
Alluvione, quali sono le richieste dell’Emilia-Romagna al governo per la ricostruzione
Domani il governatore della Regione Stefano Bonaccini porterà all'esecutivo le richieste del territorio, colpito da una violenta ondata di maltempo nelle ultime settimane: tra queste ci sono gli aiuti alle imprese, i ristori alle famiglie, per aiutarle ad riparare le proprie case e il varo di un piano per la ricostruzione e la messa in sicurezza territoriale contro il dissesto idrogeologico

Le forze economiche e sociali dell’Emilia-Romagna sono pronte a collaborare e a ridare slancio alla ricostruzione di tutte quelle aree danneggiate dall’alluvione. Un’unione di cui si è fatto promotore il governatore della regione Stefano Bonaccini e che adesso verrà portata all’attenzione del governo
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IL DOCUMENTO – La dichiarazione congiunta è stata firmata dalla regione Emilia-Romagna e dalle associazioni di impresa e i sindacati; dalle professioni; dal Terzo settore; dagli istituti bancari e dalle organizzazioni firmatarie del Patto per il Lavoro e per il Clima. La finalità è chiara: gestire l'emergenza, l'assistenza alla popolazione e programmare la ripresa economica e la ricostruzione del territorio romagnolo colpito da quanto successo negli ultimi giorni. Il documento verrà portato da Bonaccini all’incontro con la premier Meloni martedì 23
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IL COMMISSARIO STRAORDINARIO – Figura importante sarà quella del Commissario straordinario per la ricostruzione che verrà presto nominata, in piena continuità tanto con la gestione dell'emergenza quanto anche con la costituzione di un Comitato Istituzionale e di indirizzo e di una struttura tecnica dedicata, sulla base dell'esperienza del terremoto del 2012. Un ruolo, questo, che non sarà di Bonaccini, commissario straordinario per l’emergenza, che però già ieri ha emesso i primi decreti per avviare la gestione della ricostruzione
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L’IMPORTANZA DEL FSE - Necessario anche l'accesso alle risorse del Fondo di solidarietà dell'Unione europea per sostenere le attività connesse all'erogazione dei servizi pubblici, ripristino delle infrastrutture, primi soccorsi alla popolazione colpita. E inoltre, anche l'individuazione di misure di semplificazione amministrativa e procedurale per la ricostruzione
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DEROGHE E SOSPENSIONI - Conclusa la fase di prima emergenza, sarà importante valutare ulteriori azioni con i Comuni per supportarli ad esempio in merito ai mutui, alle deroghe a scadenze Pnrr, all’assegnazione di personale tecnico amministrativo
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LA PROGRAMMAZIONE - Superata la prima fase emergenziale ancora in atto e conclusa la rilevazione e la stima dei danni, occorrerà agire ricorrendo a nuovi strumenti di programmazione e pianificazioni, anche straordinari, realizzando un Piano per la ricostruzione, la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio a contrasto del dissesto idrogeologico, con particolare riferimento alle frane e al reticolo idrografico
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I TERRITORI INTERESSATI DALLE MISURE – Già chiesta la sospensione dei termini per gli adempimenti tributari e contributivi e anche quella dei processi civili, penali, amministrativi e tributari, il rinvio delle udienze e la sospensione dei termini di comunicazione e notifica degli atti. Il blocco dei mutui, riconosciuto nelle scorse settimane per le aziende colpite dal maltempo di inizio maggio alle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena, andrà ora esteso anche a Rimini
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INFRASTRUTTURE E IMPRESE – Sarà importante mettere a disposizione del sistema bancario regionale le risorse per la liquidità immediata delle imprese. Verrà attivato un fondo di garanzia per le micro, piccole e medie imprese ubicate nei territori colpiti dagli eventi calamitosi e che abbiano subito danni. L’attività scolastica riprenderà presto, anche a distanza, in accordo con l'Ufficio Scolastico Regionale. Sul versante delle infrastrutture stradali e ferroviarie, verranno presto destinate le risorse necessarie per garantire l’accessibilità al territorio

A FAVORE DEI LAVORATORI – Tra le richieste a favore dei lavoratori c’è quella di attivare gli strumenti ordinari di assistenza e gli ammortizzatori sociali necessari, con una misura specifica per i lavoratori avventizi impiegati in agricoltura, nonché per i lavoratori stagionali, indipendenti e autonomi. Chieste infine misure per il ripristino o il ristoro dei danni da movimenti franosi a immobili, le attività economiche e terreni agricoli, nonché il ripristino del reticolo della bonifica

I RISTORI – Sarà necessario definire un piano di ristori economici e stanziate adeguate risorse per il supporto a famiglie e imprese colpite dagli eventi calamitosi, così come la concessione di contributi per la riparazione, il ripristino e la ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa, a uso produttivo e per servizi pubblici e privati

LA DELOCALIZZAZIONE - Chiesti anche contributi a favore della delocalizzazione temporanea delle attività danneggiate al fine di garantirne la continuità produttiva e anche per i servizi produttivi, industriali, agricole, zootecniche, agroindustriali, commerciali, artigianali, turistiche, professionali aventi sede o unità produttive nei comuni interessati

CONTRIBUTI PER I DANNI A LUOGHI O ATTIVITÀ PUBBLICHE - Necessari contributi per i danni alle strutture adibite ad attività sociali, ricreative, sportive e religiose e agli edifici di interesse storico-artistico. Contributi anche a soggetti che abitano in locali sgombrati dalle competenti autorità per gli oneri sostenuti conseguenti a traslochi e depositi, nonché delle risorse necessarie al reperimento di alloggi temporanei
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