
Guerra in Ucraina, come ospitare i profughi in arrivo: le iniziative in Italia
Secondo dati Onu, oltre un milione e mezzo di civili ucraini ha già lasciato casa in cerca di rifugio in altri Paesi. In Italia, riporta il Viminale, gli arrivi più consistenti si sono registrati a Milano, Roma, Bologna e Napoli. Chi intendesse offrire ospitalità agli ucraini ha diversi modi per farlo, collaborando con il proprio Comune e con varie associazioni: ecco alcuni progetti già attivi

Oltre un milione e mezzo di persone, da quando – lo scorso 24 febbraio – la Russia ha invaso l’Ucraina, hanno già lasciato le loro case in cerca di rifugio in altri Paesi. La fuga in corso, sottolinea l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati Filippo Grandi, è “la crisi di profughi più veloce in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale”. Al 6 marzo, secondo i dati rilasciati dal Ministero dell’Interno, in Italia sono arrivati 14.237 cittadini ucraini: 7.052 donne, 1.459 uomini e 5.726 minori
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Le principali destinazioni, fa sapere sempre il Viminale, “risultano essere Roma, Milano, Bologna e Napoli, dove vengono raggiunti familiari e conoscenti già presenti in Italia”
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Chi volesse ospitare i profughi ucraini in arrivo in casa propria ha diversi mezzi per farlo. I Comuni di diverse città hanno attivato varie modalità per poterlo fare, anche in collaborazioni con associazioni e organizzazioni come Caritas o Croce Rossa. In generale, i cittadini italiani che intendono accogliere ucraini in fuga, devono rivolgersi alla prefettura del proprio Comune, o comunque monitorare i siti della propria città, della propria Regione e delle principali organizzazioni che vi operano per vedere se sono state attivate iniziative specifiche
Ucraina, in centinaia offrono ospitalità ai profughi. VIDEO
Chi vive a Milano può contattare il Consolato ucraino, che insieme al Comune ha attivato un ufficio per mettere insieme non solo le segnalazioni degli ucraini in arrivo ma anche un form da compilare in caso di disponibilità per accogliere i profughi
Il form da compilare
In Lombardia, in particolare nel territorio di Milano, anche Caritas ambrosiana ha attivato una procedura attraverso cui segnalare la propria disponibilità a ospitare sfollati in fuga dall’Ucraina. I privati, insieme alle parrocchie e agli istituti religiosi del capoluogo lombardo, possono indicare la volontà di accogliere i profughi al numero 02.40703424 o all’indirizzo mail stranieri@caritasambrosiana.it. Vanno indicati nome e cognome, contatto telefonico, dove si trova l’abitazione, quante persone possono essere ospitate, per quanto tempo e gli eventuali costi
Il sito di Caritas Ambrosiana
Indirizzo mail utile nella zona di Roma è emergenza.ucraina@comune.roma.it, a cui contattare la task force della Capitale per l’emergenza
Il sito della task force di Roma
Anche a Lucca, chi desidera aprire il proprio appartamento o offrire una casa ai profughi può contattare Caritas diocesana all'indirizzo mail caritas@diocesilucca.it o telefonando al numero 0583 430939 (attivo dalle 9 alle 17 dal lunedì al venerdì)
Il sito della Caritas di Lucca
Associazione Cittadini del Mondo, nella zona di Cagliari, e Federazione AVIB stanno stilando una lista di famiglie disponibili all’accoglienza della popolazione ucraina. Per segnalare la propria disponibilità, si può mandare una mail agli indirizzi cittadinidelmondo.ca@gmail.com e federazione.avib@gmail.com
La onlus Cittadini del mondo
Anche il Comune di Napoli ha aperto un canale sul proprio sito dove chi intende accogliere profughi ucraini può darne avviso
Il sito del Comune di Napoli
Così anche quello di Bologna, dove è stata istituita la task force “emergenza Ucraina”, che ha attivato la mail bolognaperucraina@comune.bologna.it. A questo indirizzo si può scrivere per “offrire al Comune la disponibilità ad accogliere nella propria abitazione i profughi ucraini” e per “mettere a disposizione dei profughi una casa vuota o sfitta”
L'iniziativa del Comune di Bologna