No al razzismo, i giocatori del Napoli si inginocchiano prima della partita con l’Atalanta
Dopo il caso Acerbi-Juan Jesus, i calciatori azzurri (titolari e riserve), prima dell'inizio della partita contro l’Atalanta, si sono inginocchiati sul prato dello stadio “Maradona”, usando il "Taking the knee” in segno di protesta. Il pubblico urla “No al razzismo”. Il ds Meluso: “Faremo manifestazioni antirazzismo private”
- I calciatori del Napoli, prima dell'inizio della partita contro l’Atalanta, si sono inginocchiati sul prato dello stadio “Maradona”, adottando l’ormai celebre "Taking the knee", di origine Usa, per protestare contro il razzismo, dopo la vicenda che ha visto coinvolto Juan Jesus
- In campo non c'erano solo gli 11 titolari ma anche tutta la panchina del Napoli. Questo tipo di protesta è nato nel 2016 prima di una partita di football Usa in cui i giocatori si inginocchiarono durante l'inno Usa per richiamare l'attenzione del pubblico sui problemi di razzismo
- La giornata allo stadio “Maradona” era iniziata con un’altra forma di protesta con tutto il pubblico che ha scandito: "Urliamo tutti No al razzismo!"
- L'attore e regista Marco D'Amore ha preso il microfono dicendo: "Troppo hanno visto i nostri occhi, troppo hanno sentito le nostre orecchie, ma non è più questo tempo indifferenza e noncuranza, Napoli fai sentire la tua voce senza vergogna, paura, diciamo uniti insieme no al razzismo”
- Il ds azzurro Mauro Meluso ha detto oggi: "Il club ha fatto un comunicato chiaro e inequivocabile. Non parteciperemo a eventi istituzionali contro il razzismo. Le manifestazioni contro le discriminazioni le faremo in modo privato”
- Nel prepartita di Napoli-Atalanta il dirigente ha confermato la posizione del club dopo la sentenza che ha scagionato Acerbi in merito al caso degli insulti razzisti a Juan Jesus: "Siamo rimasti delusi dalla vicenda - ha addetto Meluso - se devo dare un parere personale, dico che quando si sbaglia basterebbe chiedere scusa, questo è un mio pensiero personale"