Covid e influenza, news: 174.652 positivi e 719 morti negli ultimi 7 giorni

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Scendono i contagi (-21%), ma salgono i decessi, con una variazione di +4,8% rispetto alla precedente rivelazione. I tamponi effettuati sono 1.093.207, con una variazione di -13%, mentre il tasso di positività è 16%, con una diminuzione dell'1,6%. "E' evidente che siamo in una fase in cui la pandemia intesa come stato emergenziale è superata. Ma serve attenzione". Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco  Locatelli, ospite a Live in, su Sky TG24

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Covid, Rezza: "C'è stabilizzazione del quadro epidemiologico"

"Pur con qualche piccola oscillazione, assistiamo ad una sostanziale stabilizzazione della situazione epidemiologica". Lo afferma il direttore Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, nel video di commento ai dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero.
- di Redazione Sky TG24

Mancano posti letto Covid,curata per due giorni in ambulanza

Una paziente di 85 anni, cardiopatica e positiva al Covid, è stata curata per due giorni in ambulanza all'esterno dell'ospedale di Mercato San Severino (Salerno), struttura che dispone al momento di due soli posti per il coronavirus, che erano entrambi occupati. Nell'ospedale più vicino, quello di Salerno, solo oggi si è liberato un posto nel reparto di malattie infettive, e la paziente vi è stata ricoverata mettendo fine alla vicenda. Per assistere la donna vari equipaggi del 118 hanno dovuto darsi il cambio sull'ambulanza per quasi 48 ore. A denunciare l'accaduto, l'associazione 'Nessuno tocchi Ippocrate'.
- di Redazione Sky TG24

Iss: influenza arresta la corsa, ma ancora alta intensità

Si arresta la crescita del numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia. Nella 49esima settimana del 2022, infatti, l'incidenza è pari a 15,5 casi per mille assistiti (16,0 nella settimana precedente) e si attesta nella fascia di intensità alta. I dati diffusi dall'Istituto Superiore di Sanità sono riferiti alla settimana dal 5 al 11 dicembre 2022. In sei Regioni (Piemonte, PA di Bolzano, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo) l'incidenza ha superato la soglia di massima intensità. Calabria e Sardegna non hanno attivato la sorveglianza InfluNet. Più colpiti i bambini sotto i 5 anni.
- di Redazione Sky TG24

Covid, primi morti dopo allentamenti, Pechino teme picco decessi

Primi morti a Pechino dopo gli allentamenti alla politica dello zero Covid del 7 dicembre scorso. Il magazine economico-finanziario Caixin riporta la scomparsa di due ex giornalisti dei media statali per le complicazioni del Covid-19, Yang Lianghua, 74 anni, del Quotidiano del Popolo, scomparso ieri, e Zhou Zhichun, del China Youth Daily, 77, morto l'8 dicembre scorso.
Nonostante i nuovi decessi, rimane invariato il numero di morti per Covid-19, fissato in 5.235 dall'inizio della pandemia, secondo l'ultimo aggiornamento della Commissione Nazionale per la Sanità cinese. Gli ultimi decessi registrati ufficialmente risalivano al 3 dicembre scorso (due casi nelle province dello Shandong e del Sichuan). Le morti per Covid-19 dopo l'ultima ondata di contagi, che proprio a Pechino ha visto uno dei suoi epicentri, potrebbero essere, però, molte di più, almeno secondo quanto rivela il Financial Times, sulla base dell'osservazione del numero di cadaveri negli ospedali e nei crematori della capitale cinese. 
 
- di Redazione Sky TG24

De Luca: "Vaccinarsi anche contro influenza, prudenza durante le feste"

"Invito ancora tutti i nostri concittadini a vaccinarsi contro l'influenza, oltre che contro il Covid, perché registriamo un afflusso negli ospedali per l'influenza e, in molti casi, anche nei pronto soccorsi oltre che nei reparti ordinari". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di una diretta Facebook. 
"Vi prego quindi - ha aggiunto - di proseguire con intensità nella campagna di vaccinazione anti Covid e anti influenzale. Ad oggi abbiamo una situazione tutto sommato sotto controllo per quanto riguarda il Covid, ma è bene essere prudenti perché è prevedibile che nel periodo festivo avremo incontri, manifestazioni al chiuso, e quindi è necessario avere grande prudenza".
- di Redazione Sky TG24

Moderna, ok Ema vaccino booster bivalente a bimbi 6-11 anni

Il comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha raccomandato l'uso del vaccino booster BA.1 bivalente contro il Covid-19 di Moderna nei bambini della fascia d'età 6-11 anni nell'Unione Europea, ad almeno tre mesi di distanza dalla dose precedente. Lo rende noto l'azienda farmaceutica.
- di Redazione Sky TG24

