"Quando si stava male con l'influenza - ha detto il ministro della Salute - appena i sintomi finivano si rientrava a lavoro. Oggi siamo ancora più responsabilizzati in questo e usiamo la mascherina quando siamo in presenza di persone più fragili". La Cina aumenterà il numero di ospedali per il trattamento del Covid-19 e i posti in terapia intensiva a fronte del recente picco di contagi
Yanhong.
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Ipotesi stop tamponi dopo la quarantena per asintomatici e per chi ha sintomi lievi
Ricciardi: "Scelta imprudente alleggerire regole isolamento positivi"
"Va benissimo la responsabilizzazione dei cittadini - ha aggiunto - ma va corredata da indicazioni precise a effettuare un tampone che accerti la negatività. E' una misura di cautela che resta importante adottare".
Covid: Oms, +2% casi e -30% morti in 7 giorni
I nuovi casi settimanali sono diminuiti in tre regioni Oms (oltre al -21% della regione europea, registrano un -12% il Mediterraneo orientale e un -8% l'Africa), mentre sono cresciuti nelle altre tre (+18% Pacifico occidentale, +15% Sudest asiatico, +12% Americhe). I nuovi decessi sono calati in quattro regioni (oltre al -41% della regione europea, riportano un -86% l'Africa, un -80% il Sudest asiatico e un -10% le Americhe), mentre le morti sono aumentate nelle altre due (+14% Pacifico occidentale e +7% Mediterraneo orientale. A livello nazionale, il numero più elevato di nuovi contagi è stato segnalato da Giappone (503.766, +25%), Repubblica di Corea (355.990, +19%), Stati Uniti (281.955, +6%), Germania (184.987, -25%) e Cina (171.745, -22%), mentre in testa per nuove morti ci sono Usa (2.323, -6%), Giappone (552, +41%), Federazione Russa (436, -10%), Cina (410, -24%) e Francia (390, -10%).
Bassetti: "Nessun rischio di Zoster dopo vaccinazione Covid"
Galli: "Si vuole archiviare pandemia a tutti i costi"
"L'osservatorio individuale non ha mai un particolare valore. Ma se dovessi basarmi su questo, l'impressione è che ci sia un discreto numero di infezioni" da Sars-CoV-2 "contratte giusto in questi giorni - osserva l'infettivologo a margine di un appuntamento nell'ambito di BookCity Milano 2022, in cui presenterà 'Gallipedia', il libro scritto con la giornalista scientifica Lorella Bertoglio - Se poi questo si stabilirà come trend negativo oppure no, non lo so e con tutto il cuore mi auguro di no. Però il dato di fatto è che non c'è affatto certezza. Quindi sono ragionevolmente preoccupato, non dico allarmato, da un atteggiamento che sembra davvero voler essere di un ottimismo che non tiene conto di elementi di razionalità che invece dovrebbero essere considerati nei termini e nei modi".
Covid, interrogazione Pd: "Meloni e Schillaci chiariscano linea su vaccini"
Covid, due proposte di legge per commissione, da Lega e Terzo Polo
Minelli: "Ridurre durata isolamento ma su ritorno a socialità decida medico"
"Partendo da una sostanziale condivisone dell'idea, che personalmente, come detto in altre circostanze, avrei già adottato - premette Minelli - di aggiornare i tempi dell'isolamento adeguandoli alle attuali macroevidenze cliniche ed epidemiologiche, ciò che continua a stupirmi nelle indicazioni ufficiali in tema di pandemia (e non solo), e' l'assoluta indifferenza verso la possibilità di non offrire, come purtroppo ancora accade, schemi 'urbi et orbi' senza alcun discernimento - sottolinea - senza una pur possibile differenziazione tra casi, tra persone, tra storie individuali di malattie attuali o pregresse. Eppure proprio Covid dovrebbe averci insegnato che un soggetto non risponde allo stesso modo di un altro, anche nello stesso nucleo familiare, ad un medesimo agente patogeno. È come se in un momento, ai più alti livelli decisionali, ammettessimo che la personalizzazione della diagnosi e della cura è il futuro della medicina - chiosa - e subito dopo ripiombassimo in un generalismo amorfo ed indistinto".
