I 60 anni di Valeria Golino, i suoi film più famosi da “Storia d’amore” a “Fuori”. FOTO
L’attrice e regista, nata a Napoli il 22 ottobre 1965, nel corso della sua carriera ha lavorato con i più grandi nomi del cinema italiano e di Hollywood. Ha vinto due volte la Coppa Volpi alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia: la prima nel 1986 per il film di Francesco Maselli e la seconda nel 2015 per la sua interpretazione in “Per amor vostro”. Dietro la macchina da presa ha diretto “Miele”, “Euforia” e la miniserie “L’arte della gioia”
Compie 60 anni Valeria Golino, attrice e regista italiana fra le più apprezzate anche all’estero, in particolare negli Stati Uniti dove per molti anni ha lavorato affiancando alcuni fra i più grandi nomi di Hollywood. Nata a Napoli il 22 ottobre del 1965, ha vinto due volte la Coppa Volpi come Migliore attrice alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Ecco i suoi film più famosi, davanti e dietro la macchina da presa.
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PICCOLI FUOCHI (1985) - Dopo essere stata scoperta a 18 anni da Lina Wertmüller, il primo ruolo da protagonista per Valeria Golino arriva con il film di Peter Del Monte. L’attrice è Mara, la babysitter di un bambino di sei anni trascurato dai genitori. Per la sua interpretazione Golino ottiene la prima candidatura della sua carriera ai Nastri d’argento come Miglior attrice protagonista.
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STORIA D’AMORE (1986) - L’anno successivo Valeria Golino è la protagonista di Storia d’amore di Francesco Maselli: il ruolo di Bruna, incastrata in un triangolo amoroso tormentato, la porta a vincere la Coppa Volpi per la Migliore interpretazione femminile a Venezia e il Nastro d’argento come Migliore attrice protagonista.
RAIN MAN - L’UOMO DELLA PIOGGIA (1988) - Nel 1988 l’artista si trasferisce negli Stati Uniti e partecipa al film diretto da Barry Levinson accanto a Tom Cruise e Dustin Hoffman. Il ruolo è quello di Susanna, fidanzata del personaggio interpretato da Cruise. La pellicola vince quattro Oscar: Miglior film, Miglior regia, Miglior attore protagonista (a Dustin Hoffman, che ottiene anche L'Orso d'oro a Berlino) e Miglior sceneggiatura originale.
LUPO SOLITARIO (1991) - Qualche anno dopo l’attrice è Maria, moglie di uno sceriffo interpretato da David Morse, nel film diretto da Sean Penn. Nel cast anche Viggo Mortensen, Patricia Arquette, Charles Bronson e Benicio del Toro.
HOT SHOTS! e HOT SHOTS! 2 (1991 E 1993) - Negli States Golino partecipa anche alla serie di film comici con Charlie Sheen, entrambi parodie di pellicole cinematografiche allora molto famose. In tutti e due i film il suo personaggio ha il nome di Ramada.
FOUR ROOMS E FUGA DA LOS ANGELES (1995-1996) - Fra i vari ruoli che l’attrice ha ricoperto negli Stati Uniti, ci sono anche quelli di Taslima nella pellicola di John Carpenter dove recita accanto a Kurt Russell e Steve Buscemi e quello di Athena in Four Rooms - film collettivo a episodi scritto e diretto da Allison Anders, Alexandre Rockwell, Robert Rodriguez e Quentin Tarantino.
RESPIRO (2002) - Il secondo Nastro d’argento come Migliore attrice protagonista arriva per il film di Emanuele Crialese: Valeria Golino è Grazia, una donna dallo spirito libero che - affetta da depressione e sbalzi d’umore - decide di nascondersi in una grotta sulla scogliera per sfuggire al marito che vuole ricoverarla.
LA GUERRA DI MARIO (2005) - Il David di Donatello come Migliore attrice protagonista, il primo (ne vincerà altri due come non protagonista e uno per la Miglior sceneggiatura), l’attrice lo vince per il ruolo di Giulia nel film diretto da Antonio Capuano. Giulia è una donna che insieme al marito accoglie Mario, un bambino dato loro in affidamento dal Tribunale per i minorenni, e deve affrontare le sfide e le difficoltà di rapportarsi con lui.
