Covid, notizie di oggi. Bollettino: 166.824 casi e 496 morti in 7 giorni, in calo

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Sono 166.824 i casi Covid in Italia registrati nell'ultima settimana, da giovedì 27 ottobre a ieri, con 496 decessi. In sette giorni è sceso anche il numero dei malati attuali: da 484.241 a 425.111, 59.130 in meno. In discesa anche i ricoveri ordinari, 277 in meno, per un totale che scende a 6.604. Tornano ad aumentare invece le terapie intensive, 15 in più

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Sono 166.824 i casi Covid in Italia registrati nell'ultima settimana, da giovedì 27 ottobre a ieri, con 496 decessi. Un trend in calo: la settimana precedente, dal 20 al 27 ottobre, i nuovi casi erano stati 220.554, con 582 decessi. In sette giorni è sceso anche il numero dei malati attuali: da 484.241 a 425.111, 59.130 in meno. In discesa anche i ricoveri ordinari, 277 in meno (la scorsa settimana -144), per un totale che scende a 6.604. Tornano ad aumentare invece le terapie intensive, 15 in più (la scorsa settimana -19), che salgono a 238 totali (IL BOLLETTINO) Risulta ancora in diminuzione l'incidenza dei casi di Covid-19 in Italia e l'indice di trasmissibilità Rt. L'incidenza settimanale a livello nazionale è pari a 283 casi ogni 100.000 abitanti, contro 374 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente. L'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è pari a 0,95 (range 0,86-1,10), in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando aveva raggiunto il valore di 1,11 e inferiore al valore soglia. Lo ha segnalato il monitoraggio settimanale Iss - Ministero della Salute sull'andamento del Covid-19.

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Savigliano, un chirurgo scrive a ministro Sanità: “Se tornano medici no vax mi licenzio”

"Se tornano i no vax in ospedale io mi licenzio! La medicina è una cosa seria. Non una barzelletta". Il chirurgo Vincenzo Carrozza, medico calabrese da tempo residente in Piemonte, da anni impegnato nell'ambito delle missioni Onu su scenari di guerra, ha scritto una lettera di dimissioni al ministro della Sanità, Orazio Schillaci, pubblicata anche su Facebook. 
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Covid, rapporto Iss: l’indice Rt cala a 0,95. Sale l’occupazione delle terapie intensive

Continua a diminuire l’incidenza dei casi di Covid-19 in Italia. Nel periodo compreso tra il 28 ottobre e il 3 novembre è stata di 283 casi ogni 100mila abitanti (contro i 374 ogni 100mila della settimana precedente). Calo importante anche per l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici, che è passato da 1,11 a 0,95, una cifra inferiore al valore di soglia. È quanto emerge dall’ultimo monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid-19 elaborato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dal ministero della Salute.
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Gemmato a Sky TG24: "Legge Puglia su medici non vaccinati sarà impugnata"

"Fra i medici considerati no-vax ci sono anche medici che si sono sottoposti a due dosi di vaccino, che hanno contratto la malattia e per questo hanno chiesto l'esenzione ad un nuovo richiamo". LEGGI L'ARTICOLO
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Covid Cina, focolaio in fabbrica iPhone: lockdown fino al 9 novembre

Il blocco è scattato in mattinata. In base a un avviso diramato dalle autorità locali, ai residenti della zona sarà impedito di uscire. Potranno circolare solo i veicoli autorizzati. LEGGI L'ARTICOLO
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L’avviso dell’Ema: “Nuova ondata nelle prossime settimane”

Marco Cavaleri, responsabile della strategia per le minacce sanitarie e i vaccini dell’Agenzia europea del farmaco, ha dichiarato che sarà guidata dalle sottovarianti di Omicron. COSA PUO' SUCCEDERE
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La pandemia non è finita: i possibili scenari per l'inverno

In Europa è previsto un nuovo rialzo di infezioni. La Germania potrebbe aver sperimentato in anticipo l’ondata di Cerberus. Ecco i possibili scenari per i prossimi mesi. LO SCENARIO
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Coronavirus in Italia, bollettino settimanale del 4 novembre: casi e decessi in calo

