Covid e Università, ecco tutti gli atenei dove la mascherina resta ancora obbligatoria

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Vige l’obbligo a Roma, Parma e Cosenza. Tra raccomandazioni, divieti e prenotazioni, ecco la situazione negli atenei italiani

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Nonostante l'imposizione al chiuso sia caduta quasi ovunque, anche se resta l’obbligo fino al 30 settembre sui mezzi pubblici e fino a fine anno negli ospedali, in alcuni atenei italiani la mascherina è ancora obbligatoria. Stiamo parlando delle università di Roma, Parma e Cosenza dove, secondo le ultime indicazioni, resta l’obbligo al chiuso. 

La Sapienza di Roma

Come si legge sul portale universitario, a seguito dell’aggiornamento dello scorso 13 settembre - che a sua volta fa riferimento a disposizioni ministeriali per la pubblica amministrazione -, "fino a diversa comunicazione, restano in vigore tutte le misure sino ad oggi previste, ivi compreso l'obbligo di utilizzo della mascherina al chiuso, e all'aperto in situazioni in cui possano crearsi assembramenti, e non possa essere mantenuta la distanza interpersonale di un metro”. Entrando nello specifico del regolamento scolastico, resta ancora in vigore l’autocertificazione per studenti e docenti, collaboratori stabili e tecnici-amministrativi. Quest’ultima, obbligatoria anche per chiunque acceda all’università, è da esibire a richiesta all’ingresso dell’ateneo, ed è da redigere giornalmente. Cade invece l’obbligo di prenotazione del posto in aula per gli studenti, salvo nei casi in cui sia specificatamente richiesto. Resta vietato consumare pasti all’interno dell’Istituto, a meno che non si sia soli.

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L’università di Parma
 

Come per Roma, anche all’Università di Parma le mascherine restano obbligatorie. La misura, estesa nelle aule, negli spazi didattici, comprese le sale studio e biblioteche, è fortemente raccomandata in tutti gli altri spazi dell’Ateneo. L’indicazione, come si legge sul sito dell’ateneo, è riferita alla fase di avvio dell'anno accademico 2022-2023. In base all’evoluzione degli scenari di rischio per Covid-19, successivi aggiornamenti verranno adottati. Vige inoltre il divieto di recarsi in sede se si è positivi, se si ha febbre superiore ai 37.5 gradi o si presentano sintomi riconducibili al Covid. "Quando possibile" vige il distanziamento, e nei casi di contatto stretto con un positivo, obbligo di mascherina Ffp2 per l'accesso e la frequentazione delle sedi di ateneo. Per chi si si contagia, ed è stato in università nelle 48 ore precedenti alla comparsa dei sintomi o all'effettuazione del tampone positivo, c'è l'obbligo di informare sia i referenti del proprio corso di studio, che il servizio medico. 

 

L’università di Cosenza

 

Anche all’Università di Cosenza perdura l’obbligo delle mascherine. Si legge sulla pagina ‘Faq Covid’ dell’Istituto: “L’Unical ha deciso di mantenere in vigore l’obbligo di indossare la mascherina in aula e in laboratorio (consigliata la FFP2), durante gli esami e le sedute di laurea, nelle aree comuni in cui si possono formare degli assembramenti, comprese mense, biblioteche e aule studio, durante gli eventi al chiuso”. Cade l’obbligo di prenotazione del posto per seguire le lezioni, e del green pass all’ingresso. Resta obbligatorio effettuare il check-in tramite l’app di tracciamento SmartCampus prima dell’ingresso. Possibilità di laurearsi a distanza. 

Dove è ancora obbligatoria la mascherina
 

Nelle altre università italiane le mascherine restano fortemente raccomandate. All'Alma Mater di Bologna e all'università di Firenze si consiglia di indossare Ffp2, a Padova e alla Ca' Foscari di Venezia resta l'obbligo di prenotazione del posto nelle biblioteche e nelle aule studio, e a Pisa e al Politecnico di Torino, invece, bastano le mascherine chirurgiche.

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