Lo scrittore britannico dialogherà con Roberto Saviano. Lo ha annunciato la direttrice della manifestazione Annalena Benini. Presenterà il nuovo libro "Coltello. Meditazioni dopo un tentato assassinio", dove fa rivivere per la prima volta gli eventi traumatici che lo hanno coinvolto nell'attentato del 12 agosto 2022
Salman Rushdie sarà ospite della XXXVI edizione del Salone internazionale del Libro di Torino. L'appuntamento è per venerdì 10 maggio alle 18.30 quando, in dialogo con Roberto Saviano, lo scrittore presenterà il suo nuovo libro "Coltello. Meditazioni dopo un tentato assassinio", dove per la prima volta fa rivivere gli eventi traumatici che l’hanno coinvolto nell’attentato del 12 agosto 2022. Il libro racconta soprattutto anche il dopo attentato: il suo complicato percorso verso il recupero fisico e la guarigione resi possibili dall’amore e dal sostegno di sua moglie Eliza, della sua famiglia, dei medici, dei fisioterapisti e della sua comunità di lettori in tutto il mondo.
La fatwa iraniana e l'attentato negli Usa
Dopo il suo quarto romanzo, "I versi satanici", del 1988, lo scrittore indiano naturalizzato britannico è stato oggetto di diversi tentativi di assassinio e minacce di morte. Nel 1989, l’ayatollah Khomeini, guida suprema dell'Iran, emise una fatwa, una sentenza di morte, contro Rushdie per aver scritto questo romanzo nel quale, secondo il leader iraniano, venivano offesi la religione islamica e il suo profeta. A quasi trent’anni da quell’evento, la mattina del 12 agosto 2022, mentre si trovava sul palco del Chautauqua Institution per tenere una conferenza, un uomo si precipitò lungo il corridoio verso di lui brandendo un coltello. Quello che seguì fu un atto di violenza che scosse il mondo letterario e non solo. Coltello è un ricordo profondamente commovente del potere della letteratura di dare un senso all’impensabile, una meditazione intima e rassicurante sulla vita, sulla perdita, sull’amore, sull’arte e sul trovare la forza di rialzarsi.