Nuovo dpcm, lunedì vertice governo-regioni: le nuove misure allo studio
Incontro con Regioni, Anci e Upi convocato dal ministro Boccia. Ci sarà anche Speranza. Sarebbero confermati la zona gialla "rafforzata" con il divieto di spostamento tra regioni del medesimo colore e la chiusura di palestre e piscine. Lo stato d'emergenza potrebbe essere protratto fino al 31 luglio 2021
Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha convocato per lunedì mattina una riunione con Regioni, Anci e Upi con all'ordine del giorno le misure per il nuovo dpcm che entrerà in vigore il 16 gennaio. All'incontro, in programma alle 10.30, parteciperà in video conferenza anche il ministro della Salute Roberto Speranza
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Nel nuovo dpcm con le misure anti-Covid dovrebbe essere prevista la conferma delle attuali regole, ma si stanno valutando nuove restrizioni
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Dopo l'abbassamento della soglia dell'Rt per determinare il posizionamento nelle fasce, il governo sta pensando di introdurre un'ulteriore stretta: se l'incidenza settimanale dei casi è superiore a 250 ogni 100mila abitanti scatterebbe in automatico la zona rossa
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La proposta, avanzata dall'Istituto superiore di Sanità, è stata condivisa dal Comitato tecnico scientifico e dovrà essere concordata con le Regioni, probabilmente durante un incontro con l'esecutivo all'inizio della prossima settimana
Cos'è la zona gialla rafforzata
Nel nuovo dpcm, in vigore dal 16 gennaio, dovrebbe essere confermato il divieto di spostamento anche tra le regioni in zona gialla
Cosa si può fare fino al 15 gennaio
Nelle regioni in fascia arancione, che dal 9 gennaio sono Emilia-Romagna, Calabria, Lombardia, Veneto e Sicilia, bar e ristoranti saranno chiusi, a eccezione dell'asporto fino alle 22 e della consegna a domicilio
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Le scuole superiori proseguiranno con la didattica a distanza e sarà vietato uscire dal proprio Comune, ad eccezione degli spostamenti da aree con popolazione fino a 5mila abitanti per un raggio di 30 chilometri dai confini
Con il nuovo dpcm potrebbe esserci un'ulteriore stretta. Il monitoraggio indica 12 regioni e province autonome a rischio alto e 8 a rischio moderato, con 13 regioni che hanno un tasso di occupazione dei posti in terapia intensiva e nelle aree mediche sopra la soglia critica
Verranno confermate le restrizioni notturne dalle 22 alle 5 e la zona gialla 'rafforzata', dunque con il divieto di spostamento tra le regioni
Resta aperta la discussione se confermare o meno la possibilità di muoversi una sola volta al giorno in massimo due persone per andare a trovare parenti e amici, nell'ambito della regione se gialla, solo in ambito comunale se arancione o rossa
Per bar e ristoranti sarà confermata l'apertura nelle regioni gialle fino alle 18, resta consentito l'asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio anche oltre le 18, mentre dovrebbero ancora rimanere chiuse palestre e piscine
L'ipotesi sull'attività sportiva è di legare aperture e chiusure al sistema delle fasce, con la possibilità di consentire gli allenamenti nelle regioni gialle, ma prima dovrà esprimersi il Cts
Divergenze anche sul fronte scuola con il ritorno delle lezioni in presenza per i ragazzi delle superiori posticipato da diverse Regioni, alcune al 18 gennaio altre al 25 e altre ancora all'1 febbraio
Per evitare che ogni regione vada in ordine sparso, l'esecutivo potrebbe decidere d'intervenire nel nuovo dpcm e posticipare il ritorno in classe almeno all'1 febbraio
Secondo quanto si apprende da Ansa, il governo starebbe inoltre valutando anche la proroga dello stato d'emergenza fino al 31 luglio 2021
Si pensa inoltre al nuovo decreto-stampella per le imprese in difficoltà. Il provvedimento, che il governo stava elaborando già prima di Natale ipotizzando uno scostamento del deficit di circa 20 miliardi, prevedeva nelle intenzioni anche un rinvio del pagamento delle cartelle, finalizzato a evitare la valanga di richieste, accompagnato forse dall'arrivo di una nuova rottamazione
Riguardo ai ristori in arrivo, l'Agenzia delle Entrate ha dato il via libera a 221mila bonifici automatici per circa 628 milioni di euro che arriveranno direttamente sui conti delle attività danneggiate dalle chiusure imposte durante le festività natalizie
Con questa ultima tranche, i contributi a fondo perduto erogati dall'inizio della pandemia dalle Entrate hanno superato quota 10 miliardi, per complessivi 3,3 milioni di bonifici accreditati in base ai molti decreti che si sono succeduti: i dl "Rilancio", "Agosto", "Ristori" da uno a quater e "Natale"
Senza nuovi provvedimenti, sui contribuenti rischia di abbattersi l'onda alta di 50 milioni di atti: 35 milioni di cartelle bloccate nel 2020 e 15 milioni di accertamenti e lettere di compliance
Numeri ai quali si aggiungeranno presto gli atti relativi ai controlli fatti nel 2021
Si è così ipotizzata una gestione straordinaria dello smaltimento con un ulteriore rinvio per i contribuenti più deboli e una sorta di rottamazione - un saldo e stralcio - per chi, potendo pagare, potrebbe comunque avere uno sconto su sanzioni e interessi
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