Scendono i contagi (-21%), ma salgono i decessi, con una variazione di +4,8% rispetto alla precedente rivelazione. I tamponi effettuati sono 1.093.207, con una variazione di -13%, mentre il tasso di positività è 16%, con una diminuzione dell'1,6%. "E' evidente che siamo in una fase in cui la pandemia intesa come stato emergenziale è superata. Ma serve attenzione". Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, ospite a Live in, su Sky TG24
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Covid, primi morti dopo allentamenti, Pechino teme picco decessi
Nonostante i nuovi decessi, rimane invariato il numero di morti per Covid-19, fissato in 5.235 dall'inizio della pandemia, secondo l'ultimo aggiornamento della Commissione Nazionale per la Sanità cinese. Gli ultimi decessi registrati ufficialmente risalivano al 3 dicembre scorso (due casi nelle province dello Shandong e del Sichuan). Le morti per Covid-19 dopo l'ultima ondata di contagi, che proprio a Pechino ha visto uno dei suoi epicentri, potrebbero essere, però, molte di più, almeno secondo quanto rivela il Financial Times, sulla base dell'osservazione del numero di cadaveri negli ospedali e nei crematori della capitale cinese.
De Luca: "Vaccinarsi anche contro influenza, prudenza durante le feste"
"Vi prego quindi - ha aggiunto - di proseguire con intensità nella campagna di vaccinazione anti Covid e anti influenzale. Ad oggi abbiamo una situazione tutto sommato sotto controllo per quanto riguarda il Covid, ma è bene essere prudenti perché è prevedibile che nel periodo festivo avremo incontri, manifestazioni al chiuso, e quindi è necessario avere grande prudenza".
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Natale, Lopalco: "Picco influenza e più Covid tempesta perfetta per ospedali"
"La previsione per una stagione caratterizzata da un'influenza più intensa degli anni scorsi era nota a tutti", ricorda Lopalco. "I dati provenienti dall'emisfero australe, dove la stagione influenzale arriva prima, indicavano che sarebbe arrivata in anticipo e sarebbe stata intensa. Ed è quello che è successo", sottolinea l'epidemiologo secondo il quale, dal punto di visto dell'organizzazione sanitaria, "sull'influenza in particolare c'è stato un ritardo di azione, perché la vaccinazione può avere un impatto nel ridurre il carico degli ospedali se fatta nei tempi giusti. Ma non si è stati abbastanza tempestivi".
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Oms: "La linea zero-virus? In Cina contagi saliti prima di revoca misure"
Diversa la visione del 'Quotidiano del popolo', del partito comunista, secondo cui invece le dure misure anti-Covid adottate in Cina hanno creato le condizioni e fatto guadagnare tempo per l'adattamento del virus alla variante più debole Omicron e ridurre l'impatto economico. Molte delle politiche più severe sono state revocate la scorsa settimana. Ma l'allentamento non ha innescato l'attuale ondata di contagi, ha detto Ryan ieri in conferenza stampa a Ginevra.
Lo specialista della sanità pubblica ha affermato che spera che Pechino in futuro concentri la sua politica Covid-19 sull'alleggerimento del carico sul sistema sanitario. Ora, ha detto, è importante garantire che i gruppi ad alto rischio siano vaccinati. Mentre il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha suggerito che Pechino non sta collaborando a sufficienza con l'agenzia per andare a fondo di ciò che ha scatenato la pandemia. "Continuiamo a chiedere alla Cina di condividere i dati e condurre gli studi che abbiamo richiesto, per comprendere meglio le origini di questo virus", ha affermato. Difficile valutare la situazione Covid nel Paese al momento. Gli ospedali segnalano un afflusso di infezioni, mentre le autorità esortano le persone a curare i casi di Covid-19 a casa, se possibile. Molte aziende, negozi e ristoranti a Pechino sono chiusi a causa di una serie di infezioni tra il personale.