Covid, ultime notizie. Cavaleri (Ema): virus muta a velocità pazzesca e continua

Le parole del responsabile vaccini e prodotti terapeutici Covid dell'Agenzia europea dei medicinali: “Effettivamente stiamo uscendo dalla pandemia ma il virus è ancora imprevedibile”.  Poi annuncia: "A ottobre verso ok a dosi adattate per i bambini da 5 a 11 anni". L'ultimo bollettino: 8.259 casi e 31 morti. Tasso positività al 12,3%. Aumentano i ricoveri ordinari (+73), scendono le terapie intensive (-6). Processati 67.416 tamponi

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Covid, infermieri, pandemia ha acuito carenza, ne mancano oltre 65mila

L'Italia sconta da anni una cronica carenza di infermieri, che si è acuita con la pandemia di Covid, soprattutto sul territorio, dove a farne le spese sono soprattutto le Rsa. Lo evidenzia all'Adnkronos Salute Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi). La situazione dei contagi Covid-19 è al momento sotto controllo, ma resta l'incognita dell'autunno-inverno. La Federazione lancia "ormai da tempo l'allarme che la professione non è più attrattiva. L'Italia non è più un Paese per infermieri". All'appello ne mancano oltre 65mila, secondo le stime della Fnopi. Gli standard fissati dal Pnrr sul territorio equivalgono a un fabbisogno di 39-40mila infermieri, a cui si aggiungono i circa 17mila in più che servirebbero nelle terapie intensive e semintensive - reparti aumentati in era Covid - e altri 10mila per i triage nei pronto soccorso.
"Quest'anno si laureeranno meno di 10mila infermieri - afferma Mangiacavalli - I test che si sono svolti nei giorni scorsi per l'accesso ai corsi di laurea in infermieristica 2022-2023 hanno avuto un'affluenza ridotta di circa il 15% rispetto allo scorso anno. I posti all'università quest'anno sono stati aumentati (+11,4% rispetto al 2021) e per la prima volta si è superato il muro dei 19mila posti (19.375). Ma i ragazzi non si sono iscritti e non si sono candidati a sostenere il test: non è solo un problema di numeri, la professione ha perso attrattiva perché non ha sviluppo di carriera, non ha valorizzazione delle competenze né un riconoscimento contrattuale adeguato". 
- di Redazione Sky TG24

Iss: ricoveri ordinari e in intensive quattro volte maggiori fra non vaccinati

Fra i non vaccinati i ricoveri nei reparti ordinari e in terapie intensiva sono quattro volte maggiori rispetto ai vaccinati con booster. E' quanto emerge dal report esteso dell'Istituto superiore di sanità sulla pandemia di Covid-19 in Italia, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale. In particolare, il tasso di ospedalizzazione standardizzato per età relativo alla popolazione con più di 12 anni, nel periodo 29 luglio-28 agosto, per i non vaccinati, è pari a 78,3 ricoveri per 100.000 abitanti, e risulta quasi il doppio rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni e e quasi quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva (20 ricoveri per 100.000 abitanti).
 
- di Redazione Sky TG24

In Campania lieve aumento dei ricoveri

Cala il numero dei test effettuati, ma il tasso di positività resta sostanzialmente stabile in Campania. Si passa dal 14,9% di ieri al 14,17 di oggi. I test sono stati 4.295, i positivi 609. Stabili i ricoveri in terapia intensiva (14) mentre nei reparti di degenza ordinaria si registra un leggero incremento, da 231 a 233. Altre quattro le vittime. Due nelle ultime 48 ore e due in precedenza ma registrate solo oggi. 
- di Redazione Sky TG24

Fvg, 153 nuovi casi e un decesso

Nelle ultime 24 ore in Friuli Venezia Giulia sono state accertate 153 positività al Covid da 1.404 tamponi. Nel dettaglio: 33 nuovi contagi da 787 tamponi molecolari e 120 da 617 tamponi antigenici. E' stato registrato un decesso a Trieste. In terapia intensiva sono ricoverate 3 persone, 107 negli altri reparti. L'incidenza su 7 giorni (per
100mila abitanti) è pari a 273,2. I dati sono stati comunicati dalla Direzione centrale Salute, Politiche sociali e Disabilità della Regione. Da inizio pandemia sono state accertate 483.758 positività, mentre i decessi sono stati 5.414
- di Redazione Sky TG24