Sono 166.824 i casi Covid registrati in Italia nell'ultima settimana, da giovedì 27 ottobre al 3 novembre, con 496 decessi. È quanto emerge dalla pubblicazione, non più giornaliera ma settimanale, della tabella relativa al bollettino sull’andamento della pandemia in Italia. Un trend in calo: la settimana precedente, dal 20 al 27 ottobre, i nuovi casi erano stati 220.554, con 582 decessi. I casi totali salgono così a 23.642.011, i decessi a 179.436. (LEGGI)
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Rezza, nessuna congestione delle strutture sanitarie

"Anche questa settimana si osserva una diminuzione del tasso di incidenza dei casi Covid-19 nel nostro Paese. E l'incidenza si fissa intorno ai 283 casi per 100mila abitanti. Anche l'Rt mostra una tendenza al decremento: siamo a 0,95 quindi al di sotto della soglia epidemica. Il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva è rispettivamente al 10,4% e al 2,4%. Si osserva quindi una sostanziale stabilizzazione rispetto alla settimana precedente senza alcun fenomeno di congestione delle strutture sanitarie". Lo ha detto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, nel video di commento al monitoraggio dei dati settimanali.
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Covid: Segre, sui no vax sarei stata molto più severa
 

"Rispetto ai no vax sarei stato molto più severa, ma non sono un medico e quindi il mio giudizio è assolutamente personale". Così la senatrice a vita Liliana Segre, intervenendo da remoto alla seconda edizione di Casa Corriere, in corso a Napoli e  rispondendo a una domanda del direttore di Oggi Carlo Verdelli rispetto alla linea del nuovo governo. 
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Iss, ulteriore calo ma mantenere attenzione e vaccini

Nell'ultima settimana "si osserva una ulteriore diminuzione dell'incidenza di nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2 in Italia. Rimane contenuto l'impatto sugli ospedali con tassi di occupazione dei posti letto nelle aree mediche e in Terapia Intensiva sostanzialmente stabili o in diminuzione". Lo rileva il report settimanale Covid di ministero della Salute e l'Iss, che ribadisce "la necessità di continuare ad adottare le misure comportamentali individuali e collettive previste e/o raccomandate, l'uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento". Inoltre "l'elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l'impatto clinico dell'epidemia". Covid, Iss: indice Rt cala a 0,95. Sale occupazione terapie intensive
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De Luca, 'in Campania medici no vax fuori dai reparti'

"Per quanto riguarda la Regione Campania, i medici non vaccinati non saranno ammessi nei reparti. Abbiamo il dovere di tutelare i nostri pazienti, soprattutto più fragili. Chi rientra sulla base di questa decisione irresponsabile del Governo nazionale dovrà essere collocato non nei reparti". Lo ha ribadito il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di una diretta Facebook, criticando la decisione del Governo di reintegrare il personale sanitario non vaccinato contro il Covid. "Vedranno i direttori generali dove collocarli, ma sicuramente non nei reparti e non affianco ai pazienti fragili ricoverati nei reparti e nelle terapie intensive", ha aggiunto De Luca.
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Marche, 596 casi e 2 vittime in ultime 24 ore

Nelle ultime 24 ore sono stati individuati nelle Marche 596 casi di Covid-19, con 1.210 tamponi processati. Sono complessivamente 132 (-8) i pazienti assistiti negli ospedali delle Marche e 19 (+3) nei pronto soccorso. Nelle terapie intensive ci sono 7 (come ieri) pazienti e il tasso di occupazione dei posti letto è al 2,5%; sono 3 (come ieri) i
pazienti nelle aree di semi intensiva e 122 (-8) i ricoverati nei reparti non intensivi, con l'occupazione dei posti letto in area medica al 12,7%. Nelle ultime 24 ore sono state registrate 2 vittime e il bilancio dall'inizio della crisi pandemica è di 4.172 morti. Lo si apprende dal bollettino quotidiano del Servizio sanitario regionale. Covid, Iss: indice Rt cala a 0,95. Sale occupazione terapie intensive
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Emilia Romagna, 2.881 nuovi positivi e 9 decessi; calo intensive

