Scritte no-vax su sedi istituzionali, 5 indagati a Reggio Emilia
Quattro perquisizioni personali e domiciliari, 5 persone denunciate perché ritenute responsabili di danneggiamento aggravato per aver imbrattato, con scritte e simboli del movimento no-vax "Vi--Vi", numerosi beni immobili riconducibili ad istituzioni cittadine, nel periodo da marzo ad ottobre 2022. E' il bilancio dell'operazione eseguita dalla Polizia di Stato, con personale della Digos della questura di Reggio Emilia e del Centro operativo per la Sicurezza cibernetica della Polizia postale e delle comunicazioni di Bologna e della Sezione Operativa di Reggio Emilia, a conclusione di indagini coordinate dalla procura di Reggio Emilia. Gli indagati, tutti sconosciuti alle Forze di Polizia poiché mai emersi in contesti informativi e/o investigativi, sono 5: 3 donne e 2 uomini, 4 di Reggio Emilia e uno residente nella provincia di Como, di età compresa tra 45 e 56 anni, casalinga, dipendente di un'azienda agricola, insegnante, dipendente della pubblica amministrazione. Il quinto indagato per gli episodi avvenuti nel Reggiano è residente a Como e dipendente di una ditta privata. Questi, secondo gli investigatori, approfittando dell'orario notturno e travisati anche con mascherine e parrucche, hanno vergato numerose scritte con vernice spray di colore rosso sui muri e sulle vetrate di diverse sedi, a firma del movimento no-vax 'Vi--Vi', così grandi ed invasive, tanto da causare veri e propri danneggiamenti. Dalle indagini della Polizia di Stato e' emerso che i partecipanti, prima degli eventi criminosi, effettuavano accurati sopralluoghi per verificare la presenza di sistemi di videosorveglianza.