Attentato Rushdie, lo scrittore ha perso un occhio e l'uso di una mano

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Il suo agente, che ha rilasciato una intervista al Pais, ha riferito che l'intellettuale iraniano dopo l'aggressione subita "aveva tre ferite gravi sul collo e circa altre 15 sul petto e sul torso"

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Salman Rushdie ha perso la vista da un occhio e l'uso di una mano dopo l'attacco subito due mesi fa mentre teneva una conferenza nello Stato di New York. Lo ha confermato il suo agente in una intervista al Pais, fornendo dettagli sulle sue condizioni di salute. "Le sue ferite sono profonde e ha perso la vista da un occhio", ha riferito Andrew Wylie. "Aveva tre ferite gravi sul collo. Una mano è immobilizzata perché i nervi sul braccio sono stati recisi. E ha circa altre 15 ferite sul petto e sul torso. È stato un attacco brutale", ha proseguito.

L'aggressione il 12 agosto scorso

L'agente si è rifiutato di dire se lo scrittore sia ancora in ospedale, sottolineando che la cosa più importante è che vivrà. Il 75enne Rushdie, che aveva ricevuto minacce di morte dall'Iran negli anni '80 dopo la fatwa di Khomeini per il suo libro "Versetti satanici", era stato aggredito mentre era sul palco per fare un discorso sulla libertà artistica alla Chautauqua Institution, il 12 agosto scorso. L'attentatore, il 24enne Hadi Matar, si è dichiarato non colpevole e ha sostenuto di aver tentato di uccidere lo scrittore perché ha attaccato l'Islam. 

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