
Covid, Iss: "Rt a 1.43, sale impatto su ospedali ma lieve riduzione della trasmissibilità"
Nel report si raccomanda una "drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari". Si sottolinea poi che venti tra Regioni e Province autonome sono a rischio alto. Solo il Molise è a rischio moderato, ma con la probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese

Nel periodo 22 ottobre-4 novembre 2020, l'indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,43. Lo rileva il monitoraggio Iss-ministero della Salute
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Si riscontrano valori medi di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane e superiori a uno in tutte le Regioni/PA
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DIMINUZIONE DELLA TRASMISSIBILITÀ - Secondo il monitoraggio, riferito al periodo 2-8 novembre e aggiornato all'11 novembre, l'epidemia in Italia - seppur intensificandosi per gravità a causa di un aumentato impatto sui servizi assistenziali - mostra una lieve riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente (anche se resta ancora molto elevata). Questo trend, si spiega, potrebbe costituire un segnale precoce di impatto delle misure di mitigazione
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LA RACCOMANDAZIONE - "Necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile", si raccomanda nel monitoraggio dell'Iss
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QUARANTENA E ISOLAMENTO - Si ribadisce "la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi"
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INTERO PAESE A RISCHIO - Secondo il monitoraggio Iss, venti tra Regioni e Province autonome sono classificate a rischio alto e una (il Molise) a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese, "configurando di fatto su tutto il territorio nazionale un rischio elevato di epidemia"
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LE SOGLIE CRITICHE - Dal monitoraggio emergono "forti criticità dei servizi territoriali e il raggiungimento attuale o imminente, in un numero crescente di Regioni/PA, delle soglie critiche di occupazione dei servizi ospedalieri. Ciò interessa l'intero territorio nazionale"

DODICI REGIONI OLTRE LA SOGLIA - Iss e ministero rilevano che "12 regioni all'11 novembre avevano superato almeno una soglia critica in area medica o terapia intensiva". E avvertono: "Nel caso si mantenga l'attuale trasmissibilità, quasi tutte le Regioni/PA hanno una probabilità maggiore del 50% di superare almeno una di queste soglie entro il prossimo mese"

L'INCIDENZA - Nella settimana oggetto del monitoraggio si osserva un ulteriore forte incremento dei casi che porta l'incidenza negli ultimi 14 giorni a 648,33 per 100.000 abitanti, nel periodo 26 ottobre-8 novembre (contro 523,74 nel periodo 19 ottobre-1 novembre). L'aumento di casi è diffuso in tutto il Paese

L'ANALISI DEL RISCHIO - Nel monitoraggio "si invitano le Regioni/PA a realizzare una continua analisi del rischio, anche a livello sub-regionale. È necessario mantenere e/o rafforzare le misure di mitigazione in base al livello di rischio identificato"