Il quattro volte premier, fondatore di Fininvest e Mediaset, ex presidente del Milan e ideatore di Forza Italia è morto ieri all'età di 86 anni dopo l'improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute che lo avevano costretto a un nuovo ricovero al San Raffaele. Ad Arcore la camera ardente. L'omaggio dei leader del mondo e della politica italiana, che si ferma. "Ha segnato la storia della nostra Repubblica": così lo ha salutato Mattarella
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"Eravamo agli inizi di una tv sperimentale - ricorda D'Urso - Partecipavo a una trasmissione con Claudio Lippi, ero nel cast di Goal e facevo anche l'annunciatrice". E aggiunge: "Eravamo dentro a un'avventura che avrebbe portato alla nascita di Mediaset". Che cosa le ha insegnato Berlusconi? "La dedizione assoluta per il lavoro. L'attenzione per i dettagli. Io sono una maniaca del controllo. Proprio come lo era Silvio. Innamorato pazzo del suo lavoro, da sempre e per sempre. Anche negli ultimi mesi gli capitava di chiamare se durante un programma in prima serata vedeva qualcuno che gli sembrava vestito in maniera poco adatta".
Che cosa cambia, adesso, per Mediaset? "Non lo so. Non ne ho proprio idea. Non me la sono chiesta. La notizia della morte di Silvio è stata violenta e improvvisa. Sapevo ovviamente del ricovero, ma non potevo immaginare quello che è successo". E conclude: "Si è chiusa un'era e siamo tutti molto tristi. Per me è venuto a mancare un punto di riferimento fondamentale".
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"In passato - prosegue Pionati - Berlusconi ha cambiato il volto e le regole della politica italiana, determinando la nascita del centrodestra e l’assetto bipolare. Un cambiamento epocale (ricordato dal Capo dello Stato) che ha coinvolto anche il centrosinistra, per creare un’alleanza competitiva e vincente. Allo stesso modo, oggi, sarà l’assenza di Berlusconi a pesare sui futuri equilibri del suo partito (Forza Italia) e sui rapporti tra il centrodestra italiano ed il Partito Popolare Europeo, rapporti di cui Berlusconi è stato a lungo garante".
"Insomma, se fino ad oggi era la presenza di Berlusconi ad incidere - nel bene e nel male -, d’ora in poi (a pesare) sarà la sua assenza, con le tante sfide che ne deriveranno. Sfide - afferma Pionati - che potrebbero cambiare, ancora una volta, il profilo politico del paese".