
Covid, dalla Lombardia alla Sardegna: dove sono i focolai della variante Delta in Italia
L'Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha fornito cifre preliminari in attesa dei risultati completi dell'indagine lampo: i casi legati alla ex variante indiana nell'arco di un mese sono quadruplicati, passando dal 4.2% del totale delle infezioni in maggio al 16,8% in giugno. La diffusione della mutazione, che ha una maggiore trasmissibilità, preoccupa anche il nostro Paese. Registrati diversi casi in molti territori. Ecco dove

La diffusione della variante Delta del Covid-19 preoccupa anche l'Italia. Questa mutazione del virus ha una maggiore trasmissibilità e può eludere parzialmente la risposta immunitaria, come è stato fatto presente anche nell'ultimo monitoraggio settimanale dell'Iss-Ministero della Salute. Dalla Lombardia alla Sardegna, ecco dove si trovano i casi finora registrati nel nostro Paese, come si stanno organizzando le Regioni e cosa dicono gli esperti
Covid, cosa sappiamo sulla variante Delta e sui test per individuarla
In Italia la variante Delta è in aumento al 16,8%, mentre la più diffusa rimane ancora la variante Alfa (74,92%). Tuttavia, sebbene i dati di giugno non siano ancora consolidati, dalle prime segnalazioni di sequenziamenti, c'è un aumento, in percentuale, dei casi di variante Kappa e Delta, e un suo sottotipo, che passano dal 4,2% nel mese di maggio, al 16,8% del mese di giugno (dati estratti al 21 del mese). Sono le prime segnalazioni delle ultime settimane, monitorate dal Sistema di Sorveglianza Integrata Covid-19 dell'Iss
In Italia variante Delta al 16,8%: in aumento, ma la più diffusa rimane la Alfa"Dalla nostra sorveglianza epidemiologica - dice Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento Malattie Infettive dell'Iss - emerge un quadro in rapida evoluzione che conferma come anche nel nostro Paese, come nel resto d'Europa, la variante Delta del virus stia diventando prevalente. Con la prossima flash survey avremo una stima più precisa della prevalenza"
I NUMERI DELLA PANDEMIA IN ITALIA
"Il lavoro è quello di vaccinare il prima possibile" perché "con la diffusione della variante Delta, che ha una contagiosità decisamente superiore a quella inglese, rischiamo anche che le misure come il distanziamento siano poco efficaci", ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga
Il punto sulle varianti: quali sono e cosa sappiamo
Mentre il presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, a Live In di Sky TG24, il 25 giugno, ha avvertito: "Una sola dose di vaccino non copre adeguatamente" dalla variante Delta. La variante, ha aggiunto, "solleva preoccupazione perché è più contagiosa e può provocare patologie significative nei soggetti non vaccinati o in chi ha una sola dose di vaccino. Per questo è importante progredire con la campagna" vaccinale
LA PANDEMIA ANALIZZATA DA COOKE E LOCATELLI
"I vaccini stanno funzionando anche contro la variante Delta, ma dobbiamo essere certi che si faccia anche la seconda dose", ha poi specificato la direttrice esecutiva dell'Ema Emer Cooke, sempre ai microfoni di Sky TG24. La variante Delta "sarà sempre più importante", in termini di diffusione in Europa, ha rilevato Cooke, ribadendo la fiducia nei vaccini come strumento di protezione
Tutti gli aggiornamenti live sul coronavirus
FRIULI VENEZIA GIULIA - Sul fronte del sequenziamento di tamponi per il coronavirus, compiuto dalla regione Friuli Venezia Giulia dal 12 al 21 giugno, "dei 96 campioni analizzati, 67 hanno evidenziato la presenza di una variante", ha comunicato il vicepresidente con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Nello specifico, 35 casi sono di tipo Alpha (inglese), 25 Delta (indiana) e 2 Gamma (brasiliana) mentre le restanti appartengono alla categoria "altro"
Covid in India, avanza la variante Delta plus: cos'è e dove è presente
VENETO - Al momento i focolai sono limitati soprattutto al trevigiano e alla trasmissione all'interno di nuclei familiari indiani. Allo stato attuale "non è una diffusione preoccupante", sottolinea Antonia Ricci, direttrice generale dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, "pur se è chiaro che i casi stanno aumentando". In Veneto "non si vede una circolazione maggioritaria - aggiunge - è ancora preponderante (95%) quella inglese"

PIEMONTE – Un focolaio Covid di variante Delta è stato accertato nel santuario di San Giovanni d'Andorno, da più di cinque secoli punto di riferimento spirituale e identitario dell'Alta Valle del Cervo, nel Biellese. Il santuario ha sospeso le attività turistico-religiose. Sarebbero due i casi accertati, mentre un altro caso è ancora in fase di accertamento: si tratta di persone risultate positive dopo una cena al santuario, tra cui una già vaccinata con le due dosi, che hanno accusato i sintomi e sono state sottoposte a tampone. Avviato il tracciamento

