Chloé Zhao conquista la statuetta per il miglior film e la miglior regia: è la seconda donna premiata e la prima asiatica. Ad Anthony Hopkins il premio come miglior attore. Italia a mani vuote: niente premi per Pinocchio e Laura Pausini. Dall'inedita Union Station, dallo storico Dolby Theater e da altre location nel mondo, a consegnare i riconoscimenti si sono alternate diverse star, nessun presentatore unico. Ecco tutti i vincitori. Segui con noi la diretta della Notte degli Oscar
È "Nomadland" a trionfare nella 93esima edizione degli Oscar (TUTTI I VINCITORI - FOTO). Il film diretto da Chloé Zhao conquista i premi più importanti, miglior film e miglior regia (Zhao è la seconda donna e la prima asiatica nella storia del premio), e trionfa anche Frances McDormand, che vince la sua terza statuetta in carriera come miglior attrice protagonista. A Anthony Hopkins, inaspettatamente, il premio come miglior attore protagonista per "The Father". L'Italia resta a mani vuote: a vuoto le candidature per miglior trucco e migliori costumi per "Pinocchio", e quella per miglior canzone con Laura Pausini con "Io sì/Seen", il brano inciso per "La vita davanti a sé". È stata una cerimonia atipica, avvenuta due mesi dopo la data prevista e con una serie di misure di prevenzione per il Covid. A differenza di quanto non sia avvenuto con i Bafta o i Golden Globes, l'Academy ha voluto che i nominati partecipassero tutti in presenza, tra il Dolby Theatre, Union Station e altri hub a Londra e Parigi. Nessun presentatore fisso, ma una serie di star si sono alternate per premiare i colleghi, da Brad Pitt a Harrison Ford, da Laura Dern a Renée Zellweger, fino a Joaquin Phoenix. Ecco la lista di tutti i premiati (SEGUI LA DIRETTA CON IL NOSTRO LIVEBLOG - LE FOTO DEL RED CARPET - VAI ALLO SPECIALE OSCAR).
Tra sorprese e prime volte
La cinese Chloé Zhao è la seconda donna e la prima asiatica a vincere la statuetta per la miglior regia nella storia dell'Oscar. È stato il vincitor dello scorsa edizione (come vuole la tradizione) Bong Joon-ho ("Parasite") ad aprire la busta per annunciare il vincitore in collegamento da Seul. Ed è Frances McDormand, sempre per "Nomadland", a vincere il premio come miglior attrice: è la terza volta in carriera, dopo "Fargo" e "Tre manifesti a Ebbing, Missouri". L'attrice dal palco ha esortato a guardare "il nostro film sullo schermo più grande possibile" e a "tornare al cinema". Un po' a sorpresa, rispetto ai pronostici, è Anthony Hopkins per "The Father" a vincere il premio come miglior attore protagonista. L'83enne aveva vinto un altro Oscar nel 1992 per "Il silenzio degli innocenti". Il premio alla miglior attrice non protagonista va a sorpresa all'attrice sudcoreana Yuh-Jung Youn per il film "Minari". Niente da fare per Glenn Close che, con l'ennesima delusione, detiene il record di attrice con più candidature (otto) ai Premi Oscar senza mai averne vinto. Il miglior attore non protagonista è Daniel Kaluuya nel ruolo di Fred Hampton per “Judas and the Black Messiah”, film che racconta la storia del leader delle Pantere nere ucciso dall'Fbi. "Mank", il film che aveva ottenuto più nomination (10), porta a casa solo due statuette, miglior scenografia e miglior sceneggiatura.
A Vinterberg il premio come miglior film straniero, la commossa dedica alla figlia scomparsa
Il danese "Un altro giro" dI Thomas Vinterberg conquista la statuetta per il miglior film straniero. La pellicola racconta la storia di un professore delle superiori che passa un intera giornata con i suoi amici in uno stato di completa ubriachezza. Il regista ha impiegato 7 anni per realizzare questa pellicola. "Volevamo fare un film che celebrasse la vita", ha detto Vinterberg accettando la statuetta. Con la voce rotta dalla commozione, il regista danese ha dedicato l'Oscar alla figlia, Ida, morta a 19 anni in Africa in un incidente d’auto, quattro giorni dopo aver scoperto dal padre, creatore con Lars von Trier di Dogma 95, di essere stata scelta per il film.
approfondimento
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Oscar 2021, i vincitori
- Miglior film: "Nomadland"
- Miglior attore protagonista: Anthony Hopkins ("The Father")
- Miglior attrice protagonista: Frances McDormand ("Nomadland")
- Miglior regia: Chloé Zhao per "Nomadland"
- Miglior attore non protagonista: Daniel Kaluuya ("Judas and the Black Messiah")
- Miglior attrice non protagonista: Youn Yuh-jung ("Minari")
- Miglior sceneggiatura originale: Emerald Fennell per "Una donna promettente"
- Miglior sceneggiatura non originale: Christopher Hampton e Florian Zeller per "The father"
- Miglior film straniero: "Un altro giro" di Thomas Vinterberg (Danimarca)
- Miglior trucco: Sergio Lopez-River, Mia Neal e Jamika Wilson per "Ma Rainey's Black Bottom"
- Migliori costumi: Ann Roth per "Ma Rainey's Black Bottom"
- Miglior sonoro: Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés and Phillip Bladh per "Sound of metal"
- Miglior film d'animazione: "Soul" di Pete Docter e Kemp Powers
- Miglior documentario: "Il mio amico in fondo al mare" di James Reed e Pippa Ehrlich
- Migliori effetti speciali: Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley, Scott Fisher per "Tenet"
- Miglior scenografia: Donald Graham Burt e Jan Pascale per "Mank"
- Miglior fotografia: Erik Messerschmidt per "Mank"
- Miglior montaggio: Mikkel E. G. Nielsen per "Sound of metal"
- Miglior colonna sonora: Trent Reznor e Atticus Ross con Jon Batiste per "Soul"
- Miglior canzone: "Fight for you" per "Judas and the Black Messiah"
- Miglior cortometraggio: "Two distant strangers"
- Miglior corto documentario: "Colette"
- Miglior corto d'animazione: "Se succede qualcosa, vi voglio bene"
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