Covid, 57 raccomandazioni degli scienziati per porre fine alla pandemia: lo studio
La ricerca, pubblicata su Nature, è stata condotta da 386 esperti accademici, sanitari ed esponenti governativi di oltre 72 Paesi, che hanno individuato alcune azioni specifiche che potrebbero contribuire a fermare la diffusione del Sars-CoV-2. Sei le aree di interesse: comunicazione, sistemi sanitari, vaccinazione, prevenzione, trattamento e disuguaglianze
Adottare un approccio multidisciplinare, con diversi settori e attori per evitare sforzi frammentati, ma anche coinvolgere tutte le realtà governative e mantenere un approccio vaccinale più vasto, con misure di prevenzione strutturale e comportamentale. Sono questi alcuni dei principali step che andrebbero messi in pratica per contrastare definitivamente la pandemia di Covid. A suggerirli è uno studio, pubblicato su Nature, condotto dagli scienziati di oltre 180 organizzazioni di 72 Paesi, capitanate dall'Istituto per la salute globale di Barcellona (ISGlobal)
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Il team, guidato da Jeffrey V Lazarus, ha individuato alcune azioni specifiche che potrebbero contribuire a porre fine alla diffusione del Sars-CoV-2. Con oltre 630 milioni di casi e 6,5 milioni di decessi, il Covid-19 rappresenta ancora una minaccia significativa per la salute pubblica, specialmente a causa delle varianti che possono diminuire il livello di protezione acquisito con la vaccinazione o l'infezione
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I ricercatori hanno condotto lo studio Delphi, in cui un gruppo multidisciplinare di 386 esperti accademici, sanitari ed esponenti governativi ha preso parte a tre cicli di consultazione strutturate. In totale sono state raccolte 41 dichiarazioni e 57 raccomandazioni relative a 6 aree principali: comunicazione, sistemi sanitari, vaccinazione, prevenzione, trattamento e disuguaglianze
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I passaggi principali riguardavano la necessità di agire su un piano multidisciplinare e multisettoriale, coinvolgendo tutte le attività governative, ad esempio attraverso un coordinamento tra i ministeri, e l'investimento in campagne di vaccinazione con misure di prevenzione strutturale e comportamentale
Altre raccomandazioni che hanno raggiunto almeno il 99% del consenso includono una comunicazione efficace, la ricostruzione della fiducia pubblica e il coinvolgimento della comunità. Solo sei indicazioni, invece, hanno avuto più del 5% di disaccordo, tra cui l'utilizzo di ulteriori incentivi economici per vincere l'esitazione sui vaccini e le diagnosi basate solo sui sintomi in contesti con scarso accesso a test diagnostici più affidabili
I membri del panel hanno anche dato priorità alle raccomandazioni per lo sviluppo di tecnologie in grado di raggiungere determinate fasce di popolazione. Le 57 raccomandazioni sono dirette a governi, sistemi sanitari, industria e altre parti interessate
"Ogni nazione ha risposto in modo diverso alla pandemia - commenta Lazarus, capo dell'Health Systems Research Group e co-direttore del Viral and Bacterial Infections Program presso ISGlobal - Spesso le strategie locali si sono rivelate inadeguate. L'istituzione di un sistema di coordinamento, con obiettivi chiari e precisi, avrebbe potuto ridurre parte delle conseguenze negative"
"Il gran numero di esperti consultati - aggiunge Lazarus - rende unico il nostro approccio. Questo modello potrebbe rivelarsi utile per lo sviluppo di risposte alle future emergenze sanitarie globali". "I nostri risultati - spiega poi Quique Bassat, dell'Università di Barcellona - pongono l'accento sugli interventi di politica sanitaria e sociale che possono essere attuate in mesi per contribuire a porre fine alla pandemia"
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