PIEMONTE - Sono otto i casi di variante Delta identificati dai primi di maggio ad oggi in Piemonte. Si tratta di sei italiani e due stranieri asintomatici o con sintomi di non particolare gravità. Tutti già guariti, o in via di guarigione, i loro contatti sono in quarantena, rende noto la Regione. I casi sono stati registrati nell'area metropolitana di Torino e nelle province di Cuneo, Novara e Biella

LOMBARDIA - Dai dati raccolti nel mese di giugno sulle varianti, prevale quella inglese (64% del totale delle varianti), seguita dalla indiana (la Delta 3,2%, la Kappa 0,8%), dalla Brasiliana (1%) e dalla Sudafricana (2%). "Abbiamo deciso in questo periodo in cui abbiamo pochi positivi di sequenziare tutti i positivi, e lo confermo: tutti i positivi vengono sequenziati per tenere sotto controllo le varianti", ha detto la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione, Letizia Moratti

Intanto, sono 25 i casi positivi alla variante Delta riscontrati tra Piacenza e Cremona. Ed emerge che "nessuno era vaccinato”. Il focolaio è stato rilevato in due aziende del polo logistico piacentino e ha coinvolto sia dipendenti che i loro familiari o amici. Nessuno ha manifestato sintomi gravi

Sempre in Lombardia sono dieci le persone positive al coronavirus, di cui tre colpite dalla variante Delta, a Maleo, piccolo comune nel Lodigiano dove si è sviluppato un piccolo focolaio. Per tre di loro già ieri è stata confermata la variante delta mentre per gli altri le analisi sono tuttora in corso. Dei positivi, tre appartengono a un nucleo familiare, sei a un'altra famiglia di cui quattro sono minorenni. Le condizioni di salute sono più serie per due anziani con polmonite bilaterale, con uno dei due ricoverato in ospedale, il secondo viene curato a casa

EMILIA ROMAGNA - Da questa settimana l'operazione di sequenziamento, utile a individuare eventuali varianti, viene fatta su tutti i nuovi casi positivi registrati, come ha annunciato la Regione. "Abbiamo sempre fatto una attività di sequenziamento settimanale, casuale, sui casi positivi - spiega l'assessore alla Salute Donini - secondo quanto previsto dalle indicazioni dell'ISS. Da questa settimana, invece, visto anche il numero ridotto di nuovi contagiati giornalieri, il sequenziamento viene incrementato e fatto su tutti i nuovi casi positivi registrati"

MARCHE - Primi casi di variante Delta nelle Marche: sono stati individuati dal laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona in tre campioni provenienti da Fermo e Senigallia. Si tratta di altrettante donne (due straniere a Fermo e una italiana a Senigallia) non vaccinate. "Era solo questione di tempo - dice il prof. Stefano Menzo, direttore del Laboratorio di Virologia -, considerando la diffusione della varante. Si tratta di pochi casi ma credo che assisteremo ad un aumento, anche di poco, dei contagi"

ABRUZZO - Sono almeno 5 i casi di Covid-19 riconducibili alla variante Delta emersi in Abruzzo. Sono arrivate tre segnalazioni dalla Asl di Teramo e una dal Chietino. La variante è stata successivamente riscontrata anche in un altro paziente di Vasto (Chieti). Nel Teramano, all'origine dei contagi, che interessano un gruppo di giovani, ci sarebbe la partecipazione a una festa che si è svolta in un locale della costa

CAMPANIA - 83 casi di variante Delta sono stati registrati nei comuni dell'Asl Napoli 3 Sud nelle ultime settimane. In tutto sono 27 i positivi alla variante Delta a Torre del Greco come rilevato il 24 giugno. Un cluster è stato rilevato anche in una palestra di Agerola, dove sono stati registrati una decina di casi

SARDEGNA - Il sequenziamento eseguito dal laboratorio di Microbiologia e virologia dell'Aou di Sassari su 15 tamponi, che avevano mostrato una reazione diversa da quella tipica della variante inglese del Covid-19, ha confermato la presenza di 15 casi di variante Delta nel Sassarese. Di questi, 14 sono legati al cluster sviluppatosi nei giorni scorsi fra Trinità d'Agultu e l'Isola Rossa, nel Nord Sardegna, in particolare all'interno della troupe Disney impegnata nelle riprese del remake della "Sirenetta", mentre l'altro riguarda una persona proveniente dall'estero

Trinità d'Agultu resta in coprifuoco fino a giovedì 1 luglio, dopo il focolaio partito dal set del film La Sirenetta, in lavorazione nelle coste del nord Sardegna. 15 membri della troupe erano risultati positivi alla variante Delta del coronavirus, e le persone contagiate in paese sono in tutto 22 fra residenti e non. "La situazione è sotto controllo e i positivi si stanno negativizzando, ma ho preferito prolungare il coprifuoco per precauzione, per non rischiare di compromettere la stagione turistica", spiega il sindaco, Giampiero Carta