Silvio Berlusconi, la camera ardente privata ad Arcore e l'omaggio di Giorgia Meloni

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Il quattro volte premier, fondatore di Fininvest e Mediaset, ex presidente del Milan e ideatore di Forza Italia è morto ieri all'età di 86 anni dopo l'improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute che lo avevano costretto a un nuovo ricovero al San Raffaele. Ad Arcore la camera ardente. L'omaggio dei leader del mondo e della politica italiana, che si ferma. "Ha segnato la storia della nostra Repubblica": così lo ha salutato Mattarella

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Cofferati: "Ha sempre rispettato il sindacato"

"Tra noi c'è stato un rapporto non facile, ma ha sempre rispettato il ruolo del sindacato". Così l'ex segretario generale della Cgil Sergio Cofferati a La Stampa ricordando Silvio Berlusconi. Al suo secondo mandato, l'ex premier provò a cambiare lo Statuto dei lavoratori. "C'era una forte pressione di Confindustria per abolire l'articolo 18 e cancellare la cultura dei diritti. Berlusconi subiva questa pressione", ricorda l'ex leader sindacale. "Con noi non aveva un atteggiamento pregiudizialmente ostile, la contrapposizione è sempre stata sui temi, con posizioni molto lontane e giudizi duri da entrambe le parti. Ma i rapporti non sono mai degenerati", precisa Cofferati. Sull'Articolo 18 "li abbiamo costretti a fermarsi, dopo un confronto duro, che finì con la rottura". Su un episodio è molto critico. "Fu un episodio grave, il  tentativo dell'allora premier e di altri esponenti di governo di avallare l'idea che le risposte della Cgil alle loro scelte sbagliate avessero stimolato le azioni dei terroristi. Un modo per delegittimare la manifestazione del Circo massimo, già convocata pochi giorni dopo l'omicidio di Marco Biagi". Tra gli altri errori di Berlusconi, Cofferati segnala "una mancanza". "Pur trovandosi nelle condizioni di provarci, non ha fatto nulla per proiettare il Paese in Europa". Non ha cioè indicato politiche "per consentire all'Italia e all'Europa di competere a livello globale". Un approccio "molto nazionalista - sostiene l'ex sindacalista -, concentrato su quello che doveva fare in Italia". 
- di Redazione Sky TG24

Prodi: "Entrambi eravamo convinti europeisti"

Pensando alla scomparsa di Silvio Berlusconi, il suo storico rivale Romano Prodi riflette "soprattutto sugli obiettivi comuni più che sulle nostre divisioni". Per questo, ragionando con Il Messaggero, gli "viene alla mente, con naturalezza, il tema dell' europeismo. È il valore ideale e pragmatico dell' europeismo che ha tenuto l'Italia unita nei momenti più difficili. Entrambi abbiamo avuto la chiara idea che il futuro dell'Italia passa attraverso l'Europa". Nonostante le differenti vedute, "Berlusconi si rendeva conto che qualsiasi cedimento sull'europeismo avrebbe impedito il progresso che il nostro Paese aveva compiuto", sostiene l'ex premier. Le loro concezioni di Paese erano però opposte "su tanti aspetti fondamentali". "Le nostre ricette divergevano profondamente", ma "siamo stati rivali, non nemici", precisa Prodi. "Le nostre diversità non hanno impedito una relazione più civile e più corretta di quanto non accada tra i protagonisti della politica di oggi", aggiunge. Il loro contrasto "non era di tipo personale ma politico" e "ha costruito il bipolarismo e se il nostro Paese avesse dato continuità al bipolarismo - sostiene Prodi -, l'Italia si troverebbe in condizioni migliori". "Berlusconi è stato davvero il primo che ha usato i media e il video in maniera scientificamente capillare", afferma il fondatore dell'Ulivo. "Quando poi le circostanze mi hanno spinto alla contesa elettorale, ho pensato però che Davide poteva vincere contro Golia".
- di Redazione Sky TG24

Berlusconi, le possibili eredità politiche (VIDEO)

