
Salman Rushdie attaccato al respiratore, rischia di perdere un occhio dopo l’aggressione
Lo scrittore è stato accoltellato ieri, venerdì 12 agosto, a un festival letterario nello Stato di New York. Dopo il trasporto in elicottero in ospedale è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico e ora è attaccato a un respiratore, con gravi danni al braccio e al fegato. Per l'aggressione è stato arrestato un 24enne del New Jersey, Hadi Matar, accusato di tentato omicidio di secondo grado. In tribunale si dichiara non colpevole

Salman Rushdie è stato accoltellato ieri, venerdì 12 agosto, a un festival letterario nello Stato di New York. Secondo le ultime notizie sulla sua salute, lo scrittore rischia di perdere un occhio. Dopo il trasporto via elicottero in ospedale, è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico e ora è attaccato a un respiratore, con gravi danni al braccio e al fegato
GUARDA IL VIDEO: New York, aggredito lo scrittore indiano Salman Rushdie
Per l'aggressione è stato arrestato un 24enne del New Jersey, Hadi Matar, accusato di tentato omicidio di secondo grado e aggressione. In tribunale si è dichiarato non colpevole. Rushdie, autore dei "Versi satanici", è da oltre 30 anni sotto la minaccia di morte dall'Iran e dall'estremismo islamico: è nel mirino dei fondamentalisti e dell'ayatollah Khomeini che, l'anno dopo la pubblicazione del famoso libro considerato da una parte dell'islam "blasfemo", offrì una taglia di 3 milioni di dollari come ricompensa per la sua morte
Salman Rushdie aggredito a New York. VIDEO
"Le notizie non sono buone. Salman è attaccato a un respiratore, in questo momento non è in grado di parlare", ha fatto sapere l'agente dello scrittore, Andrew Wylie, dopo l'intervento chirurgico durato diverse ore. Ha aggiunto che la situazione per lo scrittore accoltellato al collo e all'addome è più grave di quanto non sembrasse. "Probabilmente perderà un occhio, i nervi del suo braccio sono stati recisi e il suo fegato è stato ferito e danneggiato", ha spiegato al New York Times
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L'attacco è avvenuto alle 10.45 ora locale (le 16.45 in Italia), poco dopo che Rushdie era salito sul palco del Chautauqua Institution, a un centinaio di chilometri da Buffalo, per tenere una conferenza. Hadi Matar, che secondo il racconto dei testimoni indossava una mascherina nera, si è alzato dalla platea, è saltato sul palco e si è avventato sullo scrittore colpendolo "al collo e almeno una volta all'addome", secondo la ricostruzione della polizia
GUARDA IL VIDEO: La fatwa, promessa di morte: vita in fuga di Salman Rushdie
Colpito anche il moderatore della conferenza, Ralph Henry Reese, che è stato dimesso dall'ospedale qualche ora dopo. "Tutto si è svolto in una manciata di secondi", ha detto un testimone che era seduto tra il pubblico. "Era coperto di sangue, colava sul pavimento", ha raccontato. "Ho visto del sangue intorno ai suoi occhi e colargli giù per la guancia". Alcune immagini dell’aggressione sono subito circolate sui social

Lo scrittore è stato soccorso subito da un medico presente in sala e poi è stato trasportato in elicottero in ospedale. Resta ignoto il movente dell'aggressione. Alle indagini sta collaborando anche l'Fbi. Ieri sera una folla di curiosi e vicini si è ammassata davanti alla casa dell'assalitore a Fairview, in New Jersey, ma è stata allontanata dalla polizia che ha chiuso la strada

Per ora non ci sono state reazioni ufficiali dalle autorità iraniane, ma l'agenzia Fars ha pubblicato un editoriale sul ferimento di Salman Rushdie, augurandosi che "tiri le cuoia". "Anche se finora non c'è nessuna notizia sulla sua morte, auguriamo che tiri le cuoia e con la morte di questo autore satanico il cuore ferito dei musulmani possa guarire dopo tutti questi anni", si legge nel commento

Il presidente degli Usa Joe Biden ha invece ricordato che "Salman Rushdie, con la sua visione dell'umanità, con il suo impareggiabile senso per la storia, con il suo rifiuto di essere intimidito o messo a tacere, rappresenta ideali essenziali e universali. Verità. Coraggio. Resilienza. La capacità di condividere idee senza paura. Questi sono gli elementi costitutivi di qualsiasi società libera e aperta"

Salman Rushdie è destinatario di minacce dagli anni Ottanta per l'opera “I versetti satanici”, ritenuta da alcuni blasfema. Lo scrittore indiano naturalizzato britannico è nato a Bombay nel 1947 da una famiglia musulmana originaria del Kashmir, poi si è trasferito a Londra a 14 anni e ha completato gli studi in Storia al King's College di Cambridge, ottenendo la cittadinanza britannica nel 1964

Il suo romanzo d'esordio “Grimus” risale al 1975, ma il suo talento da scrittore emerge con “I figli della mezzanotte” (1981), il cui titolo si riferisce ai bambini nati nella notte in cui l'India ottenne l'indipendenza, il 15 agosto 1947, e con il quale si aggiudica il Booker Prize. Seguono “Vergogna” (1983), che narra la repressione nel Pakistan dilaniato da feroci rivalità politiche, e “Il sorriso del giaguaro. Viaggio in Nicaragua”

Il romanzo che lo porta al centro dell'attenzione mondiale è del 1988: “I versetti satanici”. Si tratta di una rivisitazione satirica dell'islamismo nella quale vengono ritratti un personaggio ispirato al profeta Maometto e la sua trascrizione del Corano in un modo che, dopo la pubblicazione, ha subito attirato critiche da parte dei leader della comunità musulmana in Uk. A 9 giorni dall’uscita, il libro viene bandito in India. Seguono le prime minacce di morte e il rogo del volume a Bolton, in una manifestazione a cui partecipano 7mila musulmani

Il titolo si riferisce alla leggenda del profeta islamico secondo cui alcuni versetti sarebbero stati pronunciati da lui come parte del Corano e poi ritirati perché il diavolo glieli aveva suggeriti per ingannarlo, facendogli credere che provenissero da Dio. Il 14 febbraio 1989 l'Ayatollah Khomeyni - guida suprema dell'Iran e autorità per i musulmani sciiti - emette una fatwa chiedendo la morte di Rushdie e degli editori: "Invito tutti i valorosi musulmani nel mondo a ucciderli senza indugio, in modo che nessuno oserà più insultare le sacre credenze dei musulmani"