
Guerra in Ucraina, in Italia quasi 35mila profughi: le iniziative per l’accoglienza
Finora si è verificato un certo 'spontaneismo' nell'accoglienza e la maggior parte dei cittadini ucraini sono stati assorbiti dalla rete di parenti e conoscenti presenti sul territorio nazionale. Ma il governo, le Regioni e la Protezione civile stanno pianificando altre soluzioni alloggiative da mettere a disposizione

Sono 34.851 i profughi entrati in Italia dall'inizio del conflitto in Ucraina: 17.685 donne, 3.040 uomini e 14.126 minori. Lo comunica il Viminale il 12 marzo. Gli ingressi hanno toccato la cifra record di 4.500 al giorno. "Per l'emergenza rifugiati è fondamentale il terzo settore", ha sottolineato il presidente del Consiglio Mario Draghi
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Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza fino al 31 dicembre per "assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale". Le ordinanze emanate dal capo del Dipartimento della protezione civile, Fabrizio Curcio, serviranno a "organizzare e attuare interventi urgenti"
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Per le prime azioni sono stanziati 10 milioni di euro. Al momento la stragrande maggioranza dei profughi ucraini arrivati in Italia sono stati assorbiti dalla rete di parenti e conoscenti presenti sul territorio nazionale
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Il governo ha già messo a disposizione circa ottomila posti attivabili, di cui finora ne sono stati occupati qualche centinaio. Ma il sistema di accoglienza "informale" e spontaneo si saturerà presto, così come anche i posti dei Centri di accoglienza straordinari (Cas) e Sistema accoglienza ed integrazione (Sai)
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Gli ingressi di massa concentrati in pochi giorni hanno determinato un certo "spontaneismo" nell'accoglienza - da privati e da Ong - che dovrà comunque essere messo a sistema, anche per rendere possibile le procedure sanitarie e burocratiche: tamponi, vaccini, domande di protezione temporanea
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Per questo la Protezione civile e il Viminale, così come le Regioni, stanno pianificando il recupero di altre soluzioni alloggiative da mettere a disposizione dei profughi. Tra queste sono stati individuati anche 283 beni sottratti alla criminalità organizzata che potrebbero essere utilizzati dopo le verifiche di idoneità
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Ci sono poi pronte anche altre strutture pubbliche e private che erano state indicate già in seguito all'emergenza Covid: hotel, caserme, fabbricati. Ecco quali sono le iniziative di accoglienza profughi attive in Italia
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"Stiamo preparando un piano di screening anti-Covid per garantire a questi profughi l'assistenza sanitaria di cui hanno bisogno, compreso il piano vaccinale”, ha spiegato la ministra degli Affari Regionali, Mariastella Gelmini. “È un esodo che riguarda prevalentemente donne e bambini, per questo ci stiamo occupando dell'integrazione a scuola, per consentire a queste persone di avere nel nostro Paese un'accoglienza piena”
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Quarantacinque tra università, scuole di alta specializzazione ed enti di ricerca si sono resi disponibili ad accogliere circa 420 studenti, ricercatori e professori ucraini, assicurando 182 borse di studio e di ricerca. A renderlo noto è il ministero dell'Università e della Ricerca, che sottolinea che per questi studenti andrà garantita la salvaguardia dei diritti accademici nel rispetto del fondamentale diritto allo studio

A Milano il Comune ha avviato una raccolta fondi con la Fondazione di Comunità. Lo scopo è di raccogliere donazioni che saranno utilizzate per sostenere progetti di aiuto e accoglienza della popolazione ucraina arrivata in città per fuggire dalla guerra. Il Fondo, come spiegano dal Comune, è aperto alla partecipazione economica di singoli cittadini, imprese e associazioni che vogliano dare il loro contributo

Inoltre, sul sito del Comune di Milano è possibile trovare il vademecum, in italiano e in ucraino, con tutte le informazioni per l'accoglienza e l'aiuto ai rifugiati. Infine il Teatro alla Scala terrà lunedì 4 aprile un concerto benefico per la pace

Le Marche si preparano a gestire l'emergenza Ucraina istituendo il Comitato che coordinerà l'accoglienza, il soccorso e l'assistenza della popolazione in fuga dalla guerra. Sono 1.200 i profughi ucraini giunti nelle Marche. Tranne qualche caso sporadico, sanno tutti dove andare, accolti da familiari, amici, e anche da alcune parrocchie. Da lunedì gli albergatori marchigiani metteranno a disposizione circa 50 posti letto in ogni provincia per accogliere gli altri arrivi

La Caritas di Lecce ha deciso di sospendere temporaneamente le adesioni per l'accoglienza dei profughi ucraini perché in pochi giorni, spiega il direttore della Caritas diocesana don Nicola Macculi, "abbiamo ricevuto la disponibilità di oltre 150 adesioni - tra famiglie, parrocchie e associazioni - per accogliere chi fugge dalla guerra in Ucraina. Se a queste si aggiungono quelle della prefettura e di altri enti si arriva a numeri straordinari"

È arrivato in Italia il bus di ritorno dall'Ucraina con a bordo don Gino Samarelli, parroco del duomo di Molfetta, nel Barese, e 46 profughi fuggiti dalla guerra, tra i quali disabili e mamme con bambini, la più piccola di 9 mesi, e anche tre cagnolini. Don Samarelli era partito da Molfetta martedì sera per portare in salvo il gruppo di persone

Il Friuli-Venezia Giulia è "pronto ad assistere i primi profughi arrivati: 47 mamme, bambini dai 4 ai 17 anni e un minore non accompagnato sono stati accolti con visita e tessera sanitaria provvisoria. Le cure saranno assicurate dal Burlo Garofolo" di Trieste, scrive il vicepresidente del Fvg, Riccardo Riccardi

A Rimini sono cominciate le vaccinazioni anti-Covid dei profughi ucraini ospitati negli hotel. All'arrivo in albergo, ogni profugo viene registrato e i nominativi vengono inviati all'Ausl Romagna, la quale programma i tamponi molecolari presso le strutture ricettive. Prende il via anche il censimento degli animali domestici arrivati con chi è fuggito dalla guerra e da domani verranno predisposti i controlli veterinari