Thanksgiving, un giorno del ringraziamento al sangue. La recensione del film di Eli Roth
CinemaÈ al cinema lo slasher movie intepretato da Patrick Dempsey e diretto dal regista di Cabin Fever e Hostel. Ispirato al finto trailer di Grindhouse, un lungometraggio che rende omaggio ai classici del genere, tra black humour e critica sociale. Con Patrick
“Produci. Consuma. Crepa”, cantavano i CCCP. Ed Eli Roth prende alla lettera il refrain del gruppo capitanato da Giovanni Lindo Ferretti. Thanksgiving (nelle sale cinematografiche italiane dal 16 novembre) trasfigura il Black Friday in una grottesca mattanza. Oltre ai prezzi si tagliano arti e teste in questo sulfureo lungometraggio ispirato al fake trailer firmato nel 2007 dallo stesso Roth per Grindhouse. Ça va sans dire, rispetto a quella clip assai esplicita e traboccante di nudità, in questa pellicola il sesso latita, complice lo Zeitgeist imperante. La morte, invece, no. Anzi, il Padre pellegrino assassino, con il tradizionale cappello con fibbia dimostra una spiccata fantasia nel liquidare le proprie vittime, magari in diretta sui social. . D’altronde in ogni slasher movie che si rispetti, l’omicidio deve risultare un’arte. Più che individuare l’identità dell’efferato serial killer mascherato, il valore aggiunto in questo genere di film è scoprire modalità vieppiù sorprendenti e spettacolari per scannare i propri simili, in un crescendo rossiniano di decapitazioni, squartamenti e chi più ne ha più ne metta.
Black Friday: Verrà la morte e avrà i tuoi Waffle
Si sa: George Romero vedeva e prevedeva. Non a caso Zombi (Dawn of The Dead), il secondo capitolo della saga dedicata ai morti viventi era ambientato in un centro commerciale. Sono trascorsi 45 anni da quella epocale pellicola. The times they are a-changin’ come cantava Bob Dylan. Sicché, in Thankgiving a popolare il Rightmart, lo Shopping mall di Plymouth in Massachusetts è una folla di esaltatissimi e bellicosi consumatori in fila per il Black Friday. Ma da nero il venerdì si colora di rosso sangue. Per uno sconto ci si può rimettere la ghirba. Una piastra per Waffle può letteralmente costare un occhio della testa. E a celebrare il giorno del ringraziamento è solo il tristo mietitore. Un anno dopo questa tragedia, nel corso dei festeggiamenti del Thanksgiving, un crudele assassino seriale con la maschera del pellegrino John Carver si diletta a sopprimere la popolazione locale con metodi decisamente creativi: I bersagli della sua atroce vendetta sono in special modo una schidionata di adolescenti che con ogni probabilità celano un indicibile segreto.
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L’orrore non ha misteri per Eli Roth, Non a caso il regista americano è protagonista della serie History of Horror, in cui ripercorre la storia del cinema della paura attraverso i filoni che lo compongono, accompagnato da celebri ospiti come Stephen King, Quentin Tarantino, Robert Englund e Linda Blair. Per cui Thanksgiving e un’epifania di citazioni: da Halloween a Scream, da San Valentino rosso sangue a So cosa hai fatto, Come un perfido chef, il cineasta statunitense aggiunge un posto alla tavola del sadico serial killer. E al posto del tacchino d’ordinanza, la portata principale risulta una sgarbata signora cotta a puntino. D’altronde è da tempi di Green Inferno che Roth bazzica i Cannibal Movie. Insomma, tra liceali giovan carini, taggati e massacrati, il cameo di Gina Gershon, la presenza di Patrick Dempsey che dopo Scream 3 torna a recitare in un horror (questa volta nei panni del tutore dell’ordine) Il film risulta un divertissement condito con una buona dose di humour nero, una sapida salsa splatter e l'aggiunta di una beffarda scena post-credits. Una pietanza in grado di soddisfare chi ama banchettare con il genere slasher