La tempesta tropicale si sta spostando verso Nord e il presidente Trump ha dichiarato lo stato di emergenza anche in Alabama. Due terzi del Sunshine State è senza corrente elettrica e Jacksonville è stata sommersa. Il governatore Scott: “È orribile quello che ho visto”
Sono 12,5 milioni le persone rimaste senza elettricità in Florida dopo il passaggio dell'uragano Irma, declassato ieri a tempesta tropicale. Intanto il bilancio delle vittime negli Stati Uniti è salito a 10 e il presidente Donald Trump ha dichiarato lo stato di emergenza anche in Alabama, dove altre 25mila famiglie sono già al buio.
Due terzi della Florida al buio
Secondo l’ultima stima dei servizi di emergenza, il 62% dei clienti è in blackout e un terzo di questi vive nella Florida del sud. Due terzi del Paese è senza corrente elettrica e ci vorranno "settimane", ha avvertito ieri la Casa Bianca, per riportare la situazione alla normalità in tutto lo Stato. La città più popolosa del Sunshine State, Jacksonville, è stata sommersa da una quantità di acqua che non si vedeva da un secolo e ora la tempesta continua a spostarsi verso Nord, sommergendo le zone costiere della Georgia e della South Carolina.
Dieci vittime negli Usa
E proprio in Georgia Irma ha già causato tre vittime, tra cui un sessantaduenne spazzato via dal vento mentre saliva su una scala e un 50enne sulla cui casa è caduto un albero. Negli Stati Uniti sono decedute finora 10 persone: sei in Florida, tre in Georgia e una nella Carolina del Sud. "Il mio cuore va alla gente delle isole Keys. È una devastazione. Spero solo che siano tutti sopravvissuti. È orribile quello che ho visto", ha dichiarato il governatore della Florida, Rick Scott, mentre il ministero della Difesa Usa ha indicato che 10mila persone dovranno probabilmente essere evacuate.
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