Addio a Renato Casaro, le sue locandine di film più indimenticabili. FOTO
L'ultimo dei grandi cartellonisti del cinema è morto a Treviso: avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 26 ottobre: Apprezzato a livello internazionale, è stato il più noto illustratore italiano di manifesti. Li ha realizzati per centinaia di pellicole, lavorando tra gli altri per Coppola, Leone, Bertolucci, Monicelli, Tarantino e collaborato con le più prestigiose major di produzione di Hollywood. Ecco alcune delle sue opere più celebri
LE LUCI DELLA CITTÀ - Casaro, a 19 anni, nel 1954, si è trasferito a Roma. Criminali contro il mondo (1955) è il suo primo manifesto ufficiale. Nei primi anni ha lavorato a molte riedizioni di locandine di vecchi film solo portati in sala in Italia solo dopo la guerra mondiale. È il caso di Luci della città di Charlie Chaplin
Addio a Renato Casaro, autore delle locandine che hanno fatto la storia del cinema
KING KONG - La riedizione di Casaro del manifesto di King Kong, film del 1933. Nel 1957, a Roma, ha aperto uno studio a proprio nome nel periodo d'oro di Cinecittà
La magia del Cinema in mostra nei manifesti di Renato Casaro
I MAGNIFICI SETTE - Casaro nel 1961 ha realizzato il manifesto de I magnifici sette (The Magnificent Seven), di John Sturges, uscito negli Usa l’anno precedente
A Treviso una mostra su Renato Casaro, l'ultimo grande cartellonista del cinema. FOTO
IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO - Il sodalizio con Sergio Leone è stato molto proficuo: Casaro ha disegnato i manifesti per Per un pugno di dollari, per l’edizione tedesca di Per qualche dollaro in più. Molto famosa è la locandina realizzata per Il buono, il brutto, il cattivo. Anni dopo sarà sua la mano anche per una locandina di C’era una volta in America
Sergio Leone, tutti i film di cui è stato regista, produttore o sceneggiatore
LO CHIAMAVANO TRINITÀ - Casaro è riuscito a dare il meglio di sé in ogni genere: storico, peplum, commedia, noir. Tra gli anni Sessanta e Settanta ha dato un tocco inconfondibile alle locandine dei western ma anche degli spaghetti western e delle contaminazioni con la commedia, come nel celebre film con Bud Spencer e Terence Hill del 1970
MILANO CALIBRO 9 - Sono passati alla storia anche molti suoi lavori nei noir italiani e nei “poliziotteschi” dei primi anni Settanta, come questo capolavoro realizzato per il film di Fernando Di Leo nel 1972, tratto dai racconti di Scerbanenco
AMICI MIEI - Casaro ha spesso lavorato anche per le commedie di Monicelli. Ha realizzato le locandine di Amici Miei e di tutti gli “atti” successivi. La sua vena per questo filone è proseguita con molte opere per le pellicole di Carlo Vanzina e Carlo Verdone negli anni Ottanta
RAMBO - I lavori di Casaro sono stati usati anche a livello internazionale per i film della saga di Rambo. Il primo fu quello nel 1982 per il primo capitolo della serie (First Blood), diretto da Ted Kotcheff
DUNE - Tra le sue opere più famose c’è quella realizzata nel 1984 per Dune di David Lynch, utilizzata anche per le versioni di promozione negli Usa e nel mondo
AMADEUS - Considerato uno dei capolavori della sua carriera, Casaro disegnò il manifesto del film di Forman, uscito in Italia nel 1985
NON CI RESTA CHE PIANGERE - Tornando in Italia, sempre nel 1984, è di Casaro anche la locandina del cult con Benigni e Troisi
IL NOME DELLA ROSA - Un lavoro molto conosciuto di Casaro è quello per la locandina del film di Annaud tratto dal romanzo di Umberto Eco
L’ULTIMO IMPERATORE - Un altro committente molto legato a Casaro è stato Bernardo Bertolucci, che si affidò a lui per numerose locandine dei suoi film, tra cui quella indimenticabile per il pluripremiato L’ultimo imperatore del 1987
BALLA COI LUPI - Negli anni Novanta l’artista ha diradato le sue collaborazioni. Una delle sue più famose di questa fase è la locandina per il successo di Kevin Costner
C’ERA UNA VOLTA A… HOLLYWOOD - In una recente intervista Casaro ha rivelato di aver ricevuto una dedica da Quentin Tarantino per il lavoro in C’era una volta a… Hollywood. “‘Hai reso il mio film meraviglioso’, mi ha scritto”. Il regista l’ha infatti voluto per realizzare i fake poster dei film con protagonista Leonardo DiCaprio/Rick Dalton
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