’ultima rilevazione Quorum/YouTrend per Sky TG24 fra le azioni più efficaci per contrastare il femminicidio, le due opzioni più indicate (26% ciascuna) sono state l’introduzione dell’educazione di genere nelle scuole e facilitare la denuncia della violenza di genere da parte delle donne. La fascia d'età 18-34 è più incline all'educazione di genere (29%) e meno favorevole all'inasprimento delle pene (12%)
- L’Italia è divisa sul femminicidio come reato a sé stante: il 46% è d'accordo con la distinzione legale rispetto all’omicidio, mentre il 48% non lo è. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24
- Le donne tendono più a concordare con la distinzione legale (50-43%), mentre gli uomini sono più in disaccordo (40-54%)
- Una maggioranza degli italiani (63%) ritiene che i femminicidi siano aumentati negli ultimi 30 anni, in contrasto con i dati ufficiali che indicano una sostanziale stabilità del fenomeno, sintomo dell’aumento di consapevolezza in materia. Le donne sono particolarmente convinte dell'aumento dei femminicidi, con un significativo 73%, a differenza degli uomini, che si fermano al 52%
- Passando alle cause del fenomeno, quasi la metà degli intervistati (48%) ritiene che la stabilità nei numeri del femminicidio sia principalmente dovuta a ragioni culturali. Le donne sono più inclini a considerare i fattori culturali come la causa principale (53%) rispetto agli uomini (42%). Tra i pensionati, la percentuale di chi attribuisce la stabilità del fenomeno a fattori culturali sale al 60%
- Le ragioni economiche sono sostenute dal 17% degli intervistati, stesso dato di chi indica motivi fisiologici della società e stessa percentuale degli indecisi
- Gli elettori del Pd sono particolarmente convinti del ruolo della cultura (66%), a differenza di quelli di Fratelli d'Italia, più propensi rispetto alla media a considerare fattori fisiologici (28%)
- Fra le azioni più efficaci per contrastare il femminicidio, le due opzioni più indicate (26% ciascuna) sono state l’introduzione dell’educazione di genere nelle scuole e facilitare la denuncia della violenza di genere da parte delle donne. La fascia d'età 18-34 è più incline all'educazione di genere (29%) e meno favorevole all'inasprimento delle pene (12%)
- Un 6% degli intervistati sostiene sarebbero utili delle campagne di sensibilizzazione, stessa percentuale rilevata fra chi invece indica come azione efficace il raggiungimento della parità di opportunità e salari fra uomini e donne
- La maggior parte delle donne indica come azioni utili per contrastare i femminicidi l’introduzione dell’educazione di genere nelle scuole e denunce più facili (rispettivamente 26 e 27%), mentre un 22% ritiene utile un inasprimento delle pene. Anche la maggioranza degli uomini opta per le prime due azioni (rispettivamente 27 e 24%), con un 15% che sarebbe per pene più severe
- Gli elettori del Pd sono particolarmente favorevoli all'educazione di genere (38%), mentre quelli di Fratelli d'Italia vedono come soluzione più efficace rendere più semplici e sicure le denunce (31%). Gli elettori degli altri partiti di centrodestra puntano invece all'inasprimento delle pene (31%)
- La società italiana appare divisa sull'idea che ogni uomo dovrebbe sentirsi in parte responsabile quando viene commesso un femminicidio: il 44% è d'accordo, mentre il 50% è in disaccordo. Gli uomini (56%) sono più propensi a dissociarsi da questa responsabilità collettiva
- Sondaggio svolto con metodologia CAWI tra il 19 e il 21 settembre 2023 su un campione di 802 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia, indagata per quote di genere ed età incrociate stratificate per titolo di studio e ripartizione ISTAT di residenza. Il margine d’errore è del +/- 3,5% con un intervallo di confidenza del 95%