Il sisma è stato avvertito alle 12:08. Gente in strada ma dalle prime verifiche della protezione civile al momento non sono stati segnalati danni rilevanti. Dal momento della prima forte scossa ne sono state registrate molte altre, di entità leggermente inferiore. Intanto le scuole sono state evacuate e i comuni hanno attivato le aree di attesa sicure per le famiglie fuggite dalle loro abitazioni. In ripresa la circolazione ferroviaria. Musumeci dichiara lo stato di emergenza
Ancora scosse di terremoto a Napoli. Il sisma, con epicentro nella zona dei Campi Flegrei, è stato nettamente percepito dagli abitanti in diversi quartieri della città. Stando ai rilevatori dell'Ingv, il terremoto è avvenuto alle 12,08 a una profondità di 3 km e la magnitudo è di 4.4. La scossa, avvertita nettamente a Napoli, anche ai piani bassi, ha provocato paura a nei Comuni Flegrei: a Pozzuoli e negli altri centri la gente è uscita in strada. Paura quindi ma dalle prime verifiche della Protezione civile al momento non sono stati segnalati danni rilevanti. Pochi secondi prima della scossa di magnitudo 4.4 se ne è verificata una di magnitudo 2.1. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato immediatamente a Palazzo di Governo il Centro coordinamento soccorsi per fare il punto della situazione e in serata il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci ha dichiarato lo stato di emergenza. "Il perdurare dello sciame sismico, che in due mesi ha fatto registrare tre scosse ben avvertite dalla popolazione, suggerisce la necessità di procedere alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale nell'area dei Campi Flegrei", ha detto Musumeci al termine del vertice presieduto a Roma al quale hanno partecipato il capo dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano, il capo dipartimento per la prevenzione e ricostruzione di Casa Italia Luigi Ferrara, il capo gabinetto Riccardo Rigillo ed il capo ufficio legislativo Francesco De Luca.
In corso sciame sismico
Intanto prosegue lo sciame sismico. Poco dopo la scossa di magnitudo 4.4 ne è avvenuta un'altra forte alle 12.22. In questo caso la magnitudo è stata di 3.5. Tutti i terremoti sono avvenuto alla profondità di circa 2,7 chilometri, "una profondità sempre più interessata da queste energie maggiori", ha detto la direttrice del dipartimento Vulcani dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Francesca Bianco. La scossa principale è localizzata in mare, in un punto molto in prossimità della costa a Ovest del rione Terra. "Il valore del sollevamento del suolo nelle ultime settimane è stimato intorno a 1,5 centimetri e ad ora non è stato osservato un incremento nella velocità di sollevamento. Nelle prossime ore potremo valutare meglio", ha aggiunto Bianco.
Nel giro di 28 minuti, le scosse di terremoto avvertite ai Campi Flegrei sono state 7: la più forte di magnitudo 4.4 alle 12:07. In precedenza si erano verificate due scosse di magnitudo 2.1, alle 12:06 e alle 12.07, in contemporanea con la scossa principale. Alle 12:22 si è avuto un terremoto di magnitudo 3.5; alle 12:27 una scossa di magnitudo 1.9 e una di 1.6 e alle 12.34 una scossa di 1.2. Poi ancora alle 14.58 con magnitudo 3.3, con una replica alle 15.01 di intensità lievemente inferiore, 2.7.
Sindaco Bacoli: "Aree attesa pronte, per ora nessun danno"
Attivate le aree di attesa per accogliere i cittadini a Bacoli. A informarne, il sindaco, Josi Gerardo Della Ragione. "Abbiamo percepito due scosse forti, una con magnitudo 4.4 e subito dopo una con magnitudo 3.5. Ci sono tanti cittadini in strada, i bambini sono usciti fuori dalle scuole. Stiamo facendo un monitoraggio attento di tutto il territorio. Al momento non riscontriamo danni a cose o a persone, ma abbiamo già attivato le aree di attesa per soccorrere la comunità, le aree di accoglienza per chi volesse dormire fuori dalle proprie abitazioni e siamo in contatto costante con la prefettura di Napoli, l'Osservatorio vesuviano e soprattutto la protezione civile nazionale e regionale per venire incontro a tutte le esigenze dei cittadini", ha spiega.
