Le opere di Banksy, dai muri di Bristol all'incursione a Venezia. FOTO

Nel 2006 arriva la prima mostra dell’artista. A Los Angeles, tre dei suoi pezzi vengono venduti ad Angelina Jolie e, da quel momento, fanno di lui lo street artist più famoso del pianeta. Nella foto: l’opera intitolata “Napalm” che mescola la celebre immagine del Vietnam con i simboli del consumismo moderno

Nel corso degli anni Banksy fa diverse apparizioni in Palestina. Nelle varie occasioni i suoi murales mostrano la visione dell’artista nei confronti della situazione nella regione, attraverso le usuali metafore e simboli che caratterizzano la sua arte

Nella foto: un graffito di Bansky che mostra una colomba con indosso un giubbotto antiproiettile. Il murale è apparso nella città di Betlemme, in Cisgiordania

Ma Banksy non realizza solo graffiti. Nel 2005 entra senza essere scoperto nei quattro musei più famosi di New York e appende alle pareti quadri raffiguranti una donna che indossa una maschera antigas. Nel 2006, si infiltra nel parco divertimenti di Disneyland dove piazza una bambola gonfiabile travestita da prigioniero di Guantanamo

Nell’agosto 2017 un’opera apparsa a Dover, in Inghilterra, mostra un operaio intento a cancellare una stella dalla bandiera dell’Unione Europea. Il murales si riferisce al risultato del referendum sulla Brexit

Successivamente, però, qualcuno ha passato una mano di bianco sull'opera, cancellando i piani di trasformazione dell'artista sul murales. Il 12 settembre 2019, infatti, Banksy ha postato su Instagram un'immagine che raffigura il modo in cui avrebbe cambiato la rappresentazione il 31 ottobre, termine ultimo per l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue: sarebbe rimasta solo la stella inglese, e il resto della bandiera si sarebbe invece trasformato in macerie. Ma i piani dell'artista sono saltati

Nella foto: un lavoro dell'artista in Francia, con un’opera che raffigura Napoleone Bonaparte mentre, a cavallo, indossa una sciarpa. L’opera si ispira al dipinto di Jacques-Louis David ed è comparsa nel Nord della capitale francese

Nel 2016 Banksy dipinge di fronte all’ambasciata francese a Londra una giovane ragazza, riconoscibile come la protagonista del musical I Miserabili, in lacrime mentre del gas la avvolge. L’opera critica l’uso del gas lacrimogeno nella "giungla" di Calais, il campo profughi in territorio francese

Nella Giornata Mondiale dei Rifugiati 2018 è apparso a Parigi un graffito di Banksy raffigurante una ragazza che dipinge sopra una svastica. Il disegno è apparso vicino a un ex centro di identificazione per rifugiati

Nel gennaio 2019 è stata rubata a Parigi l’opera che l'artista aveva realizzato nel giugno 2018, sulla porta di sicurezza del Bataclan, per commemorare le vittime dell’attentato: rappresentava una ragazza addolorata con un fazzoletto in mano

Oltre a graffiti e incursioni nei musei, Banksy è famoso anche per altre manifestazioni artistiche. Nel 2010 lo street artist fa parlare di sé per il documentario Exit Through the Gift Shop, in cui vengono intervistati diversi artisti e lo stesso Banksy è ripreso al lavoro

Nel 2015, il writer torna con una installazione artistica temporanea denominata Dismaland: si tratta di un parco divertimenti “anti-Disneyland, non adatto ai bambini”, come viene definito da Banksy stesso

Nel 2017, invece, inaugura il “The walled off hotel”. L’hotel sorge a ridosso della barriera di separazione tra la Cisgiordania e Israele ed è decorato con i murales e le opere di Banksy. L’obiettivo è ospitare viaggiatori e mostre internazionali dedicate a giovani artisti palestinesi

Nel 2018, un’altra trovata: il 6 ottobre una sua opera molto famosa (Girl with a Balloon), appena battuta all’asta per 1 milione di sterline, si autodistrugge grazie a un meccanismo inserito nella cornice dallo stesso Banksy

Nel 2007, la famosa casa d’aste Sothesby’s mette in vendita per la prima volta un suo graffito e negli anni si sono svolte nel mondo numerose mostre dedicate all’artista. Nel 2018 è il turno di Milano, con la mostra intitolata “A visual protest. The art of Banksy”

Nel febbraio 2019 ad essere esposta al British Museum di Londra è invece la banconota falsa da 10 sterline creata dallo street artist. È stata acquisita dal museo per essere inserita nella sua collezione di monete, medaglie e altre valute. L’opera, su cui è presente l’immagine di Diana, principessa del Galles, al posto del volto della regina, si intitola “Di-faced Tenner” (dieci sterline Di-faccia). La banconota è una delle migliaia di copie realizzate nel 2004

Nel marzo 2019 è il turno della sua opera “Devolved Parliament”, in cui i deputati inglesi della Camera dei Comuni sono ritratti come scimmie. Il dipinto risale al 2009 ma è stato da ripreso ed esposto dal museo di Bristol dieci anni dopo, nel pieno della Brexit

Nella foto: un murale apparso su una scuola di Bristol nel 2016. Insieme all’opera è stata trovata una lettera in cui l’artista ringrazia l’istituto per avergli recentemente intitolato un edificio

Nella foto: Il murale lungo 21 metri comparso nel marzo 2018 a New York raffigura l’artista curda Zehra Dogan imprigionata in Turchia

Il 20 dicembre 2018 un graffito di Banksy è apparso sul muro di un garage nella cittadina di Port Talbot, in Galles. L’opera, vista da una prima angolazione, mostra un bambino che, sotto a una nevicata, cerca di afferrare i fiocchi con la lingua. Ma se si cambia la prospettiva e si gira l’angolo si scopre la realtà: quella che sembra neve è invece la cenere che arriva da un cassonetto in fiamme

Il 9 maggio 2019 Banksy è comparso a Venezia, a due giorni dall'inizio della Biennale. Ha esposto la sua opera "Venice in oil", in cui ha dipinto una nave da crociera nel bacino di San Marco. In un video, Banksy ha registrato la performance dell'esposizione e dell'allontanamento da parte della polizia perché senza autorizzazione

Nel dicembre 2019, Banksy è autore di "God bless Birmingham", un'opera in cui protagonista è la panchina su cui vive un homeless, Ryan. "Nei 20 minuti in cui abbiamo girato queste immagini, dei passanti gli hanno donato una bevanda calda e degli snack", ha scritto l'artista sul suo account Instagram per presentare la creazione

Sempre nel dicembre 2019 sceglie di nuovo Betlemme, in Cisgiordania per la sua ultima opera a tema natalizio. Intitolata “La cicatrice di Betlemme”, raffigura una piccola mangiatoia sullo sfondo di pezzi di muro trapassato da una granata o da un colpo di mortaio e su cui compaiono scritte che inneggiano all’amore, alla pace e alla libertà. Il foro della granata che campeggia sopra Maria, Giuseppe e Gesù, contornati come da tradizione da bue e asino, rimanda a una stella cometa

La vera identità di Banksy resta oscura e non mancano i tentativi di scoprire chi si celi dietro lo pseudonimo. Dalle teorie per cui si tratta di Robert Del Naja, frontman dei Massive Attack, a quelle secondo cui Banksy sarebbe in realtà un gruppo di persone oppure una donna

Altre ipotesi indicano Thierry Guetta, artista francese noto come Mr. Brainwash che compare nel documentario del 2010. Altri, attraverso tecnologia e ricerche scientifiche, avrebbero scoperto che sia un certo Robin Gunningham il vero Banksy