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Gigi Riva, 30mila persone ai funerali. Il figlio: "Hombre vertical fino alla fine"

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Alla basilica di Bonaria a Cagliari la cerimonia per rendere omaggio al mito del calcio italiano scomparso il 22 gennaio. Presenti il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, i presidenti del Coni, Giovanni Malagò, e della Figc, Gabriele Gravina, Gianluigi Buffon e tutta la delegazione dell'Italia campione del mondo del 2006. Il figlio Nicola: "È andato via non solo un padre per noi ma una persona che era come familiare di tante persone che gli volevano bene"

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Una folla di 30mila persone ha partecipato ai funerali di Gigi Riva, mito del calcio italiano scomparso all'età di 79 anni la sera di lunedì 22 gennaio, dopo un malore. La cerimonia si è svolta a Cagliari, nella Basilica di Bonaria. Applausi all'arrivo del feretro e della squadra della città guidata dall'allenatore Claudio Ranieri. "Mio padre non lo convinceva nessuno, anche ieri se n'è andato come voleva lui, era hombre vertical sino alla fine e anche ieri ha deciso quello che voleva fare - ha detto il figlio Nicola - È andato via non solo un padre per noi ma una persona che era come familiare di tante persone che gli volevano bene". L'arcivescovo di Cagliari: "Sono molte le immagini di questi giorni che celebrano la bellezza e la potenza di Riva, la sua esultanza con le lunghe braccia al cielo. Corri di nuovo e tieni ancora alte le tue braccia al cielo, corri e guarda in alto, in cielo con i tuoi genitori e la tua amata sorella". Un  lungo applauso ha salutato sulle note della canzone di Piero Marras "Quando Gigi Riva tornerà" l'uscita del feretro dopo i funerali. Alla cerimonia hanno partecipato anche il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e i presidenti del Coni, Giovanni Malagò, e della Figc, Gabriele Gravina. Presente anche una rappresentanza dell'amministrazione comunale di Leggiuno (Varese), il paese dove Riva era nato e cresciuto e dove oggi si osserva il lutto cittadino.


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"Largo Gigi Riva", firme on line per cambio nome strada a Cagliari

Per il popolo della rete il cambio è presto fatto: l'immagine di Gigi Riva con la maglia del Cagliari sul piedistallo dove oggi c'è la statua di Carlo Felice che sorge sul Largo omonimo in centro a Cagliari. Un luogo simbolo per i tifosi: è quello il ritrovo naturale per tutte le feste che riguardano le vittorie, i passaggi di serie o le salvezze del Cagliari. Ma è stato anche il punto di raccolta di migliaia di persone per celebrare l'Italia campione del mondo, nel 1982 ma anche nel 2006, quando Riva era general manager della Nazionale. Nelle occasioni che riguardano il club sardo la statua di Carlo Felice, che indica col il braccio e il dito l'inizio dell'omonima strada statale che collega Cagliari e Sassari, viene "vestita" di rossoblù. Ora, nel giorno dei funerali del bomber del Cagliari e della Nazionale, c'è chi ha pensato di lanciare una petizione on line per titolare una delle principali strade cagliaritane a Gigi Riva. "Era un uomo che ha scelto di rappresentare coloro che nella penisola erano conosciuti come pastori, banditi, ignoranti, poveri e affamati - si legge nella motivazione della richiesta già sottoscritta da quasi 2mila persone sul sito Change.org - Lui ci ha portati sul tetto d'Italia dimostrando che potevamo essere campioni, che avevamo una dignità. Lui che non aveva più una famiglia, qui ne ha trovata una gigantesca perché per noi era un parente, uno di casa, uno a cui si vuole bene, sempre e per sempre. L'unico che è riuscito ad unirci tutti".

Lungo applauso dei 30mila all'uscita del feretro da Bonaria

Un lungo applauso ha salutato sulle note della canzone di Piero Marras "Quando Gigi Riva tornerà" l'uscita del feretro dopo i funerali del campione rossoblu e azzurro. A reggere la bara anche il portiere campione del mondo 2006 Gigi Buffon. In lacrime i compagni di squadra del Cagliari, da Copparoni a Greatti. Dalla folla è salito il coro "Gigi Gigi". Poi è partito il commovente coro dei tifosi della curva nord con la sciarpata degli ultrà. "Un Gigi Riva, c'è solo un Gigi Riva" hanno cantato prima che la bara fosse depositata sull'auto diretta al cimitero monumentale di Bonaria.

L’uscita del feretro

Al termine della cerimonia il feretro ha lasciato la chiesa sulle note di "Quando Gigi Riva tornerà" di Piero Marras, tra gli applausi dei tantissimi che hanno seguito i funerali dai maxischermi fuori dalla basilica.