- di Redazione Sky TG24

D'Urso: "Io, Silvio e Teocoli a TeleMilano58, così cominciò storia Mediaset"

"Una mente geniale, che ha avuto il coraggio di creare la prima tv privata in Italia e l'ardire di dare un'opportunità anche a me". Così Barbara D'Urso in un'intervista a 'La Stampa', racconta quando negli anni '70 a TeleMilano58 "eravamo io, Massimo Boldi, Teo Teocoli, Diego Abatantuono, Claudio Lippi e Patricia Pilcher. Un'avventura meravigliosa. A Milano 2, sotto l'Hotel Jolly. Berlusconi veniva tutte le sere. Voleva sapere che cosa stavamo facendo e che cosa avremmo detto. Aveva un'energia incredibile. E la trasmetteva a tutti. Eravamo orgogliosi di far parte di quel progetto". 
"Eravamo agli inizi di una tv sperimentale - ricorda D'Urso - Partecipavo a una trasmissione con Claudio Lippi, ero nel cast di Goal e facevo anche l'annunciatrice". E aggiunge: "Eravamo dentro a un'avventura che avrebbe portato alla nascita di Mediaset". Che cosa le ha insegnato Berlusconi? "La dedizione assoluta per il lavoro. L'attenzione per i dettagli. Io sono una maniaca del controllo. Proprio come lo era Silvio. Innamorato pazzo del suo lavoro, da sempre e per sempre. Anche negli ultimi mesi gli capitava di chiamare se durante un programma in prima serata vedeva qualcuno che gli sembrava vestito in maniera poco adatta". 
Che cosa cambia, adesso, per Mediaset? "Non lo so. Non ne ho proprio idea. Non me la sono chiesta. La notizia della morte di Silvio è stata violenta e improvvisa. Sapevo ovviamente del ricovero, ma non potevo immaginare quello che è successo". E conclude: "Si è chiusa un'era e siamo tutti molto tristi. Per me è venuto a mancare un punto di riferimento fondamentale".
- di Redazione Sky TG24

Ad Arcore tappeto di fiori e omaggi: "Grazie in eterno presidente"

Decine di mazzi di fiori, bigliettini e dediche riempiono il prato che costeggia Villa San Martino, ad Arcore, storica residenza di Silvio Berlusconi, scomparso ieri all’età di 86 anni.   Diversi i doni, raddoppiati rispetto a ieri pomeriggio, lasciati dai supporter del Cavaliere. Tra tutti il lungo striscione che campeggia su una siepe con la scritta ‘Grazie in eterno presidente’, firmato dalla Curva Davide Piero e apparso nella notte.  Nonostante il temporale che ha colpito Arcore i fan hanno lasciato anche diverse sciarpe e bandiere del Milan e del Monza, tra le quali spicca una maglia del Napoli. “Presidente unico e inimitabile’, ‘buon viaggio Silvio’, i messaggi d’affetto che si leggono sui bigliettini adagiati sul prato accanto a candele e lumini. Davanti alla villa, intanto, sono già radunati sotto la pioggia diversi cronisti e troupe televisive.
- di Redazione Sky TG24

Omaggio ininterrotto davanti a Villa San Martino

Doni e ricordi davanti alla storica residenza di Silvio Berlusconi, deceduto ieri mattina alle 9.30 al San Raffaele di Milano dopo aver lottato contro una lunga malattia. La pioggia non ha fermato chi anche nel corso della serata di ieri è accorso per omaggiare il fondatore di Forza Italia. Dozzine di biglietti, sciarpe e fiori  sono stati adagiati davanti alla casa del leader azzurro dove intanto i primi cronisti e operatori tv sono giunti sul posto. "Grazie in eterno presidente", si legge su uno striscione firmato dalla Curva Davide Pieri. Sul prato adiacente a Villa San Martino, oltre ai lumini e alle candele, è apparsa una maglietta del Napoli, mentre un altro cartello recita "Grazie per l'entusiasmo che ci hai regalato". 
- di Redazione Sky TG24

Renzi: "Ha scelto di non avere eredi"

