
Covid, negozi riaperti in zone arancioni: tornano code (e polemiche) per lo shopping. FOTO
Nella prima giornata di riapertura, nelle regioni che hanno beneficiato degli allentamenti delle restrizioni, in molti hanno approfittato degli sconti per comprare i regali di Natale. Ma non mancano le polemiche

Lunghe file e incolonnamenti a debita distanza per non creare assembramenti all'interno dei negozi. Questa la fotografia della prima giornata di zona arancione per Piemonte, Lombardia e Calabria, dove tutte le attività commerciali hanno potuto riaprire
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Nelle vie dello shopping, come Corso Buenos Aires a Milano (nella foto) i marciapiedi si sono presto riempiti di persone, tutte con la mascherina d'ordinanza, in cerca di regali a prezzo scontato con le offerte del Black Friday
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Non sono mancate le polemiche sulla riapertura. Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, teme che i risultati promettenti sul fronte del rallentamento dei contagi, vengano vanificati da un addio alla prudenza durante le festività natalizie. "Mi chiedo: perché se in via del Corso a Roma o nelle strade dello shopping di altre città ci sono troppe persone, non si interviene e non si impone il numero chiuso?", ha dichiarato
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I negozi devono comunque rispettare le indicazioni del dpcm per il numero massimo di clienti ammessi all'interno. Per questo si sono create delle file all'ingresso
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Per i regali di Natale, stando alle previsioni dell'ufficio studi di Confcommercio, si spenderanno in Italia 7,3 miliardi quest'anno, il 18% in meno rispetto allo scorso anno
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Anche il governatore del Piemone, Cirio, ha commentato negativamente la folla che domenica ha riempito le città. "Questa mattina parteciperò al Comitato per l'Ordine pubblico e chiederò al prefetto interventi rigorosissimi"
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