
Superga, 75 anni fa la tragedia in cui scomparve il Grande Torino. FOTOSTORY
Il 4 maggio del 1949 avvenne l'incidente che segnò la fine degli "Invincibili", una delle più grandi squadre della storia del calcio italiano: l'aereo che trasportava i giocatori si schiantò contro la basilica sul colle torinese. Le vittime furono 31

Il 4 maggio del 1949 si schiantava a Superga il trimotore I-Elce che trasportava l'intera squadra di calcio del Torino. Le vittime dell'incidente aereo in cui morirono tutti i passeggeri furono 31
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Lo schianto avvenne poco dopo le 17 del 4 maggio. L'incidente fu causato dalla nebbia e dal maltempo
Il Grande Torino scomparso nella tragedia di Superga del 1949
I calciatori del Torino stavano tornando da una trasferta a Lisbona, dove avevano disputato un'amichevole contro il Benfica il 3 maggio
Dal Grande Torino a Kobe Bryant: gli sportivi morti in disastri aerei. FOTO
L'aereo, dopo l'ultimo contatto con la stazione radio, si schiantò contro la basilica di Superga a Torino, completamente avvolta dalla nebbia

Le vittime del disastro aereo furono in tutto 31: l'intera squadra del Torino, i cui calciatori erano quasi tutti anche membri della nazionale italiana, lo staff composto da allenatori, massaggiatori e dirigenti, l'equipaggio e i tre giornalisti sportivi Renato Casalbore, Renato Tosatti e Luigi Cavallero

La squadra degli "Invincibili", così come è stato soprannominato il Grande Torino, fu capace di conquistare cinque scudetti consecutivi. Questa la rosa a bordo dell'aereo schiantatosi a Superga: Valerio Bacigalupo, Aldo e Dino Ballarin, Emile Bongiorni, Eusebio Castigliano, Rubens Fadini, Guglielmo Gabetto, Ruggero Grava, Giuseppe Grezar, Ezio Loik, Virgilio Maroso, Danilo Martelli, Valentino Mazzola, Romeo Menti, Piero Operto, Franco Ossola, Mario Rigamonti e Giulio Schubert

Al Commissario Tecnico della Nazionale italiana Vittorio Pozzo spettò il gravoso compito di riconoscere i corpi delle vittime

Del Grande Torino si salvarono solo in tre: il secondo portiere Renato Gandolfi che cedette il posto a Dino Ballarin, Sauro Tomà rimasto a casa per un infortunio al ginocchio e Luigi Gandolfi, giovane del vivaio granata

Capitano del Grande Torino e della Nazionale italiana per un biennio (1947-49), Valentino Mazzola aveva 30 anni quando perse la vita nella tragedia di Superga

La lapide di Guglielmo Gabetto, attaccante del Grande Torino, scomparso nella tragedia di Superga all'età di 33 anni

Oltre ai tre calciatori che non partirono per Lisbona, si salvarono anche il presidente dei Granata Ferruccio Novo, rimasto a Torino a causa di una broncopolmonite, e il telecronista Nicolò Carosio (nella foto), a casa per la cresima del figlio

Circa 500mila persone parteciparono ai funerali del Grande Torino il 6 maggio del 1949 a Palazzo Madama a Torino

Alle esequie presenziarono le rappresentanze di tutte le squadre italiane e di alcuni club stranieri

La stagione 1948/49 fu portata a termine dalla formazione giovanile del Torino. I Granata vinsero le 4 partite rimanenti contro le giovanili delle altre squadre, chiudendo il campionato al primo posto davanti all'Inter

Il 10 aprile del 2018 è morto Sauro Tomà, l'ultimo superstite del Grande Torino, all'età di 92 anni
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