Giornata della Terra, le principali emergenze ambientali del 2020. FOTO
Dagli incendi in Australia all'invasione di locuste in Africa fino alla pandemia globale da nuovo Coronavirus: i primi quattro mesi del 2020 hanno già messo a dura prova il nostro pianeta e la sua popolazione. LA FOTOGALLERY
Dagli incendi in Australia all'invasione di locuste in Africa, fino alla pandemia globale da nuovo Coronavirus, i primi quattro mesi di questo 2020 hanno già messo a dura prova il nostro pianeta e la sua popolazione. Ripercorriamo, in occasione della Giornata della Terra, le principali emergenze ambientali del nuovo anno fino ad oggi
Il 22 aprile si celebra la Giornata della Terra
Tra le fine del 2019 e l'inizio del 2020 l'Australia è stata colpita duramente dall'emergenza incendi
Secondo un'analisi di Giorgio Vacchiano, ricercatore e docente in gestione e pianificazione forestale alla Statale di Milano, da ottobre 2019 a metà gennaio 2020, gli incendi in Australia avrebbero percorso circa 8 milioni di ettari di territorio tra New South Wales, Victoria, Sud Australia e Queensland
Incendi in Australia: quali sono le cause e cosa c’entra il cambiamento climatico
L'accensione dei roghi sarebbe riconducibile a due fattori: per il 50% sarebbe causata dai fulmini e per la rimanente metà dall'uomo, in maniera sia dolosa che colposa. In entrambi i casi gli incendi in Australia hanno comportato un vero e proprio disastro ambientale tra vegetazione andata in fumo e fauna falcidiata dalle fiamme
Tra febbraio e marzo, invece, prima in Pakistan e successivamente nel continente africano, è scattata l'emergenza a causa di un'invasione di locuste. L'emergenza ha colpito diversi Paesi a partire dal Corno d'Africa, tra cui il Kenya dove è stata scattata la foto
Pakistan, prosegue l'invasione di locuste. FOTO
Secondo le stime della Fao, l'invasione delle locuste potrebbe produrre carenza di cibo per circa 25 milioni di persone
Africa, continua l'invasione di locuste. Gli esperti: è colpa del cambiamento climatico
Le prime invasioni di locuste sono state registrate in Yemen (nella foto), dove il ciclone Mekenu del 2018 avrebbe creato le condizioni ideali per la riproduzione. Gli insetti sono così prosperati tra Arabia Saudita, Yemen e Oman, per poi spostarsi in Africa attraverso il golfo di Aden
In Africa 25 milioni di persone a rischio per l'invasione delle locuste
Ma il 2020 sarà ricordato soprattutto per la pandemia di Coronavirus scoppiata in tutto il mondo a partire dalla Cina tra la fine del 2019 e l'inizio del nuovo anno. Una delle ipotesi è che la pandemia si sia sviluppata a partire dal mercato di animali vivi di Wuhan. Nella foto, un operatore sanitario a New York
Coronavirus, dal primo caso ai contagi: le tappe. FOTO
Lo stesso Wwf ha sottolineato quanto lo stop al commercio di fauna selvatica rappresenti una sfida cruciale per proteggere gli equilibri degli ecosistemi ed evitare che in futuro si verifichino altre epidemie da infezioni trasmissibili all'uomo. Ad oggi i morti con Covid-19 nel mondo sono ufficialmente oltre 179mila, con più di due milioni e mezzo di persone contagiate su tutto il pianeta. Nella foto, l'invito a rispettare il distanziamento sociale in un ristorante a New York
Coronavirus, lo speciale di Sky
In assenza di una cura o di un vaccino, la soluzione adottata dalla maggior parte dei Paesi è stata quella del lockdown, per garantire il distanziamento sociale e limitare la diffusione del contagio. Nella foto un'immagine di Roma deserta
Coronavirus, Roma: le ultime notizie
Non sono mancati nemmeno i sismi. Lo scorso 22 marzo due scosse, rispettivamente di magnitudo 5.4 e 4.6, hanno colpito la capitale della Croazia, Zagabria. Il terremoto ha provocato diversi danni in città con crolli e smottamenti. Nella foto, una chiesa di Zagabria danneggiata gravemente dal sisma
Terremoto in Croazia, scossa di magnitudo 5.4 a Zagabria: grave un 15enne
Il rapporto annuale per i terremoti relativo al 2019 aveva evidenziato come, durante lo scorso anno, con 299 scosse distruttive e 289 vittime, fossero stati registrati i numeri più bassi dell'ultimo decennio rispetto a eventi di questo tipo
Terremoto a Zagabria, grave un 15enne. Danni agli edifici e calcinacci in strada. FOTO
Tramite il satellite Sentinel-5P, lanciato a ottobre 2017, è stato possibile monitorare i livelli quotidiani di ozono sull’Artico. I risultati della analisi su dati registrati sono stati diffusi a inzio aprile e hanno indicato che l’estensione del buco sopra il continente sarebbe ormai pari a tre volte quella della Groenlandia
Buco dell’ozono da record sull’Artico: si chiuderà entro metà aprile
Sempre a inizio aprile, un incendio di vaste proporzioni ha interessato l'area di Chernobyl, in Ucraina, dove sorge l'impianto nucleare che nel 1986 diffuse una nube tossica su gran parte d’Europa
Chernobyl, domato l’incendio vicino alla centrale: picco di radiazioni nella zona. VIDEO
L'incendio è stato domato nell'arco di dieci giorni. Mentre per quanto riguarda il rischio di radiazioni, il presidente ucraino Vladimir Zelenski ha assicurato che il rogo non avrebbe causato alcuna conseguenza sul tasso di radiazione a Kiev, città che dista circa 100 km
Chernobyl, dopo 10 giorni incendio domato. Distrutti 20mila ettari di foreste. VIDEO