Così il governatore: "Questa mattina parteciperò al Comitato per l'Ordine pubblico e chiederò al prefetto interventi rigorosissimi"
"Quello che ho visto ieri in alcune vie a Torino è qualcosa che mi riporta con la mente in estate e non possiamo permettercelo". Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, commenta così le immagini della folla che ieri hanno accompagnato la riapertura dei negozi. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
La polemica
"Quello che è successo ieri a Torino è qualcosa di inaccettabile", sottolinea ai microfoni di Radio Veronica One. "Questa mattina parteciperò al Comitato per l'Ordine pubblico e chiederò al prefetto interventi rigorosissimi - aggiunge - So che le forze dell'ordine hanno fatto tanto ma evidentemente non basta. I piemontesi si stanno comportando in modo serio, ma laddove ci sono situazioni che scappano di mano bisogna intervenire subito in maniera netta". Sul Dad, Cirio ha concluso: "Ho detto e ribadisco che sono felice che un ragazzo di 11-12 anni scenda in piazza per difendere il suo diritto alla scuola. Al di là del merito della questione, dimostra che sono ragazzi in gamba. Ma un governatore deve valutare tutti gli elementi in gioco e io ho ascoltato quei ragazzi come gli epidemiologi della Regione. E io ho deciso di salvaguardare la salute e la vita. Se non avessi fatto così sarei stato un irresponsabile. Lo sci? Non dipende da me. La salute viene prima sempre, ma siccome parliamo di aziende e posti di lavoro e io chiedo immediati ristori per tutte le montagne, per tutte le aree sciistiche che non potranno operare. E chiedo parità di trattamento. Non si può immaginare una regola in Francia e un'altra in Italia, non si può immaginare Monginevro aperto e Sestriere chiusa".
La vicenda
Appena il Piemonte è passato dalla zona rossa a quella arancione, le strade di Torino si sono affollate con veri e propri assembramenti. È bastato che i negozi rialzassero le serrande per vedere le vie del centro cittadino piene di gente e lunghe code sui marciapiedi, senza rispetto del distanziamento. Scatenando appunto la rabbia di Cirio.
La riunione del comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza
Oggi tra le nuove "misure organizzative" e le "prescrizioni rigorose", concordate in una riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza di Torino, è stata discussa anche la possibilità di fare ricorso alla vigilanza privata per evitare gli assembramenti all'ingresso dei negozi nel centro città. Previsti anche controlli a campione nei punti di accesso a Torino per verificare il rispetto delle limitazioni alla mobilità che in zona arancione prevedono la possibilità di spostarsi solo all'interno del proprio Comune
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