Covid, studi: nei bambini impatto diverso tra maschi e femmine

I sintomi del Long Covid sono diversi nelle ragazze rispetto ai ragazzi. Le conseguenze più gravi dell’infezione da Sras-Cov-2 sono più frequenti nei bambini rispetto alle bambine, incluso il rischio di Sindrome infiammatoria multisistemica grave. Mentre gli effetti indiretti della pandemia sono stati catastrofici sulle giovanissime, soprattutto nei Paesi a basso reddito. A descrivere le differenze di genere nell’impatto del Covid in età pediatrica, attraverso 4 diversi aspetti, è un'analisi della letteratura scientifica, presentata al congresso della Società internazionale di medicina di genere (International Society of Gender Medicine), che si è tenuto a Padova. 
In Italia, dall'inizio dell'epidemia, si sono verificati 4.497.000 casi nella fascia d'età 0-19. Di questi 22.798 hanno richiesto ospedalizzazioni, 509 sono stati ricoverati in terapia intensiva e 73 sono morti. Il numero dei casi si concentra tra 5 e 11 anni, con 1,75 milioni di infezioni, mentre il numero dei deceduti è più alto da 0 a 5 anni: sono stati 27 su 722.300 casi registrati. Le forme gravi di Covid non colpiscono allo stesso modo maschi e femmine. Ad esempio, uno studio pubblicato su Pediatrics (gennaio 2022) ha esaminato 3.106 bambini ricoverati: i casi di malattia grave sono stati in tutto 691 di cui 384 (pari al 55,6%) nei maschi e 307 (44,4%) nelle femmine. Lo conferma uno studio pubblicato su Jama network Open (febbraio 2022): su un totale di 167.762 bambini, ha osservato come le forme severe di Covid-19, in tutto 1.423, sono state nel 56% dei casi a carico dei maschi (per un totale di 791) a fronte del 44% nelle bambine.
- di Redazione Sky TG24

Studio italiano certifica Centaurus meno pericolosa di Omicron

Pubblicato sulla prestigiosa rivista ‘Journal of Medical Virology’, l’analisi ha richiesto 1500 ore di calcolo computazionale. (LA RICERCA)
- di Redazione Sky TG24

Covid, vaccini spray: 100 in fase di sviluppo

Il futuro della pandemia potrebbe presto passare dal naso. Dopo l’annuncio cinese del nuovo vaccino spray, l’annuncio di altri booster presto disponibili. (LA SITUAZIONE)
- di Redazione Sky TG24

Nuovi vaccini bivalenti come richiamo: ecco a chi sono raccomandati

Il Ministero della Salute ha emanato una circolare che recepisce le indicazioni già arrivate giorni fa dall'Aifa. In via prioritaria, le nuove formulazioni sono destinate a chi deve sottoporsi a quarta dose - come ad esempio over 60, fragili e personale sanitario - e a chi ha più di 12 anni e deve ancora ricevere la terza dose. (COSA SAPERE)
- di Redazione Sky TG24

Covid nei bambini, diverso impatto tra maschi e femmine

Sono stati 4,5 milioni i casi di Covid-19 in Italia tra bimbi e ragazzi da 0 a 19 anni, 22.798 hanno richiesto l'ospedalizzazione, 509 il ricovero in intensiva e 73 sono deceduti. L'impatto della pandemia è stato quindi "rilevante anche per i più piccoli e i dati mostrano che è stato diverso tra maschi e femmine", sia che si considerino le forme gravi, il long Covid, il rischio di Sindrome Infiammatoria Multisistemica grave o le conseguenze indirette. A descriverlo attraverso 4 diversi aspetti, è un'analisi della letteratura scientifica, presentata a al Congresso della Società Internazionale di Medicina di Genere, tenutosi a Padova.  Innanzitutto, "le forme gravi non colpiscono allo stesso modo maschi e femmine", spiega Danilo Buonsenso, docente di Pediatria all'Università Cattolica di Roma e ricercatore presso la Fondazione Policlinico Gemelli Irccs. Lo conferma, tra gli altri, uno studio su Jama Network Open (febbraio 2022): su 167.762 di casi Covid pediatrico, le forme severe sono state nel 56% dei casi a carico dei bambini maschi (791) a fronte del 44% delle bambine (631). Il secondo aspetto riguarda una grave complicanza collegata alle infezioni da Sars-COV-2 nei bambini, la Sindrome Infiammatoria Multisistemica grave (MIS-C). 
- di Redazione Sky TG24

Burioni: 'vaccino Omicron più efficace del vecchio, presto per dire quanto'

