Tananai, le 10 (+1) frasi più belle delle sue canzoni
L’artista 29enne ha iniziato dieci anni fa producendo musica elettronica con lo pseudonimo Not for Us, poi nel 2018 è arrivata la svolta cantautorale con il singolo d’esordio “Volersi male”. Due le partecipazioni a Sanremo, una nel 2022 con “Sesso occasionale” e una nel 2023 con “Tango”. I suoi testi parlano spesso della complessità dell’amore, alternando toni più malinconici a ritmi più pop
È finita l’attesa per il terzo album in studio di Tananai, CalmoCobra, in uscita il 18 ottobre. L’artista 29enne torna con un nuovo lavoro - contenente 12 brani fra cui i già noti Veleno, Storie brevi (con Annalisa) e Ragni - che segna un nuovo tassello di una carriera già costellata di canzoni di successo: ecco alcune delle frasi più belle dei suoi lavori
Annalisa e Tananai, il videoclip di "Storie brevi"VOLERSI MALE (2018) - Il singolo d’esordio di Tananai come cantautore si intitola Volersi male e arriva dopo alcuni anni durante i quali l’artista ha prodotto soprattutto musica elettronica con lo pseudonimo Not for Us. Il testo parla di una relazione tossica e distruttiva, con l’autore che si chiede se non sia meglio chiuderla.
Ci siamo voluti bene facendoci male / Abbracciami forte non riesco a pensare
SATURNALIA (2020) - La canzone Saturnalia è nell’EP di esordio di Tananai, Piccoli boati, e parla degli alti e bassi di una storia fra due persone, della complessità dell’amore e del gusto agrodolce che a volte hanno certi ricordi.
Che a dirsi ‘ti amo’ siamo buoni tutti quanti / È ad essere contenti che non siamo in molti / E io sono contento quando tu mi guardi / E io sono contento di poter guardarti
GIUGNO (2020) - I ricordi sono anche l’argomento del testo di Giugno, singolo che ha anticipato Piccoli boati. Il protagonista oscilla fra la riflessione, il rimpianto e la voglia di amore e calore da condividere con un’altra persona.
Ma ci sentiamo quando ritorno / Lasceremo tutti fuori / Chiudiamo le persiane e cantiamo mille canzoni / Non apriremo neanche se arrivano i pompieri / Tra un pezzo e l'altro baciami che prendo fiato
BABY GODDAMN (2021) - Primo estratto dal secondo album Rave, eclissi, Tananai l’ha descritto così: “È un urlo liberatorio. Va bene fare casino, ma se fai casino con una persona che ti fa provare qualcosa è più bello”. Oltre un anno dopo la pubblicazione il singolo ha raggiunto il 1° posto nella classifica di Spotify.
Baby, che fai? / Volevo che ti sciogliessi, ma non eri una boyband / Baby, lo sai? / Che se ti portavo rose, ti beccavi anche le spine / Ma non pensavi che portassi o che facessi solo guai / Beh, c'hai ragione / Vieni con me che li facciamo insieme
MALEDUCAZIONE (2021) - Secondo estratto dell’album Rave, eclissi, Tananai ha definito questa canzone un “secondo urlo liberatorio” dopo Baby Goddamn, un testo in cui l’artista ha voluto buttare fuori tutte le emozioni negative del periodo che stava vivendo.
Scusa la rabbia, non prendo sonno / E la mia vecchia discografica non mi ha capito / Li preoccupavan le mie turbe, le paranoie / Ma allora firma un pappagallo che non ti fa storie / Non mi hanno mai aiutato molto, ma chiesto tanto
ESAGERATA (2021) - Con Esagerata Tananai ha partecipato nel dicembre 2021 a Sanremo Giovani, piazzandosi al secondo posto e conquistando l’accesso al Festival di Sanremo 2022. Nel testo il protagonista riflette su una relazione passata, difficile da dimenticare, con l’ex con cui non parla più.
E ti penso sì ma ci bevo su / E mi guardo un film, non l'hai scelto tu / Sto ammalandomi, non so come si fa / A fare finta che non eri l'unica
SESSO OCCASIONALE (2022) - È con Sesso occasionale che Tananai sbarca a Sanremo, dove arriva ultimo. Il brano però ha un ottimo successo commerciale ed entra nella top 10 FIMI: nel testo il protagonista cerca con ironia di farsi perdonare un tradimento, mentre si dice pronto a una relazione più seria.
Abbiamo litigato come i gatti sembra che è caduto il cielo / Ok va bene che non lo rifaccio, sì però dai anche meno / E quanto ti ho aspettata ma tu no, no / Ballavi con un tipo, de Niro al quinto shot / Rimani fino a tardi ma io no, io me ne vado che c'ho sonno
ABISSALE (2022) - Tananai torna con un tono più malinconico per raccontare un amore che sta finendo a causa delle differenze fra i due protagonisti. “‘In un momento felice e caotico della mia vita mi sono guardato dentro, ho scavato nel mio passato e ho tradotto le mie emozioni più nascoste in questo brano”, ha raccontato l’artista.
Parlerò di una ragazza che uccise un uomo / Che stava guardando l'alba / Gli disse, "L'alba non si guarda mai da soli / Mi siederò con te / Che sei un tipo strano come me / Che guardo sola i tramonti / Fammi vedere i tuoi mondi"
TANGO (2023) - Nel 2023 Tananai riapproda Sanremo con quello che diventa uno dei suoi più grandi successi, e si piazza al 5° posto. Il brano racconta la vera storia d’amore di Olga e Maxim, una coppia ucraina separata nel 2022 dalla guerra che ha costretto lui a combattere e lei a scappare in Italia insieme alla figlia.
Come si salva un amore se è così distante / È finita la poesia / È un anno che mi hai perso / È quel che sono, non volevo esserlo
VELENO (2024) - Si parla di amore anche nel primo singolo estratto dal terzo e ultimo album in studio, CalmoCobra. Una storia un po’ tormentata, che oscilla tra la paura di lasciarsi andare e il desiderio di mettersi in gioco.
Tornando da dietro l'angolo / Lei gli dice, stuzzicandolo, "Immagini se ci hanno visti?" / "Ti immagini se ci hanno visti?" / Preoccuparsi di quello che pensavo gli altri / Lui risponde, "È compito degli scacchisti" / "È compito degli scacchisti"
RAGNI (2024) - Terzo singolo estratto da CalmoCobra, anche Ragni è una ballad malinconica che parla di un amore segnato da timori, incomprensioni e difficoltà a comunicare. Fra i due protagonisti c’è un sentimento travolgente, e nonostante i problemi uno dei due continua a essere un punto di riferimento per l’altro.
Avevamo parlato due volte / Ci amavamo già da trent’anni / Ma noi avevamo vent’anni / Avevamo vent’anni / Di pianti, di feste e di botte / Lei che ha paura dei ragni / Io avevo paura degli anni / C’eravamo solo ingannati