Attiva area attesa presso l'ex Base NATO di Bagnoli
È attiva anche l'area di attesa della Regione Campania presso l'ex Base NATO di Bagnoli. Lo rende noto la Protezione civile regionale: i cittadini che, a seguito delle scosse, volessero trascorre qualche ora fuori casa, in attesa di verifiche o semplicemente per non far rientro nella propria abitazione, possono recarsi presso la tendostruttura: è sempre garantita H24 la presenza dei volontari della protezione civile regionale. Le aree di attesa non prevedono la possibilità del pernotto che è invece prevista nelle aree di accoglienza dei Comuni. Presso l'ex Base NATO sono a disposizione anche un presidio sanitario dell'Asl Napoli 1 Centro e l'area baby care della Protezione civile regionale con l'occorrente per le neo-mamme, i bambini e i neonati.
Campanile di Pozzuoli a rischio crollo
Il grande doppio campanile della chiesa di Sant'Antonio a Pozzuoli è in pericolo di crollo dopo le forti scosse di oggi. Il campanile è sul tetto della chiesa in via Pergolesi, attaccata al carcere femminile di Pozzuoli evacuato e chiuso dall'inizio del nuovo bradisismo. La stessa chiesa è chiusa da due anni, dalla ripresa dell'attività sismica, ma oggi sono cadute delle pietre dopo la scossa di magnitudo 4.4 e così la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco stanno controllando sia il campanile che i cornicioni della chiesa per capire come risolvere il pericolo di crollo. Visto il rischio di caduta, via Pergolesi, che porta direttamente sul lungomare di Pozzuoli, è ora a senso unico alternato.
Sospesa circolazione ferroviaria
La circolazione ferroviaria nel nodo di Napoli, che dalle 12.10 era stata sospesa in via precauzionale per consentire la verifica dello stato della linea a seguito di una scossa di terremoto che ha interessato la zona, è in graduale ripresa. In particolare, è tornata regolare sulla linea AV Roma - Napoli ed è in graduale ripresa nel nodo di Napoli e sulla linea convenzionale Roma - Napoli via Formia e via Cassino. Mentre resta sospesa la linea metropolitana di Napoli fra Pozzuoli e Gianturco. Continuano le verifiche tecniche di sicurezza di Rfi per riattivare anche l'ultima linea. I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono registrare ritardi e subire limitazioni di percorso o cancellazioni. Informazioni sui canali di infomobilità di Rfi e delle imprese ferroviarie. Dalle ore 18.00 è ripresa regolarmente anche la circolazione ferroviaria della metro linea 2 di Napoli. Ancora interrotta la circolazione ferroviaria delle linee Cumana e Circumflegrea per consentire di effettuare le dovute verifiche alle infrastrutture. Lo rende noto l'Eav, Ente autonomo volturno che gestisce le linee. Come riferisce il Mit, il vicepremier e ministro Matteo Salvini sta seguendo con estrema attenzione le conseguenze su infrastrutture e trasporti.
Scuole e università evacuate
La scossa più forte è stata avvertita chiaramente sull'isola di Procida anche se, al momento, non si registrano danni. Per precauzione sono stati evacuati tutti i 500 alunni della scuola comprensiva Capraro: gli studenti sono usciti e hanno raggiunto il punto di aggregazione, come previsto dai protocolli di sicurezza. Anche altri istituti scolastici sia dei Comuni Flegrei che del Comune di Napoli, hanno provveduto ad evacuare gli alunni come previsto dai protocolli in caso di sisma. Allo stesso modo immediatamente dopo il terremoto erano state evacuate alcune sedi della Università di Napoli Federico II: iplessi di Fuorigrotta, Agnano e via Claudio. Poi, come da protocollo tecnico, terminato il controllo visivo ispettivo, previsto dalle normative di sicurezza, le attività sono riprese regolarmente. In tutte le altre sedi dell'Ateneo non sono state registrate criticità e non ci sono state evacuazioni. La forte scossa, il cui epicentro sarebbe stato individuato in mare a poca distanza dalla costa di Pozzuoli, è stata avvertita chiaramente anche a bordo di una nave che aveva lasciato da qualche minuto l'approdo flegreo e stava dirigendosi ad Ischia.