
Covid, proteste a Napoli: in piazza disoccupati e manifestanti del settore mercatale. FOTO
Nel capoluogo campano, dopo che si è diffusa la notizia che la regione sarà inserita in zona rossa, alcune centinaia di persone sono scese in strada. Fumogeni rossi in piazza Plebiscito. Presidio delle forze dell’ordine. Slogan per richieste di aiuti economici, in difesa della sanità pubblica e a favore di una “patrimoniale per garantire gli ammortizzatori sociali”

A Napoli tornano le proteste di piazza. L'ordinanza del ministro Speranza, attesa in serata, che vara la stretta per la Campania e la include in zona rossa, di fatto ha cancellato l'annunciata ordinanza del sindaco Luigi de Magistris che infatti l’ha revocata
Proteste a Napoli contro la zona rossa
Non appena diffusa la notizia delle imminenti restrizioni, alcune centinaia di persone sono scese in piazza
Anche Campania e Toscana diventano zona rossa
Proteste da parte dei mercatali che chiedono aiuti economici, così come dei movimenti di disoccupati che gridano “alla patrimoniale per garantire gli ammortizzatori sociali”
Le nuove ordinanze delle Regioni e dei Comuni
Nel tardo pomeriggio, si sono svolte due manifestazioni di protesta a Napoli. All'incrocio tra Cesario Console e via Nazario Sauro circa duecento manifestanti del settore mercatale hanno bloccato il traffico delle auto, protestando al centro della strada con un striscione "Non ci fermeremo mai”. I mercatali chiedono ristori per il loro lavoro fermo.
Le misure per le zone rosse: cosa si può fare e cosa no
In piazza Municipio il movimento di disoccupati 7 novembre ha invece protestato per le politiche del lavoro ormai ferme, e sulla necessità di ricorrere a una patrimoniale per garantire gli ammortizzatori sociali e ristori
Tutti gli aggiornamenti live sul coronavirus
Un’altra manifestazione unitaria di diversi movimenti si svolge invece in Piazza Plebiscito, presidiata da un imponente schieramento di forze dell'ordine
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"Per la sanità e il sostegno economico di tutti patrimoniale ai ricchi". Questo lo striscione esposto da circa cento manifestanti davanti all'ingresso della Prefettura a di Napoli, in Piazza Plebiscito

I manifestanti hanno acceso alcuni fumogeni rossi. Un altro striscione porta la scritta "No alla chiusura dell'ospedale San Gennaro"

L'ingresso del Palazzo di Governo è rimasto sempre presidiato dalla polizia in tenuta antisommossa, con il sorvolo di Piazza Plebiscito da parte di un elicottero della polizia

Il sindaco de Magistris aveva annunciato un suo provvedimento per provare a contenere la diffusione del virus in città nella tarda serata di martedì. Il provvedimento era atteso nel pomeriggio

Nelle cinque pagine di ordinanza, discussa precedentemente anche con il prefetto, si faceva riferimento a un elenco di circa 80 tra strade e piazze su cui - ha spiegato de Magistris - “eventualmente intervenire solo in casi di forti e potenziali assembramenti e si auspicava un maggior controllo del territorio, controllo che mi auguro ci sia anche adesso nonostante andiamo in zona rossa”

De Luca e de Magistris erano concordi sul chiedere al governo nelle ultime settimane di prevedere per la Campania misure più restrittive per provare ad alleggerire la pressione sul sistema sanitario. Richiesta che è stata accolta e che comporterà per i campani il dover fare i conti con le restrizioni imposte per le zone considerate ad alto rischio

E proprio in virtù delle nuove prescrizioni - che comportano, tra le altre cose, la chiusura di bar, ristoranti e negozi - il sindaco de Magistris chiede “fortemente al Governo, così come ho già chiesto al presidente del Consiglio in una lettera indirizzata qualche giorno fa, ristori economici immediati perché la città non può pagare sulla propria pelle una zona rossa che, se ci fosse stato sul piano sanitario un lavoro diverso nei mesi successivi al lockdown, poteva essere evitata”