"Berlusconi ha scelto consapevolmente di non avere un erede. Non ha mai considerato l'ipotesi di una successione a sé stesso". Il presidente di Italia viva Matteo Renzi respinge così l'ipotesi di essere lui il 'royal baby' del fondatore di Forza Italia. "Aveva ragione - spiega in un'intervista a La Repubblica -, una personalità come la sua, eccezionale nel senso letterale del termine, non può essere sostituita". Renzi assicura di non puntare all'elettorato azzurro: "E comunque sarebbe irrispettoso parlarne ora", aggiunge. Ma "è chiaro che Meloni ha uno spazio più grande al centro da conquistare e mi stupirei se non provasse a occuparlo". Il Cavaliere lo voleva nel suo partito, "questo è vero". "Siamo stati avversari ma non l'ho mai odiato e ne sono orgoglioso", afferma Renzi. Berlusconi "era molto di più di uno spazio politico", aggiunge il fondatore di Italia viva con Il Foglio. E dunque "anche il consenso che ha saputo catalizzare intorno alla sua figura va oltre un'agenda politica, e resterà imprendibile". "L'aver saputo ricorrere alla fantasia è stata la cifra più memorabile del Cav", secondo Renzi, il quale crede però "che il suo vero limite sia stato in ciò che non ha fatto, nella rivoluzione liberale rimasta un po' una promessa sfuggente". 
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Il ricordo di Giorgia Meloni

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Pionati: "Sua influenza in politica non finisce, chi lo pensa sbaglia"

"Chi pensa che l’influenza di Berlusconi sulla vita politica italiana sia finita, si sbaglia. Certo, Berlusconi non potrà più partecipare direttamente alla contesa, né potrà più rivolgere i suoi appelli agli elettori". A rilevarlo è Francesco Pionati, direttore responsabile del Gr Radio Rai. In un editoriale sul Gr1, Pionati ricorda che "in politica non è solo questo che conta, in politica hanno un peso rilevante anche la suggestione del ricordo e (soprattutto) -per le figure di primo piano- la capacità di incidere attraverso il vuoto che lasciano".
"In passato - prosegue Pionati - Berlusconi ha cambiato il volto e le regole della politica italiana, determinando la nascita del centrodestra e l’assetto bipolare. Un cambiamento epocale (ricordato dal Capo dello Stato) che ha coinvolto anche il centrosinistra, per creare un’alleanza competitiva e vincente. Allo stesso modo, oggi, sarà l’assenza di Berlusconi a pesare sui futuri equilibri del suo partito (Forza Italia) e sui rapporti tra il centrodestra italiano ed il Partito Popolare Europeo, rapporti di cui Berlusconi è stato a lungo garante".
"Insomma, se fino ad oggi era la presenza di Berlusconi ad incidere - nel bene e nel male -, d’ora in poi (a pesare) sarà la sua assenza, con le tante sfide che ne deriveranno. Sfide - afferma Pionati - che potrebbero cambiare, ancora una volta, il profilo politico del paese".
- di Redazione Sky TG24

Addio a Silvio Berlusconi, dal doppiopetto alla bandana lo stile del Cavaliere. FOTO

Con i suoi completi quasi sempre blu, le cravatte in seta, spesso a pois, e i copricapo adatti alle diverse occasioni istituzionali o meno, l'ex premier ha costruito un'immagine precisa e sempre riconoscibile.
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Aznar: "Gli sconsigliai politica ma leader di talento"

Jose' Maria Aznar provò a dissuadere Silvio Berlusconi dall'entrare in politica ma la risposta fu: "Io ho sempre avuto successo. In tutto quel che ho fatto". E' lo stesso ex premier spagnolo a raccontarlo in un'intervista al Corriere della Sera. "Era il 1993, l'anno precedente la sua prima candidatura, nessuno immaginava un passo del genere", ha rievocato, "non ci eravamo mai visti e chiese di incontrarmi. Lo ricevetti e lui mi disse subito: 'Voglio fare politica'. Ero perplesso, cercai di capirne le ragioni e, in sostanza, di scoraggiarlo. 'Chi te lo fa fare? Prendere voti non è come fare affari'. E' evidente che non riuscii a convincerlo. Berlusconi non fu mai un politico convenzionale, come me, come tutti quelli che fanno politica da quando hanno 16 o 25 anni, perché sa cosa mi rispose Berlusconi prima di andarsene? 'Io ho sempre avuto successo. In tutto quel che ho fatto'".
 