Il figlio Nicola: "Tante persone gli volevano bene"

"Ringrazio il presidente Mattarella per quello che ha detto - ha aggiunto Nicola Riva - Il ringraziamento più grande voglio rivolgerlo a tutti coloro che sono rimasti in coda davanti alla camera ardente, al freddo, anche fino alle 11 di notte. Io e mio fratello abbiamo cercato di stringere la mano a tutti quelli che potevamo. Ci dicevano: 'È stato un grande uomo, non un grande calciatore'. Quasi mi veniva di fare io le condoglianze a loro. Perché è andato via non solo un padre per noi ma una persona che era come familiare di tante persone che gli volevano bene. Era la sua gente, quella che gli ha dato una famiglia, che lui aveva perso quando è venuto qua a 18 anni. Ringrazio anche la Figc, perché quella maglia della nazionale ce l'aveva nel cuore".

Gigi Riva, il figlio Nicola: "Hombre vertical sino alla fine"

"Non volevo intervenire ma tenevo troppo a ringraziare tutti, chi ci è stato vicino e tutti coloro che sono qui oggi, le autorità presenti, il Comune, il sindaco, il Cagliari Calcio e il presidente Giulini che ci hanno aiutato in tante cose". Il figlio di Gigi Riva, Nicola, ha preso, a sorpresa, la parola ai funerali del padre al termine della messa celebrata dall'arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, in un'affollata basilica di Bonaria. "L'abbiamo sempre condiviso con piacere con le persone, ma negli ultimi anni ce lo siamo goduto un po' di più noi, dopo che aveva deciso di stare a casa", ha ricordato Nicola Riva. "Spero con tutto il cuore che papà possa rivedere la sua mamma in cielo, era la persona che lui ha amato di più nella vita. Se n'è andato come voleva lui, perché lui non lo convinceva nessuno", ha aggiunto il figlio con riferimento alla decisione di Gigi Riva di non sottoporsi a un intervento al cuore che gli era stato prospettato dai medici dell'ospedale Brotzu di Cagliari dov'era ricoverato. "È stato Hombre vertical fino alla fine. Anche l'altro giorno ha deciso lui cosa voleva fare. Grazie a tutti".

Gigi Riva, i funerali a Cagliari. VIDEO

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Il vescovo di Cagliari: "Corri in cielo come dopo un gol"

"Lo sport come vita, arte, disciplina, passione condivisa, che non si può comprare. Lo sport è gioia, dono del Creatore: tutto questo si celebra in Gigi Riva, i meriti sportivi e la grandezza dell'uomo, non sorprende la presenza oggi di tanti amici a ammiratori". È iniziata così l'omelia dell'arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, ai funerali di Riva. "Sono molte le immagini di questi giorni che celebrano la bellezza e la potenza di Riva, la sua esultanza con le lunghe braccia al cielo. Corri di nuovo e tieni ancora alte le tue braccia al cielo, corri e guarda in alto, in cielo con i tuoi genitori e la tua amata sorella".

Gigi Riva, l'arcivescovo ricorda la sua "grandezza e generosità"

"In questi giorni abbiamo ricordato i meriti dello sportivo e ammirato la grandezza dell'uomo, la sua generosità e riservatezza", ha detto nella sua omelia l'arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, parlando di Gigi Riva, "un uomo che si lasciava leggere con schiettezza". "Ha trovato in questo popolo - ha detto - una dimora bella, sempre piena di calore, del rispetto e di cui ha voluto condividere la bellezza del cammino, le strade e l'odore del mare. Riva si è sentito parte di questo popolo che l'ha accolto come figlio prediletto e che l'ha amato devotamente, pieno di gratitudine". "Corri di nuovo caro Gigi, corri e guarda in alto", ha aggiunto Baturi durante le esequie.
"Vivi nella pace".

Corona di fiori anche dall'attrice Paola Cortellesi

C'è anche un omaggio floreale dell'attrice Paola Cortellesi per i funerali di Gigi Riva: si tratta di una composizione con un centinaio di rose sistemate a forma di cuore. Altre corone sono state portate da Sampdoria, Campioni del mondo 2006, famiglia Moratti, Amazon, Cagliari calcio, Sconvolts. E c'è anche l'omaggio floreale di Stella marina, il ristorante preferito di Gigi Riva nel quale il bomber per trent'anni ha consumato i pasti.

Gigi Riva, sulla bara le maglie numero 11 azzurra e rossoblu

La salma di Gigi Riva è arrivata nella basilica di Bonaria scortata dai familiari e dagli amici di una vita, in testa i due figli, Nicola e Mauro. Sulla bara, con dietro i gonfaloni della Regione Sardegna e della città di Cagliari, sotto un tappeto di rose rosse, sono state apposte due maglie numero 11, una della nazionale azzurra, l'altra del Cagliari Calcio.

La bara di Gigi Riva

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L'ultimo saluto dello sport a Gigi Riva

Ad accogliere il feretro di Gigi Riva in chiesa i grandi campioni del Cagliari: Zola, Matteoli, Pusceddu, Suazo, Selvaggi, Conti e tanti altri. Il ministro dello Sport Abodi è assieme al presidente del Coni Malagò. Buffon e Spalletti guidano la delegazione azzurra, con loro anche Tardelli, Cannavaro, Peruzzi e Amelia. Poi Claudio Ranieri con Cossu, Muzzi e tutti i giocatori della prima squadra. A lato Pisacane con la Primavera e le giovanili del Cagliari.

