Elisa Claps ha sedici anni quando scompare da casa. Domenica 12 settembre 1993, va a messa con una sua amica e poi di lei non si sa più nulla. Gildo, suo fratello, capisce subito che il colpevole della scomparsa è un ragazzo del paese, Danilo Restivo. È in quel momento che per i familiari di Elisa inizia un incubo
Il giorno della scomparsa di Elisa Claps doveva essere una domenica in famiglia. Il pranzo in campagna, una giornata da passare insieme. Quel 12 settembre è invece stato l’inizio di un dolore immenso e di una consapevolezza: “Elisa non tornerà più”.
La prima ad avere questo presentimento, già dalle prime ore è la mamma di Elisa, Filomena. In questo episodio ricorda la figlia: “La sera quando andavo a letto veniva a dirmi sempre ‘Buonanotte mamma”. Una ragazza solare, la più piccola di casa, affettuosa.
Il racconto dei giorni precedenti alla sua scomparsa mette in evidenza dettagli che conducono già al nome di Danilo Restivo. Quella domenica Elisa aveva appuntamento con lui, le aveva detto al telefono che voleva darle un regalo. Ed è con lui che i fratelli di Elisa provano subito a parlare appena capiscono che qualcosa deve essere successo. Vanno sotto casa sua, hanno un colloquio brevissimo. “Lui sa di sicuro qualcosa, dobbiamo andare in chiesa a vedere se troviamo qualcosa”, si dicono. Guardano a terra, verso l’altare, cercano anche solo un segnale della presenza della ragazza. Gildo, Luciano e i loro amici trovano una porta che conduce al piano superiore. Il parroco però non c’è, è partito. Le chiavi le ha solo lui. Resta solo una cosa da fare: sporgere denuncia. Gildo informa la polizia dell’appuntamento di Elisa con Restivo, del suo strano atteggiamento, del regalo. Per la polizia il fatto che Restivo sia l’ultimo ad averla vista non è abbastanza per far scattare un allarme.
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