- di Redazione Sky TG24

Silvio Berlusconi in 18 frasi celebri, da "Mi consenta" a "L'Italia è il Paese che amo"

Fra le tante cose che il fondatore e leader di Forza Italia, scomparso il 12 giugno a Milano, ha lasciato dietro di sé ci sono commenti conosciuti anche all’estero, che spesso toccavano personalità della politica internazionale come Obama o Putin. Dal “Bunga Bunga per tutti” a “Mussolini che non ha mai ammazzato nessuno”: ecco una selezione delle più famose.
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Berlusconi, l'ultimo video in ospedale e l'appello al voto

- di Redazione Sky TG24

Berlusconi, la storia di Milano 2 e Milano 3: dove tutto ebbe inizio

Il progetto Milano 2 nasce tra il 1969 ed il 1979 a Segrate, periferia nord est di Milano. Viene concepito come una città ideale, tranquilla e sicura e con ampi spazi verdi, lontana dal centro città. Viene realizzata dalla società Edilnord. 
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"Grazie Silvio", la scritta comparsa sulla torre di Mediaset

(Foto: Ansa)
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Tremonti: "Ha cambiato l'Italia in profondità"

"Non tutti hanno la consapevolezza di quanto Silvio Berlusconi abbia cambiato l'Italia in profondità". Ne è convinto Giulio Tremonti, presidente della commissione Esteri della Camera per Fratelli d'Italia, ex ministro azzurro. Intervistato dal Corriere della sera, spiega che il Cavaliere ha cambiato il Paese a partire dalla tv "commerciale". "Fino alle televisioni di Berlusconi, gli italiani compravano quello che vedevano nelle vetrine dei negozi. Altra possibilità non c'era. Con le televisioni commerciali, le merci, i beni hanno cominciato a vederli sullo schermo". Questo, prosegue l'economista, "ha cambiato tutto davvero. Dato l'impatto che la televisione aveva sul pubblico, per la media industria è stato un impulso formidabile". Dunque, secondo Tremonti, "da questo punto di vista, ha cambiato l'Italia. Non è soltanto il fatto di aver creato un grande gruppo, ma è l'aver dato un contributo decisivo a tutta l'economia italiana". Berlusconi non lascia successori. "È un po' nella natura delle figure superiori - spiega l'ex azzurro -. Era nella sua natura il non pensare a successori. C'è una contraddizione tra le figure superiori e l'idea di successione". 
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Il saluto di Gianni Letta: "Mancano forza e parole"

"Questa volta carissimo Silvio mi mancano la forza e le parole". Inizia così l'ultimo messaggio di Gianni Letta a Silvio Berlusconi, pubblicato nella pagina dei necrologi di Repubblica. "Ti dico solo grazie, e lo ripete con me, a te e a tutta la tua famiglia, la mia famiglia. Ti accompagnino con la preghiera, il ricordo e la gratitudine di Gianni e Maddalena, con Marina, Stefano, Edoardo e Gaia, Giampaolo e Rossana. Un ultimo tenerissimo abbraccio da tutti", conclude.
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Necrologio ex moglie Elvira, "grande uomo e papà"

"Carissimo Silvio, sei stato un grande uomo e uno straordinario papà per i nostri figli. Ricorderò per sempre la bellezza degli anni trascorsi insieme. Un abbraccio infinito". E' il necrologio, il primo tra decine pubblicati sul Corriere della Sera, di Carla Elvira Dall'Oglio, ex moglie di Silvio Berlusconi e madre di Marina e Pier Silvio.
 
- di Redazione Sky TG24

Il ricordo di Silvio Berlusconi all'ingresso degli studi Mediaset

(Foto: Ansa)
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Berlusconi, le tappe di una vita straordinaria (VIDEO)

- di Redazione Sky TG24

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