Chi è Danilo Restivo? Che passato ha il ragazzo che a Potenza hanno soprannominato "il parrucchiere"? Perché è così ossessionato dal collezionare capelli di ragazze? Cosa è successo nei pressi del seminario, quando aveva solo 14 anni? Alcune testimonianze inedite ci raccontano la sua genesi da serial killer
“Ogni volta che facevo il nome di Danilo Restivo, ognuno aveva un aneddoto su di lui”, racconta Pablo Trincia nel podcast. In un mese trascorso a Potenza per lavorare a “Dove nessuno guarda” ha raccolto testimonianze di chi Restivo lo aveva conosciuto fin da bambino.
Storie della sua infanzia, inquietanti “giochi” che riemergono dal passato. E poi, da adolescente un ragazzo definito “problematico”. Fino alla sua immagine di adulto: freddo, con un linguaggio del corpo che, anche quando viene sentito durante le indagini, lancia messaggi contraddittori. Un aspetto sottolineato più volte è quello del sorriso, una sorta di ghigno. Emergono racconti che rivelano dettagli sulla sua personalità che - riletti anni dopo - sembrano tutt’altro che semplici stranezze. E’ così per esempio per la sua ossessione per i capelli delle ragazze. Tagliava delle ciocche e le conservava. Un rituale sempre uguale, descritto da tante testimonianze di giovanissime vittime di questa sua fissazione. “Lo conoscevamo tutti, era un ragazzo molto strano”. Dettagli, aneddoti, ricostruzioni che uno dopo l’altro compongono il ritratto di Danilo Restivo prima che diventasse un serial killer.
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