Influenza: Iss, 4,4 mln malati ma crescita si arresta

Si arresta la crescita, fin qui impetuosa, della curva epidemica dell'influenza stagionale. Lo rivela l'ultimo bollettino InfluNet dell'Istituto Superiore di Sanità, relativo alla settimana 5-11 dicembre. Nell'ultima settimana infatti, l'incidenza è pari a 15,5 casi per mille assistiti (16,0 nella settimana precedente) e si attesta nella fascia di intensità alta. Stabile l'incidenza in tutte le fasce di età, risultano tuttavia maggiormente colpite le fasce di età pediatriche e in particolare i bambini al di sotto dei cinque anni di età in cui l'incidenza è pari a 50,6 casi per mille assistiti (49,8 nella settimana precedente). In sei Regioni (Piemonte, PA di Bolzano, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo) l'incidenza ha superato la soglia di massima intensità. Sono ormai 4,4 milioni gli italiani colpiti dal virus, 916mila nell'ultima settimana (la precedente erano stati 946mila). La curva rimane ben sopra i picchi influenzali degli ultimi anni, almeno dal 2009, ma il picco sembrerebbe superato, anche se serviranno le prossime settimane per averne certezza. 
- di Redazione Sky TG24

Covid, Pistello: "Gestibile grazie a vaccini ma ora quarta dose determinante"

"Sars-CoV-2 ha acquistato una dimensione gestibile grazie ai vaccini. Soprattutto la quarta dose sta diventando determinante in queste settimane. La variante Omicron con tutte le sue variazioni viste in questo anno di 'vita' ha preso un assetto che ci permette una convivenza senza effetti devastanti sui ricoveri. Diciamo che siamo in zona immunità di gregge o di popolazione, dove il virus ha una alta penetrazione ma senza una malattia grave come nel 2020-21. Per questo mi sento di dire che per Natale dobbiamo essere ottimisti". Così all'Adnkronos Salute è Mauro Pistello, direttore dell'Unità di virologia dell'azienda ospedaliera universitaria di Pisa, vicepresidente della Società italiana di microbiologia e tra i fondatori della rete di sequenziamento dell'Istituto superiore di sanità, commentando i dati del report settimanale Covid dell'Iss-ministero della Salute.
- di Redazione Sky TG24

Report Aifa, in calo le prescrizioni di pillole antivirali

Nuova inversione di tendenza per le prescrizioni di pillole antivirali anti-Covid in Italia. Secondo il 25esimo rapporto dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa sull'impiego di questi medicinali somministrabili a domicilio, nel periodo dall'8 al 14 dicembre le richieste di farmaco sono calate del 15% e oltre sia per il molnupiravir (Lagevrio-) di Merck (Msd fuori da Usa e Canada), che segna un -15,3%, sia per Paxlovid- (nirmatrelvir-ritonavir) di Pfizer, che fa registrare un -16,9%. Complessivamente, salgono a 159.189 i pazienti Covid curati a casa con molnupiravir e Paxlovid: finora i trattamenti avviati per Lagevrio sono stati 57.127 e quelli avviati per Paxlovid 102.062, di cui 66.348 attraverso la distribuzione per conto (Dpc) in farmacia, una voce quest'ultima che in 2 settimane è aumentata del 10% circa. Considerando i dati al 13 dicembre, si rileva rispetto all'ultimo rapporto un aumento dell'8% per i trattamenti avviati con Paxlovid e del 4% circa per Lagevrio. Finora Lagevrio è stato prescritto in un totale di 324 strutture, Paxlovid in 337. Il numero più alto di trattamenti avviati con la pillola di Merck dall'apertura del monitoraggio è quello del Lazio (7.320), mentre per Paxlovid in testa c'è la Lombardia (12.99). Per quanto riguarda infine l'antivirale remdesivir, le voci sono due: risultano in totale 27.813 pazienti non ospedalizzati per i quali è stato avviato un trattamento con questa molecola (+7,5% rispetto all'ultimo monitoraggio di 2 settimane fa) e 109.269 pazienti ricoverati in ospedale trattati col medicinale (+1,7%). Stringendo il focus agli ultimi 7 giorni monitorati (7-13 dicembre), per remdesivir si osserva un calo del 14,6% per i non ospedalizzati e un aumento del 4,7% per i ricoverati. 
- di Redazione Sky TG24

Natale, Lopalco: "Picco influenza e più Covid tempesta perfetta per ospedali"

