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Covid, le news. Ghebreyesus (Oms): "Cautela su fine emergenza ancora troppi morti"

"Entrando nel quarto anno di pandemia, siamo senz'altro in una situazione migliore rispetto a un anno fa" afferma il direttore generale dell'Oms, ma nelle ultime settimane, il boom di contagi in Cina ha portato a un aumento dei decessi, da non sottovalutare. Il Paese asiatico, intanto, ha affermato di aver registrato un forte calo dei nuovi decessi correlati al Covid durante il Capodanno lunare

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Cautela sulla fine dell'emergenza sanitaria globale. Il Covid fa ancora troppi morti: la scorsa settimana se ne sono registrati circa 40mila, più della metà in Cina. Lo sottolinea il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nell'intervento al Comitato emergenze dell'Oms, riunito per valutare se Sars-Cov-2 rappresenta ancora una minaccia di salute pubblica di portata globale.  "Entrando nel quarto anno di pandemia, siamo senz'altro in una situazione migliore rispetto a un anno fa, quando l'ondata di Omicron era al picco e oltre 70mila morti a settimana venivano riportate all'Oms", premette Tedros. Ma, nelle ultime settimane, il boom di contagi in Cina ha portato a un aumento dei decessi, da non sottovalutare. 
La stessa Cina, intanto, ha affermato di aver registrato un forte calo dei nuovi decessi correlati al Covid durante il Capodanno lunare, malgrado il picco di viaggi atteso nel periodo festivo e l'aumento delle probabilità di ulteriori infezioni in tutto il Paese. 
In Italia, nella settimana dal 20 al 26 gennaio, si sono registrati 38.168 nuovi casi di Covid-19, in calo del 26,5% rispetto alla settimana precedente (quando erano stati 51.897). Sono stati 345 i decessi in sette giorni, in calo del 30,3% rispetto all'ultima rilevazione (quando erano stati 495).

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Francia, prolungati fino al 15 febbraio tamponi su arrivi da Cina

In Francia sarà prorogato fino al 15 febbraio l'obbligo di tamponi Covid per i passeggeri in arrivo dalla Cina, in scadenza il 31 gennaio, "in considerazione degli sviluppi sanitari" legati al Covid. Lo riporta un decreto pubblicato oggi sul 'Journal official'. Dall'inizio di gennaio, i viaggiatori di età superiore agli 11 anni in partenza dalla Cina e diretti in Francia devono mostrare un test negativo fatto 48 ore prima dell'imbarco. 
 
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Test su arrivi da Cina, orientamento è proroga obbligo dopo 31 gennaio

Il 31 gennaio scadrà la misura che prevede l'obbligo dei tamponi ai passeggeri che arrivano dalla Cina, misura voluta dal Governo italiano e poi copiata in Europa, per monitorare i casi legati all'ondata di Covid esplosa in Cina fra dicembre e gennaio, proprio in corrispondenza con le partenze per il Capodanno cinese. In Oriente i contagi viaggiano ancora a ritmo sostenuto, meno rispetto alle settimane passate, ma con dati superiori all'Europa. E anche se i dati italiani sono positivi, serve ancora cautela. Per questo l'orientamento del ministro della Salute, a quanto apprende l'Adnkronos Salute, potrebbe essere quello di una proroga dei tamponi obbligatori dopo il 31 gennaio. L'ultima parola però si avrà lunedì. Nel frattempo si attende il verdetto del Comitato emergenze dell'Oms, riunito per decidere se Sars-Cov-2 non è più un'emergenza sanitaria globale. 
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In Calabria 150 nuovi contagi, terapie intensive stabili, +3 ricoveri e zero morti

Secondo i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle Aa.Ss.Pp. della Regione Calabria, sono 150 i nuovi contagi registrati (su 1.991 tamponi effettuati), +239 guariti e zero morti (per un totale di 3.294 decessi). Il bollettino, inoltre, registra -89 attualmente positivi, +3 ricoveri (per un totale di 133) e, infine, terapie intensive stabili (per un totale di 10). 
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Il sindaco di Napoli: "Effetto Covid su devianza giovanile"

Tra i dati snocciolati in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, colpisce quello sulla violenza giovanile che a Napoli continua a destare allarme. "E' uno dei temi più importanti che abbiamo sul tavolo", dice il sindaco Gaetano Manfredi, a margine della cerimonia. "E' una conseguenza di una situazione sociale - spiega - che non tocca solo le periferie ed è legata anche al post Covid che ha scatenato pure comportamenti sociali differenti e sicuramente richiede un'attenzione speciale, sia nelle attività repressive che all'interno delle famiglie dato che indubbiamente il contesto familiare e aggregativo rappresentano il luogo naturale dove cercare di dare una risposta ai diversi problemi". "Il tema - prosegue il sindaco nella sua analisi - non è il fatto che l'adolescente sia in strada ma il tema è che la famiglia non sa cosa fa l'adolescente in strada, cioè si è perso il rapporto di dialogo tra famiglia e ragazzi minorenni, spesso molto piccoli. La nostra polizia municipale, ad esempio, accoglie minorenni in coma etilico e spesso quando li riportano dalle famiglie, queste ultime si meravigliano che i ragazzini di 13 e 14 anni possano bere tanto e stare in strada. Io da padre mi sorprendo che poi i genitori non se ne accorgano. Quindi c'è anche un tema di attenzione nei confronti dei ragazzi con maggior dialogo e vigilanza". C'e' un problema di misure mirate da mettere in campo: "Quelle prese negli ultimi anni - rileva Manfredi - sicuramente lo sono, noi adesso stiamo facendo un grande lavoro sulla dispersione scolastica. La nostra piattaforma comunale sta funzionando bene perché il numero di segnalazioni è cresciuto moltissimo, questo è segno che si sta facendo emergere questo tema e quello di cui sono convinto è che non bastano delle iniziative generali ma ci vogliono degli interventi mirati, caso per caso, nei contesti familiari e territoriali, proprio perché  l'attività di recupero deve essere mirata, le scuole aperte sono utili ma non sono la soluzione al problema". 
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