"Appena usciti i dati di immunogenicità del nuovo vaccino 'Omicron-specifico' che funziona meglio del vecchio, ma quanto questo miglioramento (non clamoroso) sia significativo è impossibile dirlo. Attendiamo i dati di efficacia reale, i più importanti, che ancora non abbiamo". Lo evidenzia su Twitter il virologo Roberto Burioni, docente all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, postando uno studio sul vaccino bivalente adattato a Omicron 1, pubblicato sul 'New England Jornal of Medicine'.
"Nel lavoro si distinguono i pazienti che hanno avuto una infezione da quelli che non l'hanno avuta. Però questa distinzione è diventata molto difficile da fare (ma non impossibile!) perché negli ultimi mesi ci sono state moltissime infezioni asintomatiche", precisa Burioni, rivolgendosi infine "a quelli che si divertiranno a strumentalizzare quanto sopra scritto, ripeto che io non ho scritto la mia opinione, ma riporto i dati pubblicati in un lavoro della rivista più prestigiosa del mondo, Nejm che potete tutti leggere".
- di Redazione Sky TG24

Covid: a un anno da infezione nessun anticorpo senza vaccino

A distanza di un anno dall'infezione da SarsCoV2, il 35,8% delle persone non vaccinate non ha più anticorpi rilevabili. Ciò avviene solo nel 2,1% delle persone vaccinate. È quanto emerge da una ricerca condotta su oltre mille persone dal Barcellona Institute for Global e pubblicata su BMC medicine. La ricerca ha misurato i livelli di anticorpi IgM, IgA e IgG in 1.076 adulti catalani una prima volta tra giugno e novembre 2020 e una seconda volta tra maggio e luglio 2021. "Abbiamo cercato di valutare la sieroprevalenza nelle persone vaccinate e non vaccinate, la durata delle risposte anticorpali indotte dall'infezione e dalla vaccinazione e di identificare i principali determinanti delle risposte anticorpali indotte dalla vaccinazione", spiegano i ricercatori. La ricerca ha portato a scoprire che più di un terzo (il 35,8%) delle persone che aveva avuto Covid-19 ma non si erano sottoposte a vaccinazione aveva livelli non rilevabili di anticorpi un anno dopo l'infezione; la percentuale era ancor più alta tra le persone con più di 60 anni e fumatrici. Tra i vaccinati, solo il 2,1% non aveva anticorpi a un anno di distanza. Inoltre, il team ha scoperto che nei vaccinati che avevano avuto anche un'infezione i livelli di anticorpi erano significativamente più alti rispetto ai non vaccinati. "I nostri dati sottolineano l'importanza di vaccinare le persone anche se sono state precedentemente infettate e confermano che l'immunità ibrida è superiore e più duratura", ha detto la prima firmataria dello studio Marianna Karachaliou. 
- di Redazione Sky TG24

Alto Adige, 108 nuovi casi e nessun decesso

L'Alto Adige registra 108 nuovi casi covid e nessun decesso. L'incidenza settimanale è stabile a 346 (+2). Gli altoatesini in quarantena sono 1.943, mentre quelli guariti 276. Secondo i dati di ieri, sono 36 i letti occupati nei normali reparti, 4 nelle cliniche private e 3 in terapia intensiva. 
- di Redazione Sky TG24

Fvg, 153 nuovi casi, un decesso

Oggi in Friuli Venezia Giulia su 787 tamponi molecolari sono stati rilevati 33 nuovi contagi. Sono inoltre 617 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 120 casi. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 3 mentre i pazienti ospedalizzati in altri reparti sono 107. Lo rende noto la Direzione centrale salute della Regione Fvg nel bollettino quotidiano. Oggi si registra il decesso di una persona, a Trieste. Il numero complessivo delle persone decedute dall'inizio della pandemia è 5.414, con la seguente suddivisione territoriale: 1.358 a Trieste, 2.520 a Udine, 1.039 a Pordenone e 497 a Gorizia. Dall'inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 483.758 persone.
- di Redazione Sky TG24

Salvini: 'italiani prudenti e rispettosi e Speranza da lunedì non sarà più ministro'

"Gli italiani sono stati un popolo ubbidiente, prudente, rispettoso e Speranza da lunedì 26 settembre non sarà più ministro". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine di un evento sulla flat tax a Milano sabato, risponde a chi gli chiede di replicare alle parole del ministro della Salute, secondo il quale lui e Giorgia Meloni dovrebbero chiarire le proprie posizioni sui vaccini.
- di Redazione Sky TG24

Toscana, 220 nuovi casi, zero decessi

In Toscana sono 1.390.777 i casi di positività al Coronavirus,
220 in piu' rispetto a ieri (48 confermati con tampone molecolare e 172 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,02% in piu' rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,00% e raggiungono quota 1.299.970 (93,5% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 241 tamponi molecolari e 1.728 tamponi antigenici rapidi, di questi l'11,2% è risultato positivo. Sono invece 379 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 58% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 80.090, +0,3% rispetto a ieri. I ricoverati sono 168 (1 in meno rispetto a ieri), di cui 7 in terapia intensiva (2 in meno). Oggi non si registrano nuovi decessi.
 