Gigi Riva sarà seppellito nel cimitero monumentale di Bonaria

Gigi Riva sarà sepolto nel cimitero monumentale di Bonaria, in una cappella proprio accanto alla Basilica dove si stanno svolgendo i funerali. La cerimonia sarà strettamente privata, riservata quindi ai familiari. La salma del campione azzurro e rossoblù sarà trasferita subito dopo la celebrazione della messa.

Gigi Riva, decine di migliaia di persone ai funerali a Bonaria

Qualche decina di migliaia di persone sul sagrato della basilica di Bonaria a Cagliari per l'ultimo saluto a Gigi Riva. Dopo l'ovazione per l'arrivo del feretro è scattato anche l'applauso per l'arrivo del Cagliari. In prima fila l'allenatore Claudio Ranieri e il presidente Tommaso Giulini. Poi i dirigenti e la squadra, compreso l'infortunato Oristanio in stampelle. La folla è accalcata sulle transenne. Molti gli spettatori anche dai palazzi che si affacciano sulla basilica. All'interno della chiesa hanno già preso posto il presidente del Coni Giovanni Malagó, il baronetto Gianfranco Zola, Gianluigi Buffon e tutta la delegazione dell'Italia campione del mondo del 2006. Una sciarpata ha salutato l'arrivo della salma. Bandiere e striscioni colorano il sagrato della basilica. Arrivato alla chiesa anche il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu che ha raggiunto gli altri primi cittadini giunti nel capoluogo da ogni parte della Sardegna.

Gigi Riva, chi sono la compagna Giovanna Tofanari e i figli Nicola e Mauro

l mito del calcio italiano ha sempre definito "Gianna" sua moglie, anche se di fatto non si sono mai sposati. Si sono conosciuti nel ‘68, quando il divorzio non era ancora legge. Hanno avuto due figli e cinque nipoti. L'ARTICOLO

La commemorazione al Senato per Gigi Riva. VIDEO

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In migliaia ad applaudire per l'arrivo del feretro a Bonaria

Un lunghissimo applauso ha accompagnato l'arrivo del feretro di Gigi Riva davanti alla Basilica di Bonaria, dove alle 16 l'arcivescovo di Cagliari Giuseppe Baturi celebrerà i funerali del bomber dello scudetto rossoblù e capocannoniere della Nazionale. Decine di migliaia le persone presenti per dare l'ultimo saluto a Rombo di Tuono, tantissimi già in fila da questa mattina, giunti da ogni parte della Sardegna. Nella piazza sottostante la chiesa è stato allestito anche un megaschermo per seguire la messa.

Abodi: "Suo messaggio spinta per nuovo stadio Cagliari"

"Il governo aiuterà tutti a fare gli stadi, ma qui c'è un significato in più perché sono 9 anni che seguo questo progetto da presidente lega B, da presidente del credito sportivo e adesso da ministro. Ci sono 7-8 progetti ma questo, mi sia consentito e che nessuno la prenda male, ha qualcosa di più: vogliamo che il passato si trasformi in futuro", ha spiegato il ministro dello Sport Andrea Abodi parlando del progetto del nuovo stadio di Cagliari dedicato a Gigi Riva. "Mi auguro che anche la spinta di sentimenti e di emozioni di questi giorni aiutino a velocizzare il questo processo - ha aggiunto - Daremo tutti i supporti possibili alla società e all'amministrazione perché il progetto stadio si possa consolidare e consacrare definitivamente la continuità nel tempo del messaggio di Gigi Riva attraverso il nuovo impianto che porterà il suo nome". "Al di là delle parole, delle quali Gigi Riva non era certamente generoso quantitativamente, contano i comportamenti e le scelte e i significati di entrambi - ha concluso Abodi - io penso che sia questa l'eredità che lascia e dovremmo essere capaci di coltivarla nel tempo oltre le emozioni di questo momento".

Abodi: "Valori morali da proiettare nel futuro"

"Gigi Riva ha profonde radici nel passato, nel presente e che vogliamo proiettare nel futuro. Io credo che il calcio non possa permettersi di abbandonare lo spirito che che incarnato Gigi Riva e che credo sia apprezzato da tutti i tifosi di calcio di qualunque maglia e da tutti gli sportivi e da una buona parte della comunità nazionale", ha detto il ministro dello Sport Andrea Abodi ai cronisti che lo attendevano fuori dalla camera ardente allestita alla Unipol Domus. "I funerali solenni sono stati proclamati proprio perché si riconosce oltre alla cifra sportiva anche quella morale che oggettivamente non è diffusa in questo tempo".

Malagò: "Nessuno più integerrimo di Riva nello sport"

"Oggettivamente faccio fatica a trovare qualcuno che, nel mondo dello sport, sia stato più integerrimo di lui da tutti i punti di vista. Poi qualcuno dice 'erano altri tempi', ma io penso che lui oggi, ma anche tra mille anni, sarebbe stato comunque così", ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò all'uscita della camera ardente di Gigi Riva. "Lui è patrimonio del mondo del calcio ma anche dello sport italiano - ha aggiunto - rimarrà qui in Sardegna e credo che diventerà un luogo di pellegrinaggio".