"Il picco dell'influenza arriverà nel pieno delle vacanze natalizie, accompagnato dalla ripresa della circolazione Covid e dai tanti altri virus che stanno circolando. Questo mix ha come conseguenza un'ovvia pressione sugli ospedali, a partire dal pronto soccorso, proprio nel momento delle ferie natalizie, necessarie per il personale ospedaliero stremato: una tempesta perfetta, ma prevedibile. Tutti noi avevamo lanciato da tempo l'allarme". A dirlo all'Adnkronos Salute è Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all'Università del Salento, commentando i dati del monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute, che indicano un aumento dell'occupazione dei letti di area medica nelle strutture ospedaliere.  
"La previsione per una stagione caratterizzata da un'influenza più intensa degli anni scorsi era nota a tutti", ricorda Lopalco. "I dati provenienti dall'emisfero australe, dove la stagione influenzale arriva prima, indicavano che sarebbe arrivata in anticipo e sarebbe stata intensa. Ed è quello che è successo", sottolinea l'epidemiologo secondo il quale, dal punto di visto dell'organizzazione sanitaria, "sull'influenza in particolare c'è stato un ritardo di azione, perché la vaccinazione può avere un impatto nel ridurre il carico degli ospedali se fatta nei tempi giusti. Ma non si è stati abbastanza tempestivi". 
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Covid, Bassetti: "Natale non avremo problemi ma occhio al picco influenza"

"Per il Natale non avremo problemi con il Covid. Mi preoccupa però il Covid come 'rumore di fondo' in questo momento di forte crescita influenzale che si sta avvicinando al picco e con gli ospedali sotto stress per le procedure legate al Covid. Se l'influenza crescerà ancora si andrà a sommare a questo 'rumore', come se avessimo l'acqua molto vicino all'argine del fiume e c'è stata una pioggia torrenziale. Speriamo non ci sia l'esondazione". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, commentando il report settimanale Covid della Cabina di regia Iss-ministero della Salute. I dati del monitoraggio "mi fanno stare tranquillo, ma servono a poco - precisa l'esperto - Sapere che in terapia intensiva ci sono tot persone con tampone positivo serve a poco: magari sono lì per un trauma, per un intervento o per mille ragioni. Il bollettino settimanale anche se non ci fosse più non mi cambierebbe nulla", rimarca Bassetti che aggiunge come "questi numeri dal punto di vista clinico non vogliono dire nulla. Con questo sistema di monitoraggio non sappiamo esattamente quanta gente nella realtà ha una infezione sintomatica da Covid - osserva l'infettivologo - e questa è un'anomalia italiana perché non siamo stati capaci di differenziare chi arrivava dal medico o in ospedale con i sintomi e chi invece era positivo senza sintomi". 
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Maruotti (Lumsa): "Dati stabili, vicini a picco ricoveri ma Natale salvo"

"I dati Covid settimanali sono stabili e direi che stiamo arrivando al picco delle ospedalizzazioni, che sono salite e saliranno ancora ma non per molto. La cosa che andrebbe detta è che sono sottostimati i casi assoluti perché abbiamo troppi ricoveri rispetto ai casi registrati ma la situazione è sotto controllo". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Antonello Maruotti, ordinario di Statistica dell'Università Lumsa e co-fondatore dello StatGroup19, gruppo interaccademico di studi statistici sulla pandemia di Covid-19, commentando il report settimanale Covid della Cabina di regia Iss-ministero della Salute. Sul Natale "dobbiamo stare tranquilli ma avere comunque una attenzione in più se lo passiamo con persone anziane e fragili", avverte Maruotti. 
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Oms: "La linea zero-virus? In Cina contagi saliti prima di revoca misure"

La Cina difende la politica zero-Covid, ma gli esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sono più scettici riguardo a questa linea dura anti-virus. A spiegare perché Mike Ryan, executive director del Programma Emergenze sanitarie dell'agenzia Onu per la salute: "La maggiore intensità della trasmissione si stava verificando molto prima che ci fosse un cambiamento nella politica", ha fatto notare, di fatto escludendo che il rialzo dei contagi sia legato in qualche modo all'allentamento delle restrizioni.
Diversa la visione del 'Quotidiano del popolo', del partito comunista, secondo cui invece le dure misure anti-Covid adottate in Cina hanno creato le condizioni e fatto guadagnare tempo per l'adattamento del virus alla variante più debole Omicron e ridurre l'impatto economico. Molte delle politiche più severe sono state revocate la scorsa settimana. Ma l'allentamento non ha innescato l'attuale ondata di contagi, ha detto Ryan ieri in conferenza stampa a Ginevra.
Lo specialista della sanità pubblica ha affermato che spera che Pechino in futuro concentri la sua politica Covid-19 sull'alleggerimento del carico sul sistema sanitario. Ora, ha detto, è importante garantire che i gruppi ad alto rischio siano vaccinati. Mentre il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha suggerito che Pechino non sta collaborando a sufficienza con l'agenzia per andare a fondo di ciò che ha scatenato la pandemia. "Continuiamo a chiedere alla Cina di condividere i dati e condurre gli studi che abbiamo richiesto, per comprendere meglio le origini di questo virus", ha affermato. Difficile valutare la situazione Covid nel Paese al momento. Gli ospedali segnalano un afflusso di infezioni, mentre le autorità esortano le persone a curare i casi di Covid-19 a casa, se possibile. Molte aziende, negozi e ristoranti a Pechino sono chiusi a causa di una serie di infezioni tra il personale. 
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Report Aifa, prosegue calo monoclonali in terapia e in profilassi