- di Redazione Sky TG24

In Cina esplode la rabbia contro la politica 'contagi zero'

Esplode la rabbia in Cina. I cinesi riversano sui social le ire contro le autorità che insistono sulla politica 'Zero Covid'. L'ultimo caso che fa arrabbiare la popolazione del gigante asiatico, a poche settimane dal Congresso e dall'attesa 'incoronazione' di Xi Jinping per un inedito terzo mandato, è la morte di 27 persone in un incidente che ha visto coinvolto il bus con cui venivano trasportate in una struttura per la quarantena in una Cina che persevera tra lockdown, test di massa e isolamento. I fatti sono avvenuti alle prime ore di ieri nella provincia sudoccidentale di Guizhou. Sul bus c'erano in tutto 47 persone, le altre venti risultano ferite. A Guizhou, sottolinea la Cnn citando dati ufficiali, solo due persone sono morte a causa del Covid dall'inizio della pandemia su 38 milioni di abitanti e sabato nella provincia sono stati confermati in tutto 712 nuovi casi di coronavirus, circa il 70% del totale in tutto il Paese. 
- di Redazione Sky TG24

Speranza: 'Salvini e Meloni siano chiari su vaccini'

"La campagna di vaccinazione è patrimonio del Paese. Chiedo ancora oggi a Salvini e Meloni di dire una parola chiara su questo tema. Se non lo fanno, la ragione è che vogliono strizzare l'occhiolino ai no vax". Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un'intervista a Radio Popolare sabato.
- di Redazione Sky TG24

Uomini e donne, la risposta ai farmaci è diversa. Cosa dice lo studio italiano

Le donne hanno una reazione diversa anche ai vaccini. Questo è quanto è stato evidenziato al congresso della Società Internazionale di Medicina di Genere di Padova.
- di Redazione Sky TG24

Biden: 'pandemia è finita'

Joe Biden ha assicurato che la pandemia di coronavirus "è finita", pur riconoscendo che anche oggi gli Stati Uniti "hanno ancora un problema" con il Covid-19. "La pandemia è finita. Se guardi, nessuno indossa le mascherine. Tutti sembrano essere in ottima forma. Ed è per questo che penso che la situazione sia cambiata", ha detto il presidente degli Stati Uniti durante un'intervista alla Cbs. "L'impatto della pandemia sulla mente del popolo americano è profondo: ha cambiato tutto, gli atteggiamenti delle persone nei confronti di se stesse, delle loro famiglie, dello Stato e della comunità", ha dichiarato Biden sottolineando che i bassi indici di sostegno al suo governo potrebbero essere in parte legati all'impatto che il coronavirus ha avuto sulle menti degli americani. Il presidente Usa ha comunque apprezzato la gestione dell'epidemia portata avanti dalla sua Amministrazione. "Abbiamo perso un milione di persone a causa del Covid-19 - ha affermato - Quando sono entrato in carica, solo due milioni di persone erano state vaccinate. Ora sono  220 milioni".
- di Redazione Sky TG24

Sebastiani: frena discesa curve di casi e ricoveri

Sono in fase di stasi e decrescita frenata, a livello nazionale, rispettivamente le curve della percentuale dei casi positivi ai test molecolari e dei ricoveri nei reparti ordinari, mentre in alcune regioni si osserva una crescita. Lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). "La causa - osserva - è verosimilmente legata alla ripresa delle attività lavorative a inizio settembre".   A livello nazionale, "l'analisi delle differenze settimanali della sequenza della percentuale dei positivi ai test molecolari mostra che, da sei giorni circa si è arrestata la discesa della curva seguita al modesto picco raggiunto a metà agosto, e ora siamo in una fase di stasi", rileva il matematico. "Frena la discesa della curva dei ricoverati nei reparti ordinari e - aggiunge - se le condizioni rimangono invariate, si prevede che tra 7-10 giorni la discesa termini".
- di Redazione Sky TG24

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