Nove decessi e 2.881 positivi in più rispetto a ieri, su un totale di 9.623 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 3.197 molecolari e 6.426 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 29,9%, età media 53,3 anni. Questi i principali dati sul covid in Emilia Romagna nelle ultime 24 ore, con i quali si conclude oggi l'invio quotidiano del bollettino Covid, che assumerà invece cadenza settimanale: la prossima uscita è prevista per venerdì 11 novembre. In calo le terapie intensive: i pazienti attualmente ricoverati in Emilia-Romagna sono 30 (-3 rispetto a ieri, pari al -9,1%), l'età media è di 65,3 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.197 (+16 rispetto a ieri, +1,4%), età media 77,4 anni. Savigliano, un chirurgo: “Se tornano medici no vax mi licenzio”
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Un milione morti in meno se vaccini distribuiti equamente

Più di un milione di vite sarebbero state salvate nel mondo se, durante la pandemia da Covid-19, non ci fosse stata alcuna iniquità nella distribuzione del vaccino. A sostenerlo, sono i ricercatori dell'Università di Warwick a Coventry, nel Regno Unito. Gli esperti hanno calcolato cosa sarebbe successo se i vaccini fossero stati distribuiti in base alle necessità piuttosto che in base alla ricchezza, incrociando i dati sull'eccesso di mortalità e sulla disponibilità di vaccini con dati da 152 paesi. Covid, De Luca: "Gravissimo riammettere in ospedali medici No vax"
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Bassetti, dati settimanali? Più omogenei ed equilibrati

Fornire i dati Covid ogni settimana è la scelta giusta perché "i numeri rendono meglio l'idea di ciò che sta accadendo e non sono influenzati da differenze giornaliere. Il tutto appare più ordinato, omogeneo ed equilibrato. Si può ancora migliorare ovviamente, ma vanno fatti i complimenti al ministro Schillaci". Così all'AGI l'infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, in relazione al nuovo bollettino Covid settimanale diffuso oggi per la prima volta.
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Mantovani, non dobbiamo abbassare la guardia

"Sul Covid non dobbiamo abbassare la guardia": è l'avvertimento lanciato dall'immunologo Alberto Mantovani, Direttore Scientifico del IRCCS Istituto Clinico Humanitas, dal palco del Focus Live 2022. "Siamo in una fase nuova perché per la prima volta nella storia dell'umanità - ha sottolineato Mantovani - le vaccinazioni hanno cambiato il corso della pandemia; abbiamo farmaci, strumenti diagnostici più precisi, versioni del virus meno aggressive. Ma non è detto che la partita sia finita. L'attenzione deve restare alta". Qualcosa di buono, però, c'è stato anche grazie alla pandemia: "La velocità con cui sono stati ottenuti i vaccini RNA ha cambiato modo di lavorare. La scienza oggi - ha detto ancora l'immunologo - è più aperta, trasparente e senza confini, con livelli di comunicazione che non avevamo mai sperimentato prima. L'utilizzo dell'RNA messaggero è una vera rivoluzione. Ha dato il via ad un approccio nuovo nello sviluppo di farmaci, quindi anche per lo sviluppo di altri vaccini". Mantovani ha poi concluso il suo intervento parlando di un tema emergente, quella della medicina di genere: "Ci sono malattie di genere, come ad esempio quelle autoimmuni, prevalentemente femminili, altre che colpiscono uomini e donne come il Covid19. In questo ultimo caso le donne sono più resistenti alla malattia ma più suscettibili alle conseguenze, al long Covid. La sfida per il futuro - ha concluso - sarà quella di avere una prospettiva di genere anche in oncologia". Savigliano, un chirurgo: “Se tornano medici no vax mi licenzio”
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