Lopalco: "Bene riduzione isolamento ma solo per asintomatici"
Governo Meloni, da mascherine a vaccini: come cambiano le regole anti Covid
Cina spinge su vaccini, ospedali e terapia intensiva
Il controllo della pressione alta è peggiorato in pandemia
Medici di famiglia: "Cittadini si allontanano dai vaccini"
Covid, l'indagine: più attenzione a ricerca ma anche più disinformazione
La pandemia ha aumentato le disuguaglianze nel campo della ricerca. Secondo l'indagine, per il 74% dei ricercatori intervistati, la pubblicazione su una rivista autorevole (peer-reviewed) rappresenta il più importante indicatore di affidabilità. Inoltre, più della metà (52%) ritiene che la pandemia abbia aumentato l'importanza di pubblicare le ricerche in anticipo, e molti - in particolare le ricercatrici donne e i ricercatori a inizio carriera - ritengono che la pandemia abbia ampliato le disuguaglianze nei finanziamenti e nell'accesso ad essi. Più della metà degli intervistati ha espresso preoccupazione per le sfide legate all'eccessiva semplificazione (52%) e alla politicizzazione della ricerca (56%) e questo a causa dell'aumento dell'attenzione pubblica e dei social media. Così, molti affermano di non avere fiducia nella propria capacità di comunicare i risultati al pubblico in questo nuovo ambiente. Inoltre, meno di un ricercatore su cinque (18%) si sente molto sicuro nel comunicare i propri risultati sui social media. Ciò avviene in un contesto in cui quasi un terzo (32%) degli intervistati ha subito in prima o conosce un collega vittima di abusi dopo aver pubblicato una ricerca online. Carenza farmaci in Italia: tra le cause Covid e guerra in Ucraina
Covid, Clementi: "Giusto gestirlo come influenza e allentare isolamento"
Parlando di un possibile addio al tampone di fine quarantena, il ministro ha prospettato il nuovo corso, spiegando che l'idea è che dopo 4 o 5 giorni gli asintomatici positivi al Covid possano rientrare alla loro attività normale, e anche chi ha sintomi lievi possa valutare un rientro in assenza di febbre da almeno 24 ore e magari con la mascherina per proteggere i fragili. In attesa di vedere quali saranno dunque i contenuti dell'ordinanza in cantiere, per Clementi la direzione è quella giusta. "Questa modalità di isolamento" che viene profilata "è sufficiente - ritiene l'esperto - E' quello che facciamo anche per altre malattie infettive, come l'influenza appunto, e quindi direi che, sulla base dei dati che ci sono oggi, è sufficiente". Funzionerà? "Io penso che le persone saranno più attente. E anche sull'uso della mascherina. Per fare un esempio, io in questo momento sono fuori - racconta Clementi - ma in tasca ho la mascherina perché, se dovessi entrare in un contesto affollato di persone, la metterei". Covid, 57 raccomandazioni degli scienziati per porre fine alla pandemia: lo studio
Pecchia: "Per ingegneria pandemia come allunaggio, uscire da comfort zone"
"La cooperazione tra la comunità mondiale di ingegneri biomedici e l’Oms ha realizzato in tempi rapidissimi procedure, guide tecniche, linee guida per la produzione e selezione di prodotti essenziali come respiratori, mascherine chirurgiche e dispositivi medici, nonché protocolli frugali per la misurazione della salubrità degli ambienti in assenza di strumentazioni costose - rimarca Pecchia - Ora che la pandemia sta rallentando, dobbiamo consolidare queste esperienze per essere pronti alle sfide future che supereranno la sola dimensione clinica. Basti pensare a quelle del cambiamento climatico che ci impongono ora di lavorare sull’impatto ambientale di dispositivi medici ed ospedali". Covid e influenza, Pregliasco: "Tornare a usare mascherina al chiuso"