"Anche chi ha una sintomatologia lieve può tornare prima, dopo almeno 24 ore di assenza di febbre, magari con qualche precauzione come la mascherina, per proteggere i più fragili", ha dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillaci
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Si va verso un nuovo cambio di regole per la quarantena dei positivi al Covid-19. "I pazienti asintomatici positivi al Covid, dopo 4 o 5 giorni, credo si possano far tornare all'attività normale. Anche chi ha una sintomatologia lieve può tornare prima, dopo almeno 24 ore di assenza di febbre, magari con qualche precauzione come la mascherina, per proteggere i più fragili", ha dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillaci, ospite nella serata di mercoledì 16 novembre di 'Porta a Porta'.
Nuove regole?
Il ministro, rispondendo in merito all’addio ai tamponi di fine quarantena, ha dichiarato che il tema verrà affrontato in "un'ordinanza che stiamo mettendo a punto". In un parere inviato nei giorni scorsi al ministero della Salute, l’Istituto Spallanzani di Roma ha esposto alcune raccomandazioni che potrebbero essere a parametro per la nuova disciplina della quarantena. L’Istituto, precisando subito che si tratta di raccomandazioni e non imposizioni - perché questo "è il momento della responsabilità" - ha suggerito un periodo di isolamento di cinque giorni per gli asintomatici e per chi – positivo – presenta soltanto sintomi lievi, senza febbre. Quest’ultimi dovrebbero però usare la mascherina se non ci si è negativizzati dopo il quinto giorno. Nonostante il numero dei casi di coronavirus sia di nuovo in aumento, Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani, si è mostrato fiducioso, affermando che rispetto a prima "il virus è meno patogeno". Siamo entrati, ha sottolineato l’esperto, in una "fase di responsabilizzazione dei cittadini, non degli obblighi. Non possiamo più non volgere lo sguardo oltre il nostro cortile per una politica di sanità pubblica che sia in grado di proteggere sicuramente le popolazioni locali, ma con lo sguardo sempre più attento alla diffusione mondiale delle pandemie odierne e future", ha precisato.
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Gli altri pareri
In una recente intervista a La Stampa, Fabrizio Pregliasco, docente all'Università Statale di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio del capoluogo lombardo, ha ribadito l’importanza di tenere alta la guardia nei confronti di Covid-19 ora che l’inverno è alle porte. "Le risalite ci sono, le curve ci mostrano che ci sarà un'onda, non un'ondata, e che non sarà pesante. Ma bisogna essere preparati. E con l'influenza stagionale non sarà facile distinguere tra le due patologie. Il desiderio di tornare alla vita normale e una certa rilassatezza nella percezione del pericolo epidemico, sono senz'altro due dei fattori che hanno inciso", ha spiegato, rallentando la campagna per la somministrazione della quarta dose.