
Terrorismo e 11 settembre, i rischi per l’Italia dopo la crisi in Afghanistan
Il ritorno dei talebani e la ritirata occidentale delineano scenari di allerta anche nel nostro Paese, che in occasione dei 20 anni dagli attentati negli Usa ha innalzato la vigilanza “a protezione degli obiettivi diplomatico-consolari, turistici culturali e commerciali degli Stati Uniti, nonché di ogni altro sito o obiettivo ritenuto a rischio per la circostanza". In generale, si teme che le fila jihadiste rimettano in moto lupi solitari e cellule dormienti, anche cittadini europei di seconda e terza generazione

Il ritiro delle forze Nato dall'Afghanistan e gli eventi a esso legati hanno determinato un aumento della conflittualità "tra i vari gruppi terroristici, tesi ad acquisire o a confermare un ruolo di leadership nell'ambito della variegata galassia jihadista". È quanto indicato da una circolare inviata dal capo della Polizia Lamberto Giannini (nella foto) a prefetti e questori che invita a innalzare la tutela sugli obiettivi americani in Italia in occasione della ricorrenza dell'11 settembre
GUARDA IL VIDEO: 20 anni dopo gli Stati Uniti ricordano l'11 settembreDopo la ripresa del potere da parte dei talebani in Afghanistan, le fila jihadiste che hanno lanciato un'offensiva propagandistica sul web: il rischio è che "soggetti fragili" possano attivarsi per compiere atti ostili in Occidente. La minaccia dei lupi solitari è stata segnalata come "latente" dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese
Haqqani a Sky TG24: “Niente pace senza Sharia”. VIDEO ESCLUSIVOMassima attenzione, dunque, da parte di Intelligence ed Antiterrorismo, per prevenire ogni segnale di pericolo con l'intensificazione dell'attività informativa sugli ambienti estremisti. Il punto sullo stato della minaccia terroristica per l'Italia è stato fatto lunedì al Viminale nel corso del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto da Lamorgese
11 settembre 2001, le foto simbolo degli attentati al cuore dell'AmericaNei giorni scorsi si è inoltre riunito il Comitato di analisi strategica antiterrorismo per un confronto sulle ultime informative tra 007 e forze di polizia. Il ventennale dell'11 settembre preoccupa anche per possibili azioni contro siti americani sul territorio italiano
11 settembre 2001, minuto per minuto l'attentato che ha cambiato la storiaDi qui la circolare di Giannini che chiede "misure di vigilanza e sicurezza a protezione degli obiettivi diplomatico-consolari, turistici culturali e commerciali degli Stati Uniti, nonché di ogni altro sito o obiettivo ritenuto a rischio per la circostanza"
Afghanistan, talebani annunciano nuovo governo. Il premier in lista Onu dei terroristiAl di là dell'11 settembre, la ritirata occidentale in Afghanistan con la vittoria dei talebani sta cambiando gli equilibri anche tra i vari gruppi terroristici che - con in testa al Qaeda e Isis - puntano da anni alla leadership della galassia jihadista
Afghanistan, è il Nangarhar il covo dell'Isis-K: cosa sappiamoGli “studenti coranici” hanno sottoscritto una sorta di patto di non belligeranza con gli Stati Uniti. Ma i militanti afghani dell'Isis (Islamic State Khorasan Province), come hanno dimostrato gli attacchi all'aeroporto di Kabul che hanno provocato morti anche tra i marines Usa, sono ben decisi a continuare nella loro strategia del terrore, in concorrenza con al Qaeda, alleata storica dei talebani
In attesa di comprendere l'evoluzione della situazione in Afghanistan - con la presenza nel nuovo governo di ricercati per terrorismo ed ex prigionieri di Guantanamo - quanto avvenuto è stato salutato con entusiasmo dagli islamisti presenti nei Paesi occidentali e cellule dormienti potrebbero ora rimettersi in moto
Ma, al di là di eventuali azioni coordinate e strutturate, a preoccupare sono quelli che la ministra Lamorgese ha definito "lupi solitari e persone particolarmente fragili", esposti alla propaganda jihadista ben decisa a celebrare la "cacciata degli infedeli" dall'Afghanistan e a lanciare campagne di proselitismo e reclutamento
Singoli individui, anche cittadini europei di seconda e terza generazione, che potrebbero trasformare odio, frustrazioni o anche disagio mentale in azioni eclatanti
Sul web l'attenzione degli investigatori è costante per intercettare individui a rischio. Parte della strategia di prevenzione è rappresentata dalle espulsioni. L'ultimo caso lunedì scorso, quando è stato rimpatriato un trentenne tunisino segnalato come persona legata allo Stato Islamico, partito dal suo Paese per raggiungere l'Europa
Nel 2021 le espulsioni per motivi di sicurezza della Repubblica sono state 41; dal 2015 nel sono state eseguite 561. Attentamente monitorati anche gli arrivi di migranti via mare e dalla rotta balcanica, in vista del possibile massiccio aumento dei flussi. Infine i foreign fighters: sono 144 quelli che hanno avuto a che fare con l'Italia. Di questi 11 sono rientrati: 3 sono detenuti e 8 costantemente seguiti