Continua il calo delle prescrizioni di anticorpi monoclonali anti-Covid in Italia. In 7 giorni (8-14 dicembre) le richieste di farmaco diminuiscono del 14,3% per sotrovimab (Xevudy-), del 19% per Evusheld- (tixagevimab-cilgavimab) come trattamento precoce e dell'8,4% per lo stesso mix somministrato in profilassi. E' quanto emerge dall'ultimo report dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa sull'impiego di questi medicinali, il numero 66. Complessivamente, salgono a 88.486 gli italiani che hanno ricevuto anticorpi monoclonali contro Covid-19 dal 10 marzo 2021 - quando questi farmaci sono stati autorizzati in via emergenziale nel nostro Paese - al 14 dicembre, indica il rapporto Aifa sul monitoraggio delle prescrizioni che avvengono in 294 strutture di tutto il territorio. Rispetto all'ultima rilevazione, di 2 settimane fa, i pazienti che hanno ricevuto questi medicinali sono aumentati di quasi il 2%. Sul totale di 88.486, sono 75.797 (+1,5%) quelli che hanno ricevuto monoclonali usati in terapia, e 12.689 (+4,9%) quelli trattati in profilassi con Evusheld. In numeri assoluti, Veneto, Lazio e Campania restano in testa per maggiore utilizzo di monoclonali in terapia, mentre Lombardia, Piemonte e Lazio guidano le prescrizioni di Evusheld in profilassi
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Coronavirus Italia, bollettino settimanale del 16 dicembre: meno casi, ma salgono decessi

Dal 9 al 15 dicembre sono stati registrati 174.652 nuovi casi di Covid e 719 morti: la settimana precedente erano stati rilevati 221.154 contagi e 686 decessi. Le vittime sono in crescita del 4,8%, mentre i casi di positività sono in calo (-21%)
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Nel Lazio 2.005 casi e 4 decessi, 975 contagi a Roma

Oggi nel Lazio su 2.035 tamponi molecolari e 12.732 tamponi antigenici per un totale di 14.767 tamponi, si registrano 2.005 nuovi casi positivi (-82), sono 4 i decessi ( = ), sono 827 i ricoverati (-39), 27 le terapie intensive (-1) e +2.359 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 13,5%. I casi a Roma città sono a quota 975. Lo comunica l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. 
 
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In Calabria 604 nuovi contagi, +1 terapie intensive, -6 ricoveri e 1 morto

Secondo i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle Aa.Ss.Pp. della Regione Calabria, sono 604 i nuovi contagi registrati (su 3.474 tamponi effettuati), +970 guariti e 1 morto (per un totale di 3.158 decessi). Il bollettino, inoltre, registra -367 attualmente positivi, -6 ricoveri (per un totale di 179) e, infine, +1 terapie intensive (per un totale di 13).
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Covid, 174.652 casi e 719 morti nell'ultima settimana, -21% e +4,8%

Scendono i nuovi casi di Covid-19, ma salgono i decessi in una settimana. I nuovi contagi sono infatti 174.652, con una variazione di -21% rispetto alla settimana precedente (221.154). I deceduti sono invece 719, con una variazione di +4,8% rispetto alla settimana precedente (686). I tamponi effettuati sono 1.093.207, con una variazione di -13% rispetto alla settimana precedente (1.256.722), mentre il tasso di positività è 16% con una variazione di -1,6% rispetto alla settimana precedente (17,6%). Lo evidenzia il bollettino settimanale del ministero della Salute relativo alla settimana 9-15 dicembre.
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Lopalco, 'picco influenza e più Covid tempesta perfetta per ospedali'

"Il picco dell'influenza arriverà nel pieno delle vacanze natalizie, accompagnato dalla ripresa della circolazione Covid e dai tanti altri virus che stanno circolando. Questo mix ha come conseguenza un'ovvia pressione sugli ospedali, a partire dal pronto soccorso, proprio nel momento delle ferie natalizie, necessarie per il personale ospedaliero stremato: una tempesta perfetta, ma prevedibile. Tutti noi avevamo lanciato da tempo l'allarme". A dirlo all'Adnkronos Salute è Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all'Università del Salento, commentando i dati del monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute, che indicano un aumento dell'occupazione dei letti di area medica nelle strutture ospedaliere.  
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