CAOS CALMO (2008) - Nel 2008 Valeria Golino è nel cast del film tratto dall'omonimo romanzo di Sandro Veronesi, insieme a Nanni Moretti, Alessandro Gassmann, Isabella Ferrari, Silvio Orlando, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak e Roman Polański.
MIELE (2013) - Cinque anni dopo arriva per Valeria Golino il debutto alla regia con Miele, presentato al Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard e grazie al quale vince il Nastro d’Argento al Miglior regista esordiente. Il film racconta la storia di Irene (Jasmine Trinca), una donna che aiuta segretamente i malati terminali con l'eutanasia offrendo loro la scelta di poter interrompere il processo.
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IL CAPITALE UMANO (2013) - Per la sua interpretazione nel film di Paolo Virzì l’attrice vince il David di Donatello per la Migliore attrice non protagonista. Il ruolo è quello di Roberta, compagna dell’ambizioso Dino (Fabrizio Bentivoglio), agente immobiliare pronto a tutto per arricchirsi e migliorare il suo status sociale. Nel cast anche Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Gifuni e Luigi Lo Cascio.
PER AMOR VOSTRO (2015) - Valeria Golino vince per la seconda volta la Coppa Volpi alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia per la sua interpretazione nel film di Giuseppe M. Gaudino, che le vale anche il Premio Pasinetti alla Miglior attrice. Il ruolo è quello di Anna, una donna annoiata con una famiglia problematica, la cui vita prende una svolta inaspettata quando inizia a lavorare come gobbista per una fiction locale accanto all’affascinante Michele Migliaccio (Adriano Giannini).
EUFORIA (2018) - Nel 2018 esce il secondo film con la regia di Valeria Golino, che esplora il rapporto fra due fratelli molto diversi davanti alla scoperta della malattia di uno dei due. Nel cast Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, Isabella Ferrari, Valentina Cervi e Jasmine Trinca. La pellicola riceve otto candidature ai David di Donatello e corre per la Queer Palm al Festival di Cannes.
RITRATTO DELLA GIOVANE IN FIAMME (2019) - Il primo Nastro d’argento come Miglior attrice non protagonista arriva grazie al film di Céline Sciamma, vincitore nel 2019 del Prix du scénario al Festival di Cannes. Valeria Golino è la contessa e madre di Héloïse, una giovane promessa in sposa a un nobile milanese che tuttavia rifiuta il matrimonio e si innamora della ragazza che deve farle il ritratto di nozze.
5 È IL NUMERO PERFETTO (2019) - Nella stessa edizione l’attrice vince il Nastro d’argento come Miglior attrice non protagonista anche per il film diretto da Igort e basato sull’omonimo fumetto. Il ruolo è quello di Rita, amante di un tempo del sicario della camorra ormai in pensione Peppino Lo Cicero (Toni Servillo), che le vale anche il David di Donatello come Migliore attrice non protagonista.
TUTTO IL MIO FOLLE AMORE (2019) - Diretta da Gabriele Salvatores, in Tutto il mio folle amore Valeria Golino interpreta Elena, madre di un 16enne autistico che intraprende un viaggio a dir poco folle insieme al suo padre naturale. Nel cast anche Claudio Santamaria e Diego Abatantuono.
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L’ARTE DELLA GIOIA (2024) - Terzo lavoro da regista di Valeria Golino, la miniserie tratta dall'omonimo romanzo di Goliarda Sapienza le vale il David di Donatello alla Migliore sceneggiatura non originale. La protagonista Modesta ha il volto di Tecla Insolia, affiancata da Jasmine Trinca, Valeria Bruni Tedeschi e Guido Caprino. Il film vince anche altri due David e tre Nastri d’argento.
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MARIA (2024) - L’attrice partecipa poi al film di Pablo Larraín sugli ultimi giorni di Maria Callas, interpretata da Angelina Jolie. Il ruolo è quello della sorella della soprano, Yakinthi Callas. Nel cast anche Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher e Kodi Smit-McPhee.
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FUORI (2025) - L’ultimo Nastro d’argento come Miglior attrice protagonista è arrivato per il film diretto da Mario Martone, adattamento dell’autobiografia di Goliarda Sapienza intitolata L'università di Rebibbia. Valeria Golino è appunto la scrittrice Goliarda Sapienza, che nel 1980 finisce in carcere per un furto di gioielli e lì instaura un rapporto profondo con altre due detenute: Roberta (Matilda De Angelis) e Barbara (Elodie).
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